“Sul roster lavoriamo sottotraccia”. Neri e Perin già scelti per fare le chiocce della squadra
Federico Vecchi al momento veste i panni dell’ottimismo. Si sente benvoluto e bene accolto, ha voglia di lavorare e anche di fare incontri e conoscenze. Presentato sotto l’egida di BancaChianti nella sede di rappresentanza di via di Città , i segnali che trasmette a giornalisti e dirigenti sono semplici e volenterosi.
Una persona che si armonizza e si distingue nel programma della nuova stagione che Riccardo Caliani annuncia alla stampa: “Un po’ di più dello scorso anno”.
Alla Mens Sana Basketball, Vecchi arriva con un accordo annuale, che sta bene ad entrambe le parti che, se si troveranno bene, non avranno difficoltà a prolungare. Tante, moltissime, call via internet sono state fatte nei giorni scorsi con giocatori e tecnici che gravitano intorno alla prima squadra, quella che ha garantito una salvezza non sofferta nel primo campionato in B Interregionale, i cui nuovi gironi saranno probabilmente fatti nel consiglio federale del prossimo 17 luglio.
“Stiamo lavorando sotto traccia per il nuovo roster”, dice coach Vecchi che sembra abbia autonomia totale sulla parte tecnica e qualche esortazione a vedere il meglio dei tesserati di un anno fa. Le parole seguenti – grazie anche al contributo del diggì Caliani – portano a comprendere le seguenti cose. La squadra avrà tre componenti distinte.

La prima, l’esperienza, con due “vecchi” che saranno rilevanti nel gestire il roster e dargli un esempio. I nomi ci sono. Il primo è Matteo Neri che sembra aver recuperato moltissimo sottoponendosi ai due interventi chirurgici di inizio anno, l’altro è Marco Perin, un ex biancoverde che lo scorso anno alla Bakery Piacenza in B1 ha giocato 22 gare (11p media, 3,3 assist media).
La seconda componente è la tradizione e l’appartenenza, rappresentata dai giocatori del roster 2024-25. “Un gruppo importante – dice il neo coach -. Ragazzi da ascoltare”. Ci sono delle piccole cose da considerare quando si parla di loro, la prima è che per chiudere con uno o più di loro probabilmente bisogna attendere che cessino i trasferimenti di B1; la seconda è che con un allenatore professionista saranno molto rafforzati gli impegni anche per i part time che hanno un lavoro… “Probabilmente chiederemmo di fare pesi la mattina prima di colazione, o altro, possiamo aggiustarci”.
La terza – ed è lì che pensiamo di leggere un po’ di stanchezza sull’aspetto del diggì – la gioventù. Cosa non facile ma si tratta di portare a Siena ragazzi di valore capaci di affrontare il campionato senior senza sudditanza. Qui potrà essere di aiuto anche la storia personale di Federico Vecchi, per anni impegnato da ruoli di coordinamento di settori giovanili di primaria importanza come quello della Virtus Bologna.
“Ci incontrammo – dice Riccardo – proprio quando, molti anni fa, accompagnavo all’estero il nostro responsabile delle giovanili Michele Catalani, lui aveva un ruolo speculare a Bologna”. Ma l’incontro decisivo che porta Vecchi a Siena è stato qualche tempo fa a Cecina. Lì Caliani ha saputo della sua volontà di chiudere con l’Andrea Costa, lì Vecchi ha cominciato a pensare in biancoverde.
Aggiungerei che Vecchi ha apprezzato moltissimo le lunghe chiacchierate con Paolo Betti ed i suoi consigli e che dovrà presto mettersi in contatto con coach Tozzi, allenatore dell’Under 19 d’Eccellenza, messa su con la Virtus, per sinergizzare l’attività di prima squadra e giovanili.

Pizzicato sui quattro derby da giocare quest’anno, Vecchi fa capire che quando si fa sport l’agonismo e il confronto sono ciò che dà sapore e mai va evitato; inoltre, che le squadre siano avversarie tra i senior e collaborino per le giovanili per lui la dice lunga sui valori di sport che entrambe hanno a cuore.
Qui ci fermiamo e torneremo su questa conferenza anche per dar spazio ai moltissimi ringraziamenti che ha fatto il Presidente Frati alle innumerevoli figure che si rendono meritevoli agli occhi di questa Mens Sana che è tornata ad avere appeal anche a livello regionale-interregionale tanto da far pensare che la stessa foresteria – cinque atleti nel 2024 – è destinata presto a crescere esponenzialmente.