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venerdì, Gennaio 31, 2025

Mens Sana, a Nord l’attendono giovani talentuosi

Con Andrea Innocenti, assistant coach della Note di Siena, diamo un’occhiata a cosa sta per succedere nella division A della Conference Nord Ovest

A una partita dal termine della Regular se l’incertezza della Division B è ristretta a Mens Sana, Quarrata e Arezzo che lotteranno per due posti e probabilmente per la quota 24p, nella Division A è ancora lotta aperta per cinque squadre – Crocetta, Campus Varese, Gallarate, Derthona e Junior Casale – per i due posti che verranno assegnati presumibilmente dall’avulsa a quota 20p.

Checché si vada ad affrontare quelle squadre nei play in Gold o nei Play in Out, è il momento di dare un’occhiata al percorso di quelle squadre. Lo facciamo grazie alla competenza di Andrea Innocenti, assistant coach della Note di Siena Mens Sana.

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Ciao Andrea, onorati di sentirti la prima volta. Cominciamo con una curiosità. Ci sono gelosie fra la tua famiglia e Paolo Betti? Chi rapisce di più i tuoi pensieri?

“Non ce ne sono: la famiglia è sempre al primo posto. Con Paolo effettivamente ci si sente spesso, agli orari più strani, la sera tardi o la mattina presto. In pratica quando c’è un pensiero da condividere sulla partita della domenica, le scelte in difesa, la gestione dei ragazzi”.

Andrea Innocenti alla presentazione della squadra 2024-25

Qualcosa di più su questo legame importante che hai con il coach leader biancoverde?

“Allora, io sono di San Vincenzo, ma ho giocato due anni a Castelfiorentino, quando Paolo era il vice della prima squadra. In quel periodo davo una mano come assistente alle giovanili e, nel periodo in cui giocavo, ho preso il patentino per allenare: due anni fa Paolo mi ha chiesto se ero interessato a giocarmi questa opportunità con lui”.

Qui, e sotto, Andrea Innocenti con la maglia dell’Abc Castelfiorentino

E su di te? Quando e come decidi che il basket è per te una fonte di vita?

“Mio padre giocava a basket e ho sempre frequentato i palazzetti da quando sono nato. Andavo bene anche a calcio, ma verso i 14-15 anni mi sono reso conto che il basket poteva davvero farmi divertire. Oggi divido il mio impegno come tecnico di basket con il mestiere di fisioterapista che esercito a Cecina e Firenze”.

Siamo tanto decaduti o, per un tecnico, ha ancora un significato speciale essere alla Mens Sana?

“E’ un’emozione incredibile, anche se non è facile allenare a Siena. Tutti i sacrifici che compio per allenare sono più che ripagati dal fatto di essere in questo contesto che è grandioso per una semplice Serie B. A Siena ho vissuto quattro anni per studio, gioco e lavoro. Quando presi la laurea c’era la Mens Sana che faceva l’Eurolega; in certi momenti, nel Palazzo, riavverto quelle emozioni”.

Andrea Innocenti porta palla per i colori dell’Olimpia Legnaia

Ci consenti una divagazione? Che si fa, Paolo ci porta in serie A e poi te, come altri assistant coach che si chiamavano Pianigiani, Banchi o Crespi, provi a portarci allo scudetto?

“Ah, ah. Facci tenere l’attenzione sulla prossima partita. Va vinta. La prossima poule la vogliamo fortissimamente. Poi vediamo…”

Ti chiediamo un aiuto a capire verso cosa si sta andando con la chiusura della prima fase. Tu sei ritenuto il ministro degli esteri della Mens Sana quindi quello che deve guardare la division A. In cosa è differente dalla B? Fisico degli atleti, capacità tecniche, denaro?

“Denaro non so. A livello di età media delle squadre salta agli occhi che è di 24-25 anni. Le prime sei sono molto interessanti con giovani molto interessanti. La capolista Oleggio per esempio che in realtà sarebbe l’Under 19 dell’Olimpia Milano, ma anche Borgomanero, Gazzada e Pavia hanno giocatori importanti con taluni che sono stati in serie A”.

Credo che nel momento attuale per individuare le “nostre sei” bisogna cominciare a guardare dal basso dove sono tutte le liguri… Sono squadre molto più deboli o è un illusione che ci dà la classifica?

“Non sono più deboli, ogni squadra ha giocatori di riferimento molto conosciuti per la categoria e determinati campi sono ritenuti trasferte proibitive”.

Andrea Innocenti con la squadra 2023-24 in un momento conviviale. Tra gli altri: Puccioni, Prosek e Tognazzi

Purtroppo per noi, in quel girone avere tra 18 e 20 punti, vuol dire ancora poter passare. Monferrato, Varese, Gallarate, Derthona e Crocetta. Quali sono le due che hanno più chance?

“Personalmente mi piace Gallarate che ha giocatori di esperienza che potranno farla valere nell’ultima trasferta a Collegno”.

Che altro dire sulle predestinate alla fase minore?

“Partiamo dal presupposto che vogliamo le prime sei e puntiamo a quelle; ciò detto, sono tutte squadre di valore da seguire con attenzione e curiosità. Quelle che stanno avanti hanno dosato l’esperienza di uno o due prospetti con la freschezza dei ragazzi. Oleggio per esempio ha Andrea Pilotti la cui carriera partì da Siena. Borgomanero ha Daniele Mario Benzoni che fa 17,7 di media nonostante i 44 anni. Pavia è squadra di gran valore, Varese è incontenibile con Assui che fa 23,9p a partita ed è tesserato anche per la squadra di serie A”.

Ci dicono che anche solo per una questione di infrastrutture le squadre della Division A hanno il vantaggio di pescare dai vivai giocatori notevolissimi. Anche te hai individuato dei “saranno famosi”?

“Lonati, Suigo e Garavaglia sono tre U19 di grande valore che ha Oleggio. Di Assui di Varese ho già detto e tanti altri si potrebbero indicare nel Borgomanero a cominciare da D’Amelio e Bazan che hanno vent’anni”.

Un coach che è stato mensanino, Michele Catalani, guida attualmente la Division con Oleggio. E’ lui che è così bravo o ha strumenti che altri non hanno?

“Sicuramente è bravo lui, anche se appunto guida una squadra quasi “matura” dell’Olimpia Milano. E’ un’ottima cosa riuscire a far crescere i ragazzi in un campionato senior. E’ tutt’altra cosa rispetto alla rispettiva categoria di Eccellenza”.

Ovvia prima di lasciarci, una curiosità. Piemontesi e lombarde sono tanto più forti della nostra Division?

“Non sono più forti. Credo che la Toscana sia a ottimo livello. Sarà molto interessante vedere cosa diranno i campi”.

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