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mercoledì, Aprile 2, 2025

Nomine nella Fondazione MPS: la fuga di notizie e la riapertura del bando

Il Comune di Siena e la designazione dei membri della Deputazione generale dopo la pubblicazione anticipata dei nominativi. Opposizione all’attacco: “procedura irregolare”

La nomina dei nuovi membri della Deputazione generale della Fondazione Monte dei Paschi di Siena si è trasformata in un caso politico e amministrativo. Il Comune di Siena, guidato dal sindaco Nicoletta Fabio, ha deciso di riaprire i termini dell’avviso pubblico dopo che la stampa locale aveva anticipato i nominativi dei candidati prima che la selezione fosse completata. Una decisione che ha acceso il dibattito in Consiglio comunale, con la consigliera del Partito Democratico, Anna Ferretti, che ha sollevato dubbi sulla legittimità della procedura e sulla trasparenza dell’amministrazione.

Il sindaco ha difeso la scelta parlando di una misura necessaria per tutelare il corretto svolgimento dell’istruttoria e la privacy dei candidati. Secondo Fabio, la pubblicazione dei nomi ha interferito con un procedimento ancora in corso, portando alla decisione di riaprire l’avviso fino al 27 marzo. Chi aveva già presentato domanda potrà confermarla, mentre altri potranno eventualmente aggiungersi. L’amministrazione ha inoltre avviato un’indagine interna per individuare la fonte della fuga di notizie, ritenuta un grave precedente che ha aggravato le procedure e rischiato di compromettere la regolarità del processo di selezione.

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L’opposizione, però, non ci sta. Ferretti ha contestato il metodo adottato dal Comune, sottolineando che la riapertura del bando si è basata su un comunicato stampa del sindaco e non su atti amministrativi precedenti. Nel regolamento comunale, ha ricordato, non è prevista una riapertura dei termini per motivazioni di questo tipo, e la vicenda potrebbe rappresentare un precedente problematico per la gestione delle future nomine. Il sospetto, espresso in aula, è che la divulgazione dei nomi possa essere avvenuta all’interno della stessa maggioranza, mettendo in difficoltà il sindaco e costringendolo a una scelta d’emergenza per evitare tensioni politiche.

Al di là dello scontro istituzionale, la vicenda solleva interrogativi sulla trasparenza e la gestione delle nomine in un ente di grande rilevanza per Siena. Se la fuga di notizie ha effettivamente reso necessario un intervento per garantire la correttezza della selezione, resta da chiarire se la riapertura del bando sia stata la soluzione più adeguata e conforme alle regole amministrative. L’episodio conferma, ancora una volta, quanto le dinamiche politiche e istituzionali intorno alla Fondazione MPS restino complesse e cariche di tensioni.

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