Non c’è stata solidità mentale, ora la salvezza a quota 32 deve essere conquistata in trasferta
Guardare le statistiche non è esercizio sempre corretto quando si deve analizzare una partita perché, come spesso si dice, a volte le partite si decidono anche per tutto ciò che non va nelle statistiche.
Ma per analizzare una debacle come quella che ieri sera la Note di Siena Mens Sana Basketball ha preso in casa contro Serravalle, commettiamo l’errore di dare anche uno sguardo alle statistiche e la depressione, se possibile, aumenta.

Perché Serravalle non ha fatto niente di speciale per vincere, tirando con un 35% da 2 punti ed un 36% da 3 punti che non è male se paragonato al 26% della Note di Siena, ma di certo non è la prestazione balistica che giustifica il risultato.
Casomai balzano agli occhi i 50 rimbalzi totali conquistati dal pacchetto lunghi di Serravalle tra le cui fila ne ha presi quindici Maurizio Pavone, classe 1984 che, grazie alla connivenza biancoverde, ha vissuto una serata memorabile per forse, chissà, chiudere bene una carriera che lo ha visto protagonista per tanti anni in serie B.
Altri dati da sottolineare? Le sole quattro palle recuperate da Siena a fronte di 12 palle perse. Praticamente nessun contropiede e poca capacità di sporcare i possessi avversari.
Parlare di prestazioni individuali rischia di essere impietoso. Soprattutto se si guarda al plus minus (che riassume il delta di punteggio della squadra nei minuti in cui un giocatore è stato in campo). Si salvano praticamente solo Ivanaj (che pure ha sbagliato diverse scelte in attacco) e Balsa Jokic, probabilmente il più solido in una partita dove di solidità ce n’è stata davvero poca, anche se nella sua partita pesano una palla persa sanguinosa ed un paio di errori nel primo tempo da sotto misura.

Pannini, Pucci, Ragusa e Belli sono stati in positivo ma solo di pochi punti, mentre gli altri tutti con plus/minus negativo, alcuni anche molto nettamente.
Ma ripetiamo che parlare di singoli dopo una partita come quella di ieri sera rischia di essere esercizio pericoloso. Ed allora ci buttiamo sull’aspetto emotivo e dell’atteggiamento, perché ieri è proprio questo aspetto ad aver tradito la Note di Siena.
Forse si pensava ad una partita facile, ma partite facili non ce ne sono. Forse si pensava che “in qualche modo l’avremmo portata a casa” ma purtroppo nel basket non è così. Non è la prima volta che la Mens Sana pecca di atteggiamento e se alcune volte era andata bene, ieri sera invece è andata male.
Male, male, male! Si è parlato spesso su questi schermi di SOLIDITA’. Ecco, la Mens Sana non è una squadra solida. Oggi è una squadra di qualità, ma non ha migliorato praticamente niente sotto l’aspetto della solidità, soprattutto mentale. Era reduce da sette vittorie di fila, conquistate spesso per superiorità nei confronti dell’avversario, ma quasi sempre senza quel killer istinct che invece deve sempre esserci se si vuole portare a casa la pagnotta.

Adesso è tutto di nuovo tremendamente in salita. Stime veloci ci dicono che la Virtus ci sopravanzerà, forse senza neanche bisogno dello scontro diretto, e che sia Legnaia che soprattutto Spezia sono in grado di raggiungere quella quota 32 che per la Note di Siena ormai è passo conseguente a un nuovo successo in trasferta su campi tra l’altro per niente semplici: Gallarate o Genova. La raggiungessimo anche noi – fermo restando che contro Collegno non vanno fatte stron… !! nel venerdì pre-pasquale -: avremo l’avulsa dalla nostra parte.

Ma forse è anche giusto così, perché questi ragazzi non si sono ancora meritati la gloria, quella gloria che spetta di diritto a chi si butta su ogni pallone. Ieri sera pochi tuffi per terrà, poche ginocchia sbucciate, pochi contatti al limite. Così non si vince, neppure quando si è oggettivamente molto superiori.

La Mens Sana si gioca tanto in queste ultime tre partite di questo play in-out, a partire da quella di sabato prossimo sul campo di Gallarate. Si gioca per la salvezza, questione veramente di vita o di morte (sportivamente parlando). Ma si giocano tanto anche i giocatori e lo staff.

Certe facce che abbiamo visto a fine partita, certi sguardi alla ricerca del consenso non devono più esistere. Nelle stagioni ci sono momenti, anche a livello individuale, dove va tutto bene. Altri dove invece non va tutto bene. I giocatori veri si vedono in questa seconda circostanza.
Dalla loro capacità di mettere se stessi al servizio della squadra e non pretendere il contrario. Partecipare alla partita anche dalla panchina, incitare un compagno, aiutarsi in campo e fuori. Lo abbiamo visto altre volte, non ieri sera.
Essere degni di indossare la maglia della Mens Sana non ha mai significato segnare 20 punti a partita o fare giocate spettacolari. Ma ha sempre significato sputare sangue, avere rispetto per la società ed i suoi tifosi. Vero Boris Gorenc?
Risultati terza di ritorno Play-In Out Conference Nord Ovest: Olimpia Legnaia – Campus Varese 72-63, Spezia Basket – Don Bosco Crocetta 74-67, Stosa Virtus – Gallaratese 81-63, Basket Cecina – Collegno Basket 104-90, Abc Castelfiorentino – Seagulls Genova 70-88, Note di Siena Mens Sana – Tre Colli Serravalle 76-79. N.B. le gare di Siena Mens Sana e Castelfiorentino sono in attesa di omologa.
La classifica: Mens Sana, Virtus e Legnaia 28p, Spezia 26p, Crocetta 24p, Cecina 22p, Genova 20p, Varese, Collegno, Castelfiorentino e Gallarate 12p, Serravalle 4p (Prime tre salve, Serravalle già retrocessa, le altre ai play-out con due retrocessioni).