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mercoledì, Dicembre 18, 2024

Note di Siena Mens Sana Basketball: il mal di trasferta continua anche a Cecina

Il mal di trasferta non accenna a passare per la Note di Siena Mens Sana Basketball, che anche ieri sera nel turno infrasettimanale in riva al Tirreno, non riesce a piazzare un colpo che sarebbe stato davvero prezioso, contro una Cecina che dopo un avvio di stagione schock sta certamente dando importanti segni di vitalità. Non si presentava certamente al meglio la Mens Sana, come del resto le capita spesso ultimamente, con Neri ai box a questo punto fino a dopo la sosta, Tognazzi ancora dolorante al piede e Sabia in panchina solo per onor di firma a causa di un virus gastro intestinale che lo aveva colpito martedì.

Basterebbe forse soltanto un dato per spiegare la sconfitta: 10/31 da 3 punti per Cecina, contro il 4/28 dei senesi. Una disparità talmente netta da far facilmente capire che così è dura restare in partita anche se tutte le altre voci non sono poi così distanti da quelle dei padroni di casa.

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Polveri bagnatissime, con già l’1/15 di metà partita con almeno cinque o sei ottimi tiri da oltre l’arco presi da Pucci, Belli e compagnia, che non hanno trovato il fondo della retina, per un fatturato complessivo di soli 13 punti nei primi 10 minuti e 29 all’intervallo, per un -7 che non era poi da considerare un brutto affare per provare a vincerla nei secondi venti. Alla ripresa però è ancora una volta Cecina a partire decisamente meglio ed a piazzare il break che nella sostanza ha deciso la partita. Saccaggi e compagni iniziano a carburare in attacco e si portano anche al massimo vantaggio +18, che forse fa venire brutti pensieri nella testa dei senesi, almeno quelli (circa 50) che di mercoledì sera avevano deciso di farsi un‘ora e mezza di macchina per seguire la propria Fede.

Cattivi pensieri che fortunatamente però non sono entrati nella testa dei ragazzi di Paolo Betti, che con una buona reazione nel quarto quarto sono rientrati del tutto in partita, arrivando anche a -6, prima che le due bombe di Pedroni e Saccaggi mandassero i titoli di coda.

Nel “male” ci sono due cose diciamo positive: la prima è l’esser riusciti a mantenere la differenza canestri a favore (+23 a Siena), che sul -18 ha iniziato pericolosamente a traballare, l’altra è che sembra che Prosek non abbia riportato conseguenze serie a seguito di un contatto fortuito a metà campo dalla cui dinamica, raccontata da chi era presente (perché la Tv di Cecina non funzionava), sembrava poter essere molto ma molto brutta. Fortunatamente Giangi si è poi rialzato ed ha finito la partita, con la speranza che il dolore non sia arrivato poi a freddo.

La sensazione è che oggi alla Mens Sana manchi qualcosa per vincere partite del genere, soprattutto fuori casa. Un qualcosa che può essere ricercato certamente anche nelle condizioni fisiche generali della squadra non ottimali, ma forse anche in un’insicurezza che in certi momenti delle partite sembra quasi paralizzare la squadra. E’ successo nel finale ad Arezzo, ed è successo nel terzo quarto ieri sera. Ed è una cosa che non ci si può permettere, perché prendere parziali troppo pesanti significa spesso dover abdicare alla possibilità di giocarsela fino in fondo.

Tra le (poche) note positive della serata c’è anche la prestazione di Jacopo Ragusa, che come all’andata contro Cecina gioca una partita solida anche oltre gli 11 punti e i 7 rimbalzi, così come il compagno di reparto Giangi Prosek, che la pagnotta l’ha portata a casa pur non in una delle sue serate migliori soprattutto al tiro da fuori (0/7 da 3pt).

Incidono invece molto di più le percentuali al tiro da tre punti sulle valutazioni degli esterni, in particolare di Belli 1/6 e Pucci 0/7. Entrambi hanno preso ottimi tiri, ma senza mai trovare il fondo della retina, cosa che invece Pucci ha fatto discretamente nel “suo” palleggio arresto e tiro.

Ma parlare dei singoli è sempre sbagliato. Lo è anche parlare degli arbitri, specie quando di certo non si è perso per colpa loro, anche se la gestione di alcune scelte da parte della coppia in grigio non ha convinto in casa biancoverde. Tra l’altro uno dei due, Giacomo Posarelli di Grosseto, riporta alla mente la partita di qualche anno fa al PalaEstra contro il Biancorosso Empoli, quella delle cinque giornate di squalifica a Benincasa e le tre a Tognazzi. Ieri sera non è fortunatamente successo niente di così grave, ma sentendo il “vox populi” dei presenti, qualche decisione non è stata molto condivisa.

Ultima menzione per gli “amici” di Radio 675, che dopo aver sbandierato ai quattro venti di trasmettere la partita in diretta e dopo aver negato (come fanno con tutte le squadre ospiti) la diretta sui propri canali, non hanno trasmesso la partita (sembra) per “motivi tecnici”. Una brutta serata anche per loro, quasi come quella al tiro da 3 punti della Note di Siena.

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