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lunedì, Giugno 2, 2025

Mens Sana, tre derby su quattro a Palazzo?

Scoppia il sereno con la Virtus, terreno da gioco di nuovo cantiere, Costone sempre più competitivo

Non parliamo di basket da un po’. Quindi cominciamo da quel che ci salta all’occhio. Il Dany Quarrata ad esempio. I due ko patiti dai biancoverdi nella regular season sono costati l’esclusione dai Play In-Off e hanno invece fruttato la risicata ammissione a Tiberti, Molteni, Artioli & C. Partiti nella seconda fase con pochissimi scontri diretti a favore, gli uomini di Tonfoni hanno condiviso con San Miniato il maggior numero di vittorie (9/12) ottenendo l’ultimo posto a disposizione nei play off per poi conseguire, a punteggio pieno, il diritto a giocarsi la promozione con Lucca o San Miniato che stanno 1-1 (gara 3 l’1/6 alle 18). Nei quarti hanno imposto il loro gioco a quell’Oleggio (testa di serie n.1) che schierava i baby prodigio Suigo, Lonati e Garavaglia, in semifinale stessa storia con l’altra corazzata del Nord, Borgomanero (n.4). Insomma, certo, con la Dany potevamo lottare le partite con più convinzione e freddezza, ma il senno del poi ci conferma il valore tecnico del roster pistoiese.

Gli incontri di fine stagione intanto stanno sottolineando che il tasso di toscanità della B interregionale non si abbasserà più di tanto. Piombino con bello slancio si è garantito un’altra stagione in B nazionale con un secco 3-0 alla Virtus Ragusa nel primo scontro dei play out. Castelfiorentino (1-1) rischia molto in Gara 3 (oggi alle 21) nella tana delle api del Don Bosco Crocetta; per ora ogni incontro tra loro si è concluso con la prevalenza del fattore casalingo, ma il dentro/fuori da giocarsi tra poche ore potrebbe portare a ogni conclusione emotiva. Per la cronaca, i gabbiani genovesi scendono in serie C, mentre Gallarate resta su.

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Da quest’ultima categoria, la C, ci sono fortissime possibilità di veder salire in B Interregionale gli amici di San Vincenzo. Hanno sovvertito per l’ennesima volta il pronostico battendo la Pallacanestro 2000 Prato e hanno vinto nettamente (2-0) il proprio raggruppamento. Ora dovranno confermare la loro voglia di salire non arrivando quarti nel futuro raggruppamento a quattro che definirà tre promosse. Grinta e concentrazione – ne siano esempio i play off di un anno fa – ai tirrenici non mancano.

Comunque parlare di Toscana lo facciamo giusto per scrivere due righe, ma nel futuro girone a sedici squadre non è detto, anzi riterremmo di escluderlo, che le toscane saranno tutte assieme ancorché così numerose. Per le senesi – tutte? – si profila l’inclusione nel girone umbro-laziale (e anche sardo?). Sulla composizione ne dovranno ancora parlare in Federazione, mentre date e quant’altro sono già descritte alle pp.18-22 delle Disposizioni Organizzative Annuali a.s.2025/2026 compreso il primo turno previsto per il 28 settembre e le gare di Coppa che lo anticiperanno di due-tre settimane.

Gianmarco Olleia, capitano Virtus (Photo by Andrea Cini – ACF)

Per venire ai “fatti nostri”, crediamo che la Siena sportiva debba salutare una volta ancora due atleti dal carattere differente ma dalla grinta simile, capitani riconosciuti, uno per la Virtus l’altro per il Costone, il primo con sedici anni di militanza, l’altro con venti, Gianmarco Olleia e Luigi Bruttini. Lasciano dopo una stagione che magari non li ha visti frequentemente nello starting five, ma in cui hanno garantito, quando chiamati, il loro apporto in punti e soprattutto in carica mentale in un campionato che lambisce le prestazioni professionistiche. Sono stati gli annunci che rossoblù e gialloverdi hanno premesso alle rispettive riorganizzazioni.

Importantissima, se non addirittura decisiva quella operata dal Costone. Sistema tutte le ansie che erano affiorate intorno al futuro del Costone. Per banalizzare: il nucleo storico dell’oratorio si è sempre espresso con riconoscenza verso il patron presidente Emanuele Montomoli; e tuttavia ognitanto affiorava la preoccupazione che la competitività del Presidente stesso, manager di valori internazionali, portasse in territori a rischio di default il corpo grosso dell’organizzazione che negli anni ha sempre preferito tutelare la dimensione “oratorio”. Il momento per mettere le cose a posto è arrivato con l’obbligo, concluso il periodo di deroga, di trasformare la squadra di B interregionale, prima quest’anno a Siena per valori agonistici, in società a responsabilità limitata, la Costone Srl.

Da sinistra Don Max, il neo presidente Borsi con Roberto Rosa, uno dei suoi vicepresidenti

Alla Costone Srl rimane il vanto dato dal possesso del Codice Fip 258, uno dei più antichi in attività d’Italia e l’assicurazione che potrà fruire di tutti i doppi tesseramenti necessari per le squadre giovanili da iscrivere obbligatoriamente ai campionati.

