Polis: oltre la caccia ai colpevoli, un dibattito per comprendere la crisi e un confronto approfondito sulla vicenda della storica banca senese
Una nutrita partecipazione ha caratterizzato ieri l’incontro organizzato dall’Associazione Polis presso la sala dell’Auser Territoriale di Siena. L’evento ha rappresentato un’occasione di confronto aperto e approfondito sulle complesse dinamiche che hanno condotto alla crisi del Monte dei Paschi di Siena (MPS). La serata ha ripercorso i lavori della Commissione Regionale d’Inchiesta del 2016, colmando un vuoto e cercando di superare la narrazione semplicistica che spesso addossa tutte le colpe ai poteri locali. I dettagli degli interventi hanno offerto uno spaccato significativo delle diverse prospettive in campo.
Rosanna Pugnalini, che ha presieduto l’incontro, ha aperto la serata con i ringraziamenti ai presenti e ha sottolineato come fosse la prima volta che a Siena si discutesse quel documento. Ha inoltre rilevato alcune assenze.
L’introduzione, affidata a Simone Vigni, dirigente del PD (seppur appartenente alla minoranza #controcorrente), ha chiarito l’obiettivo della serata: inquadrare la discussione nel contesto politico e sociale, invocando un cambio di narrazione e una condivisione delle responsabilità. Un forte richiamo al Partito Democratico che non può sottrarsi a questa discussione, “adesso c’è un’occasione storica: la comunità del Partito Democratico deve sfruttarla e non chiudersi a riccio come sta facendo la dirigenza attuale dell’unione comunale”.
Leonardo Marras, all’epoca vicepresidente della Commissione e oggi assessore regionale, ha fornito una testimonianza diretta dei lavori di allora. Ha sottolineato come l’inchiesta fosse un lavoro prettamente politico, parallelo alle indagini giudiziarie, evidenziando le difficoltà incontrate e la necessità di considerare il contesto nazionale, il panorama finanziario internazionale e il ruolo delle autorità di controllo. Le sue riflessioni hanno ribadito la necessità di un’analisi che vada oltre i pregiudizi politici, puntando a un racconto comprensibile e oggettivo, senza cadere nella ricerca di facili giustificazioni.
Alessandro Orlandini, storico e autore del libro I secoli di Siena, ha offerto una preziosa prospettiva storica e culturale, ripercorrendo gli eventi che hanno segnato la città nei primi quindici anni del nuovo secolo. I suoi richiami a date significative della storia senese e le sue considerazioni sulla concentrazione di potere e sulle dinamiche di invidia hanno arricchito il dibattito.
Stefano Bisi, giornalista e attento osservatore della vita pubblica senese, con la sua analisi critica e puntuale, ha messo in luce come il Monte non sia mai stata una “banca rossa”. E come il Pd si sia preso troppe responsabilità. Non ha escluso la componente di “sfortuna” legata alla crisi finanziaria globale e ha evidenziato le gelosie e invidie che, nel tempo, hanno caratterizzato i rapporti tra la Banca e la Città. Ha inoltre espresso rammarico per come, in quel periodo, si sia proceduto con facilità a decapitazioni e rottamazioni, lasciando soli i protagonisti di una stagione ormai conclusa.
Un confronto animato e sfaccettato, arricchito dagli interventi di Bogi, Bonechi, Leoncini e Burrini, che hanno aggiunto ulteriori elementi di riflessione sulle decisioni strategiche e sulla distribuzione delle responsabilità.

La serata ha rappresentato un’importante occasione di riflessione e confronto per la città di Siena, permettendo a numerosi cittadini, esponenti politici e figure che hanno ricoperto ruoli di responsabilità nel periodo in esame di discutere apertamente su un capitolo cruciale della storia recente. Il dibattito ha evidenziato la necessità di un’analisi più equilibrata e completa delle responsabilità, che tenga conto del ruolo delle autorità di controllo, dei manager e del contesto finanziario internazionale.

L’Associazione Polis ha espresso soddisfazione per la riuscita dell’evento, sottolineando l’importanza di promuovere un dibattito pubblico aperto e trasparente sulle questioni che riguardano il futuro della città e del territorio. Gli interventi e le riflessioni emerse durante la serata continueranno sicuramente ad alimentare la discussione e la ricerca di una comprensione più profonda della complessa vicenda del Monte dei Paschi di Siena.