Martedì prossimo ci sarà un incontro in Comune che è molto atteso da parte della cittadinanza. L’assessore a Sanità, Servizi sociali e Politiche della casa Francesca Appolloni al termine di un mini dibattito cui ha dato evidenza il quotidiano La Nazione Siena – https://www.lanazione.it/siena/cronaca/via-a-un-monitoraggio-attorno-al-forno-crematorio-1.7777769 e https://www.lanazione.it/siena/cronaca/forno-crematorio-ascolteremo-i-genitori-del-saffi-1.7785463, ha rotto gli indugi e deciso di confrontarsi con il Comitato “Aria Pulita per Siena” dopo che alcuni genitori della Elementare Aurelio Saffi gli avevano esternato le proprie preoccupazioni riguardo l’impatto per la salute che potrà avere il nuovo forno crematorio.
Politicamente e socialmente l’incontro è importante perché segna un cambio di passo dell’Amministrazione civica De Mossi che in questa materia aveva negli anni semplicemente dato continuazione a un’impostazione ricevuta dalla precedente amministrazione Valentini. Poco dopo l’avvicendamento di governo, sono cominciate le questioni – alcune poste anche in consiglio dall’ex lista di maggioranza Sena Civitas -, le risposte non esaurienti, gli esposti in Procura – sono due, il primo per la procedura di creazione del nuovo forno, il secondo per il super utilizzo del vecchio -, le perplessità per il voler rendere Siena una capitale del caro-estinto, facendo arrivare salme da tutta la Toscana, oltre le province di Terni e Viterbo e infine c’è stata una sentenza del Consiglio di Stato – https://lexambiente.it/materie/aria/170-dottrina170/16234-aria-i-forni-crematori-sono-industrie-insalubri.html – che fa vigenza solo sul caso specifico (Civitavecchia), ma che contiene affermazioni e quindi interrogativi se non certezze sul fatto che la classificazione dei rifiuti da cremazione sia assimilabile a quella degli altri rifiuti, e quindi anche ad altri e ben diversi filtraggi.
Fra gli altri, oltre la presidentessa Carla Testa Neri, oltre alla presidente di GeneSi Elisa Romei, si siederà davanti l’assessore anche Gianpaolo Camilli, apprezzato tecnico di anatomia patologica di UniSi. “Sono stato – ci dice – il primo a scrivere all’attuale amministrazione nel 2018, il primo a incontrarla e il primo a segnalare irregolarità che vennero definite inconvenienti che potevano avere facile soluzione. A quel tempo chiedevo che il nuovo forno, poi definito mera traslazione del vecchio, fosse posto più in basso sul crinale che raggiunge Giuggiolo e Colonna e magari servito da minitrasporti elettrici per far sì che la ventilazione non trasportasse fumi immediatamente sulla zona urbana”.
“Nella latenza di risposte alle mie domande – continua Camilli -, cominciai a studiare l’intera questione e ne rimasi inorridito. Il parere di un esperto in acustica ambientale chiamato a esprimersi in tema di emissioni in atmosfera, dati che impedivano di fare confronti di congruenza perché espressi in unità di misura errate, oppure rilevazioni d’aria compiute ad altezza di due metri dal suolo quindi non adatte a specificare il pericolo per l’uomo. Così – ero allora un genitore di un’alunna della Aurelio Saffi, oltre residente a neanche cento metri dal Laterino -, mi determinai all’azione, forte dei pareri di luminari come il professor Silvano Focardi e la professoressa Nadia Marchettini. Quindi sono stato anche il primo a presentare l’esposto in procura, corredandolo di quindici allegati tecnici e scientifici”.
Il secondo esposto alla magistratura è stato fatto dal Comitato Aria Pulita per Siena. Di recente l’Azienda So.Crem. ha reso pubblici i suoi dati – https://www.radiosienatv.it/crescono-le-cremazioni-a-siena-nel-2020-29-17/ – e Camilli ne approfitta per ribadire quanto già espresso alla Presidentessa del Comitato sui social – https://www.facebook.com/1602624908/posts/pfbid02kK8EVZcQf3fJVbYWns65mGKtPXQeyWCX2w1JQrBVGhedfSA9CoAd9DkW1WTHQ3RSl/?d=n – circa la non conformità dei volumi cremati con le autorizzazioni del 2012.
Chiediamo a Camilli quali aspettative abbia per l’incontro di martedì con l’assessore Appolloni: “Sicuramente è importante che l’assessore abbia voluto riaprire il momento del confronto e ascoltare cittadini e genitori che chiedono esclusivamente sicurezza e salute. Auspico che l’Amministrazione voglia considerare i dati e i pareri che abbiamo raccolto il cui valore scientifico è indubbio. Siamo assolutamente convinti che se l’Amministrazione vorrà far eseguire interventi di monitoraggio periodici, ripetuti con costanza, potrà rilevare parte delle incongruenze che noi abbiamo segnalato e comunque soddisfare i timori della popolazione. Al momento segnalerei anche la necessità di inibire il consumo dagli orti e dagli oliveti limitrofi. Non ho la stessa opinione dell’assessora sulla legittimità degli atti ma, in base agli elementi di novità, c’è di che correggere le leggerezze compiute dalla precedente amministrazione”.