Tutto il resto del Costone ha numeri davvero importanti: 429 tesserati con 345 atleti, 38 tecnici e 36 dirigenti. Maschi e femmine. Su questo elemento dell’unione di genere l’ASD Costone Siena Fides 1904 ci ha costruito parte della propria comunicazione. Al nuovo consiglio gli auguri di buon lavoro di SienaPost; esso è composto da Matteo Borsi Presidente), Nello Corbini e Roberto Rosa (vicepresidenti), Francesco Anichini (segretario), Roberto Innocenti (tesoriere), Chiara Bozzi, Maria Carli, Patrizia Morbidi, Alessandra Muzzi, Stefania Paciotti e Simone Pepi (consiglieri). Il tutto chiaramente con l’approvazione benedicente di Don Max.

Abbiamo definito nozze non forzate l’accordo reso ufficiale ieri l’altro tra Mens Sana e Virtus. E siamo certi che le dirigenze vogliano sfuggire a una concorrenza che viene vissuta e tramandata più sugli spalti e sulle pagine social che nelle stanze di lavoro delle società sportive.

In tutta la comunicazione delle due società la parola che ci sembra più importante è che l’accordo è a tempo indeterminato e che solo per cominciare è ristretto alle sole formazioni under 15 e under 19. Agonisticamente le due squadre raggiungeranno di certo un riequilibrio competitivo; a cominciare dall’impegno di Maurizio Tozzi avranno un seguito tecnico importante e probabilmente gli atleti rossoblù e biancoverdi beneficeranno assieme di quelle occasioni internazionali – leggasi European Youth Basketball League – che il blasone Mens Sana continua a garantire. A livello di colore cittadino, il fatto che le nuove formazioni giovanili possano indifferentemente giocare al PalaSclavo o al PalaVivaldi comporterà che non sarà raro vedere il pubblico mensanino tifare per il rossoblù o i virtussini spronare il biancoverde.

Tra le conseguenze prevedibili di questo percorso, pur nell’autonomia delle squadre di B interregionale, ci sarà probabilmente il fatto – posto che non si rimesti ulteriormente nelle incompatibilità storiche – che nella prossima stagione la Virtus non vorrà tener fuori dal PalaCorsoni il tifo mensanino e magari chiederà l’utilizzo del Palazzo di viale Sclavo – oggi in gestione comunale – anche per altri incontri di cartello.

Il PalaEstra, o ex PalaEstra, questa cosa è chiara tanto quanto lo è la proprietà degli specchi solari sulla sommità, intanto è impraticabile all’agonismo. E’ ricominciata la stesa di protezioni sul parquet, prima di rimettere dentro e azionare macchinari più pesanti. Il Comune di Siena, che per ora ha sostanzialmente rispettato ogni promessa negli ultimi quindici mesi, ha dato come termine di utilizzo per le riparazioni la seconda decade di agosto che poi è quella nella quale si effettuano i raduni delle squadre di basket.

Nelle more di opere del “110 per cento” il timore emotivo e collettivo sul fine cantiere resterà fino all’ultimo, ma più forte ancora sarà la preoccupazione circa lo stato del parquet. Lo scorso anno ad avvenuta restituzione ci si accorse di due nuove fratture nella pavimentazione, tuttavia in posizioni che non hanno creato intralci né al gioco del volley né a quello del basket; stavolta tuttavia il rischio è maggiore perché l’attrezzatura di impresa sembra più impattante ed il problema è che un eventuale danneggiamento sarà conoscibile solo a poche settimane dall’inizio degli impegni agonistici.

Questi lavori, comunque, chiudono la prima parte delle opere programmate; a seguire ci sarà da comprendere le conseguenze che ci saranno all’esito dell’obbligatoria verifica antisismica.

In attesa di lumi dalla società del Presidente Frati sul nome cui si intende affidare la guida tecnica della squadra e di conseguenza su chi tenere e chi prendere, chiudiamo questo mix con due ultime questioni… Non sono nuvole e neanche perturbazioni immediate nel futuro della Mens Sana, ma senz’altro aree nebbiose che una volta dileguate faranno leggere con più chiarezza il futuro.

La prima è che mercoledì scorso, in assemblea, la Polisportiva Mens Sana 1871, azionista oltre l’ottanta per cento della “Basket”, ha presentato il proprio rendiconto 2024 e nominato la commissione elettorale per il rinnovo degli organi. Conclusa presumibilmente l’era Saccone, ci sarà un nuovo gruppo a guidare l’istituzione biancoverde che non vive nell’attuale uno dei suoi momenti più fulgidi e che quindi avrà presumibilmente il risanamento come priorità.

Seconda questione riguarda una valutazione che prima o poi il Comune di Siena dovrà fare sulla sostenibilità della propria gestione al bene “Palazzo” (ndr, solo area da gioco principale e pertinenze connesse); di certo questa non potrà concludersi ribaltando alle società utilizzatrici per intero le spese, a meno che a una, o più di esse, la municipalità intenda chiedere di assumere la gestione ordinaria.

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