Stefano Parrini accompagna la sua associazione all’assemblea del 15/11 dove ci sarà il rinnovo degli organi
Ritroviamo e torniamo al tu confidenziale con Stefano Parrini, presidente dell’Associazione Io Tifo Mens Sana. C’è molto da commentare nel momento che anche la sua organizzazione sta per rinnovarsi…
Stefano andiamo in presa diretta sugli eventi più freschi… Gli ultimi cinque minuti con Lucca hanno mostrato una Mens Sana sbracata. Il pubblico ha sostenuto i colori, ma ci dicono che qualche contrarietà è emersa. Ci serve un’opinione presidenziale sulla questione…
“Ciao Duccio! Intanto indovina, dove ero? Esatto, Sardegna. Ottima la raccolta di bacche di mirto a chilometri zero, per Natale se tutto va bene ti offro un sorso. Per fortuna giocavamo in casa e ho potuto seguire la partita della Note di Siena su Starplane. Più che gli ultimi minuti di effettivo sbracamento, mi sa che è stata quella grandinata di tiri da tre punti nel secondo quarto che ci ha costretto prima ad una affannosa rincorsa e poi alla conseguente mancanza di forze nelle gambe che ci ha condannato alla fine. Ma si sapeva, Lucca è forte, meglio attrezzata di noi, più solida in difesa, e le nostre percentuali hanno risentito della mancanza di sbocchi in attacco. Da sfegatato mi girano anche a me, poi ricordo di avere sessant’anni e di aver visto ormai qualche migliaio di partite e ci sta quello che è successo. È nella logica delle cose. Come ti avevo già detto, non era il caso di esaltarsi prima, non è il caso adesso di essere troppo contrariati. Ma che serva da lezione, e subito. La classifica è cortissima e offre il fianco a qualsiasi situazione nell’immediato futuro, galleggiamo tra sogni e incubi”.
A questa gara oltre il record stagionale degli ingressi avevamo un secondo terrazzino riempito di supertifosi. Irriducibili. Te sarai stato una creatura ai loro tempi, ma per dovere presidenziale devi dirci qualche bella parola su di loro…
“Se all’inizio della mia avventura di vice prima e presidente poi di Io Tifo Mens Sana avessi potuto esprimere un desiderio, ecco, questo era: una parte della tifoseria che si era allontanata e che ora torna con il suo entusiasmo e il suo carisma al palazzetto, what else? Ah, sì, nuove nidiate di giovani tifosi, stanno arrivando anche loro, e in tempi di consuntivi mi compiaccio che ITM abbia messo qualche bella pietra angolare nella costruzione di questa realtà, anche se resto umile nel considerare i risultati sportivi il miglior miele per attrarre vecchi e giovani orsi verso la Mens Sana”.
Itm fra questa settimana e la prossima rinnoverà i propri organi, il tuo ruolo compreso. Ci stavi dicendo che preferiresti fare un passo di lato… Giusto? Ci addolora. E chi ci parla con noi, poi?
“In realtà nulla è ancora deciso. Sto riflettendo molto su quanto gli impegni lavorativi e familiari mi possano distogliere dal ruolo che ricopro da ormai più di tre anni. Ti avevo forse già detto che darsi da fare per la Mens Sana è un dolce impegno, ma se non si fanno le cose al meglio delle proprie possibilità il compito passa dall’essere una gratificazione a una possibile frustrazione, il piacere può divenire uno stress. In ogni caso, anche se decidessi di cedere la presidenza, rimarrei volentieri nel direttivo di ITM – sempre che io venga eletto – e mi conforta avere avuto accanto tutte persone straordinarie che possono tranquillamente assumere quel ruolo con rinnovato entusiasmo”.
A parte quel contenuto goliardico che hanno le nostre chiacchierate, quale testimone passi al nuovo consiglio?
“Io ho percepito una grande vicinanza a ITM da parte di tutti i tifosi mensanini, soci o meno. Mi piace pensare che è stato apprezzato il nostro impegno, e ne avremo – spero – conferma il 15 novembre, quando ci riuniremo in assemblea ed elencheremo quello che abbiamo fatto in questo anno di attività dell’associazione, senza dimenticare mai che il merito per le buone iniziative realizzate va a tutti, non solo al direttivo, per la grande disponibilità, a volte anche commovente che abbiamo ricevuto a sostegno del nostro operato, e va anche alla Società che ci ha sempre supportato nel realizzare le nostre idee”.
