Montomoli, “un sogno giocare la finale contro la Mens Sana”

Il Presidente del Costone dà forza al suo progetto sportivo ed esclude di chiedere il PalaEstra anche per le gare interne

Ringraziamo per sportività, disponibilità e cortesia il presidente della VisMederi Costone Siena Emanuele Montomoli per essersi concesso a un’intervista con SienaPost, di domenica a ridosso del completamento del tabellone della finale della C Toscana 2023-24.

Una citazione dal Divo Giulio di Svetonio: il dado è tratto. Tutto qui sulla vostra pagina social per annunciare che la finale con la Note di Siena inizierà domenica prossima… Presidente vuole aggiungere altro?

- Advertisement -

“Sono contentissimo. Io sono prima di tutto “di Siena”; per me solo ipotizzare qualche anno fa di incontrare la Mens Sana per giocarsi una promozione sarebbe stato un sogno. Ora ci siamo, il Costone è cosciente di aver fatto tutto il possibile, la finale al meglio delle 5 è una garanzia che alla fine la spunterà la squadra più forte, quindi se la Mens Sana ci batterà 3 volte, semplicemente vorrà dire che sono più forti”.

Emanuele Montomoli

Due giorni fa con trasmissione e interviste ha affrontato il tema della “terza società” e del vero progetto sportivo intorno al Costone. Le va di parlarcene?

“E’ chiaro che il Costone nel corso degli anni è stato a lungo considerato la terza società di basket di Siena, con una caratterizzazione cittadina molto forte ma al contempo mai in grado di emergere ai livelli di Mens Sana e anche di Virtus. Abbiamo messo in piedi con Andrea Naldini, Francesco Bonelli ed il supporto di tutti i Costoniani una serie di azioni per cercare di costruire non una squadra ma una società in grado nei prossimi anni di ambire a qualcosa di più importante, vediamo se ci riusciamo quest’anno, o se dovremo allungare il progetto”.

Quanta parte del suo progetto è l’accesso alla B Interregionale? Se ci fossero ripescaggi come ventilato… Se la Virtus non dovesse farcela a Pavia… nel 2024-25 le senesi potrebbero essere ancora insieme in un medesimo campionato…

“Magari!!!! Sarebbe davvero bellissimo, spero davvero che la perdente tra Costone e Mens Sana abbia una wild card per il campionato di serie B, come avvenne due anni fa per la Mens Sana in C Gold, e questo ci ha permesso di vivere anni ed emozioni molto forti a prescindere da chi poi l’ha spuntata sui derby… A Siena siamo tutti tornati a parlare di Basket giocato invece di riempire le pagine di giornale con il basket “delle polemiche” o peggio “dei tribunali sportivi”. Il Costone, non avendo accesso alle grandi risorse economiche derivanti dalla biglietteria della Mens Sana e la stessa attrattività sui tanti sponsor, ha necessità di una strategia chiara ed un reale bisogno di pianificare al meglio il modo in cui investire le risorse che VisMederi e pochi altri sponsor mettono a disposizione. Parlavo pochi giorni fa con il Presidente di una squadra di serie C Lombarda e mi diceva che il loro budget di circa 150 mila Euro deriva per la metà dalla biglietteria. Ecco, noi non avendo a disposizione tali introiti siamo costretti ad ottimizzare il nostro campionato su poco più della metà”.

Ricordiamo che a inizio stagione da più parti, ed anche da parte vostra, si era stigmatizzato che il valore del girone A era molto superiore all’altro. All’atto pratico risulta che in finale ci siano una del girone A ed una del Girone B. Che ai playoff siano andate due del girone A e due del Girone B. Forse non erano poi così squilibrati…

“Su questo non mi trovi d’accordo, i gironi erano molto squilibrati ed è stato oggettivamente sgradevole. Le circostanze hanno voluto poi che le squadre forti del girone del Costone siano crollate “quando ha contato” e quindi anche le squadre del girone della Mens Sana, che invece nel contempo hanno acquistato fiducia, sono diventate insidiose”.

