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mercoledì, Aprile 2, 2025

L’arte che cura: un viaggio emozionale e rigenerante a Siena

L’Assessore Giuseppe Giordano sull’appuntamento degli Stati Generali della Salute, Siena 22 marzo 2025.

Il 22 marzo 2025, la Sala Italo Calvino dell’Antico Ospedale Santa Maria della Scala a Siena si trasformerà in un palcoscenico di guarigione e benessere, ospitando l’evento “L’arte che cura”. Questa iniziativa, profondamente radicata nella convinzione che l’arte possa fungere da potente strumento terapeutico, esplorerà come le diverse forme espressive, dalla musica alla pittura, dal teatro alle altre discipline artistiche, possano agire a molteplici livelli: emotivo, cognitivo e fisiologico.

L’arte, nella sua essenza, offre un canale privilegiato per l’espressione di emozioni e vissuti complessi, spesso difficili da verbalizzare. Questo processo di esternazione può rivelarsi particolarmente efficace nell’elaborazione di traumi e stress, favorendo la riduzione dell’ansia e della depressione. La stimolazione della produzione di endorfine e la diminuzione del cortisolo, l’ormone dello stress, sono solo alcuni dei benefici fisiologici che l’arte può indurre.

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Per le persone affette da malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer, l’arte può svolgere un ruolo cruciale nel risveglio dei ricordi e nel mantenimento attivo delle funzioni cognitive. Inoltre, l’arte promuove l’empowerment, rafforzando l’autostima e il senso di realizzazione personale, e favorisce la creazione di connessioni sociali, contrastando l’isolamento.

L’evento del 22 marzo a Siena sottolinea l’accessibilità dell’arte a tutti, inclusi individui con disabilità o anziani. L’arte diventa un ponte tra il mondo interiore e quello esteriore, arricchendo i percorsi di cura tradizionali con un approccio olistico e inclusivo.

L’Antico Ospedale Santa Maria della Scala, con la sua storia millenaria di accoglienza e cura, rappresenta il luogo ideale per ospitare un evento dedicato al potere curativo dell’arte. Questo contesto storico e artistico aggiunge un ulteriore livello di significato all’iniziativa, creando un’atmosfera di profonda connessione tra arte, cura e benessere.

Giuseppe Giordano

L’assessore Giordano ci anticipa l’iniziativa con una dichiarazione: “La giornata offre un’occasione unica per riflettere sul ruolo dell’arte nella nostra vita e sul suo potenziale terapeutico. L’arte agisce su più livelli: emotivo, cognitivo e fisiologico. Attraverso le arti visive e quelle performative possono essere espresse emozioni e situazioni che aiutano a elaborare traumi e stress. L’arte può aiutare a ridurre ansia e depressione, risveglia ricordi e potenzia le funzioni cognitive per chi soffre di malattie neurovegetative, migliora l’autostima e facilita la vita di relazione. L’evento si propone, quindi, il fine di sensibilizzare tanto la cittadinanza quanto coloro che ‘gestiscono’ la sanità sull’importanza di integrare l’arte nei percorsi di cura, promuovendo un approccio più umano e completo al benessere”.

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