Chi vuol fare il diligente associato e partecipare alla consultazione che dovrà fare?
“Intanto ci deve perdonare per non essere riusciti ad organizzare la festa per il ventennale del primo scudetto, ma è dipeso anche dall’indisponibilità del palazzetto in pre-season, comunque chiediamo la fiducia dei nostri soci nel rinnovare la quota associativa che anche per quest’anno rimane simbolica, 10 euro, poi speriamo che altri si vogliano aggiungere al nostro gruppo: ITM è viva e ha ancora tante cose da fare per la Mens Sana. Quindi ci sarà la massima espressione di democrazia, e mi farebbe davvero piacere se qualche giovane virgulto biancoverde volesse impegnarsi e portare idee fresche alla causa mensanina”.
Davvero, entreranno solo una trentina di mensanini al PalaCorsoni per seguire la prossima partita? E magari ci saranno tifosi mensanini a circondare il Palazzo del Cus a impegnare inutilmente le forze dell’ordine e magari rischiare qualche altrettanto inutile Daspo. Ma così che modo di fare sport è? Considerazioni liberissime, prego…
“Considerazioni liberissime? Io spero che non entrino neanche quei trenta, per come siamo stati trattati. La partita a Casa Virtus con questi presupposti diventa una trasferta come le altre. La disponibilità numerica dei biglietti fa la differenza tra una partita partecipata o meno dai nostri tifosi, l’ospitalità e la signorilità si sono viste a Firenze e a Castelfiorentino, ce ne faremo una ragione. Poi non è nemmeno un derby: quello vero, quello che dà prestigio allo sport senese si è visto al PalaComunale qualche settimana fa, o sbaglio? Per quel numero di posti si poteva giocare anche al Perucatti, evidentemente siamo sgraditi anche lì, anche di questo ce ne faremo una ragione; e come vorranno partecipare alla partita i ragazzi del Settorino, l’anima più sanguigna del tifo Biancoverde, è una scelta loro sulla quale non mi permetto di commentare, figuriamoci di interferire in qualsiasi modo. Io per età, loro per temperamento, sappiamo che chi semina vento raccoglie tempesta e dimostrarsi sempre remissivi in certe situazioni non paga”.
Ci risulta che abbiate firmato un documento di intenti sulla giusta pratica sportiva con Usd Millenovecentoquattro e altre associazioni. Perché lo avete fatto e dove pensate di arrivare?
“Noi e le altre associazioni di tifosi abbiamo una radice comune, la difficoltà delle società sportive di riferimento a svolgere le loro funzioni, a volte così potente da metterne a repentaglio la stessa sopravvivenza, non soltanto nell’aspetto agonistico e ludico. Il sostegno delle associazioni ha la funzione primaria di sensibilizzare le istituzioni sulla necessità di sviluppare lo sport in quanto sinonimo di salute, di socialità, di formazione e crescita morale e fisica dei cittadini, viene naturale di conseguenza firmare un patto di reciproco aiuto per raggiungere lo scopo. Questa comunità di intenti sta peraltro trovando sponda favorevole in Comune, vediamo se il prossimo anno, tutti insieme, riusciamo a creare qualcosa di bello”.
Il nostro presidentone Frati è diventato presidente del Tls. Auguri e via o timori per il mantenimento della sua attività in Mens Sana? Lui dice che se lo costringono a scegliere lascia il Tls… Gli credi?
“Mah, guarda, io a Francesco darei tranquillamente le chiavi di casa, non mi stupisce che sia stato individuato come una figura professionale in grado di gestire una realtà importante come Toscana Life Science. Lui dice che quell’incarico non lo distoglierà dalla Mens Sana Basketball e io gli credo, ma se dovesse avere bisogno di una mano noi gliela daremo senza indugi”.
(In copertina la festante trasferta a San Vincenzo della scorsa stagione)