A lei che trattando direttamente con Antonio Tajani è entrato in Forza Italia non dovrebbe sfuggire il concetto che in questo momento, sportivamente, lei fa parte ed è capo di una famiglia ed è nemico di una comunità… Le sue considerazioni?

“In che senso, io non sono nemico di nessuno, l’unica inimicizia della mia vita che riconosco è “la lupa” e, per come stanno andando le cose, mi basta e mi avanza. Scherzi a parte, sono entrato volentieri in FI perché credo realmente che un centrodestra riformista e moderato come il partito fondato dal Cavaliere sia ciò di cui ha necessità in questo momento il nostro Paese e la nostra città. Io dentro Forza Italia “ci sto bene”, io sono una persona abituata a molta sostanza e poche chiacchiere, un lavoratore che passa le giornate in ufficio, dentro a Forza c’è tantissimo da lavorare e sono contento che le persone percepiscano che dare fiducia è forse l’unica possibilità per non riconsegnare il Paese alla sinistra o traghettarlo vergo una deriva pericolosamente spostata troppo a destra”.

Da sinistra Emanuele Montomoli, Francesco Bonelli, Andrea Naldini e Maurizio Tozzi

Come vivrà questa finale e come la vivrà con il suo amico Francesco Frati che stavolta intervisteremo dopo di lei? Finirete per dirci ancora che è una cosa come Istrice-Lupa o è qualcosa di diverso?

“Francesco è un amico. Come gli ho detto personalmente ha fatto benissimo ad accettare questo incarico: è una persona mite e sa mettere insieme le persone, che credo sia quello di cui la Mens Sana ha bisogno. Paradossalmente una personalità come la mia non sarebbe andata bene in un contesto come quello di Viale Sclavo, non sarei mai stato accettato”.

Presidente gliela buttiamo là. Sappiamo che lei potrebbe… ma non sappiano se ha pensato a farlo… Giocando Gara 1 e Gara 2 al PalaOrlandi ci sarà il sold out tre ore dopo l’inizio della prevendita. Decidere di giocare tutte le partite al PalaEstra che, come in passato ci ha ricordato, è del Comune, vorrebbe dire garantire la possibilità di assistere a mille e più persone rispetto il massimo della capienza della vostra struttura. Di certo la città rimarrebbe grata e piacevolmente sorpresa da una scelta del genere…

“Molto difficile, io sono per giocare “a casa nostra” trasmettendo la diretta gratuita come abbiamo fatto per gli altri derby. Anche volendo, potrebbe essere letta come una provocazione dover mandare i tifosi della Mens Sana nella gabbia ospiti e dover rimuovere striscioni e trofei. Malgrado il palazzetto sia ormai di proprietà del Comune di Siena che chiaramente può affittarlo a pagamento a chi vuole, quello è un luogo riconosciuto come la casa della Mens Sana, è il luogo dove le società dalle quali origina la Mens Sana odierna hanno conquistato 6 scudetti ed un trofeo europeo. Fino a che saremo in serie C credo che giocheremo al PalaOrlandi”.

Sulla quantità di scudetti, Tony Montomoli ha voluto inserire una precisazione sul suo profilo social.

La pizzichiamo infine sul goliardico… decidesse di farlo di certo creerebbe un’opportunità economica per il Costone ma anche un handicap ai suoi che sono largamente favoriti dai pronostici… Sarebbe però l’unico presidente della storia del Costone ad aver sottratto la tribuna d’onore del Palazzo ai biancoverdi mentre sono in campo… E probabilmente anche l’unico a dare l’opportunità a sindaco e giunta di sedercisi come suoi ospiti come hanno fatto con il Siena Fc… Suggestioni?

“Ripeto, più che altro provocazioni inutili. Noi dobbiamo stare tranquilli e sereni ed aspettare la partita, tutto il resto (anche se goliardico) fa parte di quello che in questo momento ci può solo distrarre e rendere il cammino più difficile. Non sono nemmeno d’accordo sull’equilibrio della favorita. Sì, forse possiamo essere un pochino favoriti, ma non largamente, la MS gioca sempre in 6 o 7 (il pubblico); ed il sesto giocatore per noi attualmente è impossibile da marcare goliardicamente, anche se si mette a zona”.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Exit mobile version