Novantanove i biglietti dati alla Mens Sana

Stefano Parrini, presidente ITM, vicino al forfait. Probabilmente andranno solo quelli del Settorino

L’annuncio della comunicazione della VisMederi Costone di questa mattina sul sold-out dei biglietti di Gara1 (domenica 12) e Gara2 (mercoledì15) ha gettato nello sconforto chi, pensando che è solo martedì, avrebbe avuto tempo per entrarne in possesso.

Trattandosi di tematica specifica della tifoseria abbiamo chiesto a Stefano Parrini, presidente di “Io Tifo Mens Sana“, di spiegarci cosa succede. Chiaramente estremizzando un po’ i concetti come ci riesce bene – ferie del Parrini permettendo – da qualche settimana.

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Stefano, solo per battuta… non è che ora farete altra beneficienza ricorrendo al bagarinaggio con i biglietti delle prime due gare di Costone-Mens Sana?

“Ciao Duccio! Mica male come idea, potremmo sostenere la cooperativa di pescatori di San Vincenzo, o regalare un Catino a qualcuno. Oppure una visita cardiologica omaggio, visto che a me il battito cardiaco ancora non si è regolarizzato da sabato scorso (anche le mie sono battute eh)”.

Con quali criteri li state assegnando? Cosa dire a chi non potrà averli?

“A dire la verità non siamo noi ad occuparci dell’assegnazione di quella miseria di biglietti a disposizione della Mens Sana (ne sono stati dati 99, ndr). Noi ci limiteremo a fare i “postini” per distribuire i tagliandi ai destinatari, la Società sicuramente vorrà i ragazzi del Settorino più numerosi possibile; figurati che a noi del Direttivo ce ne toccano meno della metà di quanti siamo, e probabilmente rinunceremo anche a quelli, ma bene così. Certo che un numero così esiguo mette tutti in difficoltà e ci sarà qualcuno che ci rimarrà male, ma d’altra parte non è colpa né nostra, di ITM, e nemmeno della Mens Sana Basketball”.

Sarebbe stato così pregiudizievole per la tifoseria Mens Sana se il Costone avesse deciso di giocare tutte le gare al PalaEstra?

“Ma, guarda, proprio ieri mi sono sentito con Tony, che pubblicamente voglio ringraziare per gli auguri sportivi e per la precisazione su un dettaglio di una sua dichiarazione. Ho colto l’occasione per chiedergli di valutare la possibilità di disputare tutte e tre le gare (a gara 4 ‘un ci s’arriva) al Palaestra, per motivi che ho spiegato a lui, ma che evidentemente non ha voluto raccogliere. Secondo me sarebbe stata una grande vetrina giocare davanti a 2.000 persone una finale stracittadina, non solo per l’immagine di Siena baskettara e delle due squadre, ma anche come veicolo per avvicinare le nuove generazioni alla pallacanestro, come tifosi e come praticanti. Vabbè, sarà per la prossima volta”.

Ormai siamo alla chiusura di stagione: ci fai un bilancio della tua associazione?

“Un bilancio! Ma le pecore si contano a maggio. Ah già, siamo già a maggio! Scherzo, ma un consuntivo sulla nostra attività è ancora prematuro”.

Avete qualcosa di specifico in programma per le partite di questa finalissima?

“Niente di particolare è previsto per la finale, anche se stiamo lavorando con la Società per trovare il modo di far vedere la partita a tutti quelli che rimarranno senza biglietto, magari tutti insieme. Poi bollono in pentola alcune prelibatezze che sforneremo a tempo debito, da leccarsi i baffi, ma per ora devono rimanere delle sorprese”.

Chiudiamo qui?

“No, approfitto delle tue domande per augurare a tutti gli appassionati di basket di godersi l’evento sportivo che si avvicina, per i nostri colori è stata un’annata eccezionale, oltre ogni aspettativa, grazie a dei ragazzi che hanno dimostrato di avere il dna Mens Sana fino nell’ultima cellula del cuore e delle palle. Li festeggeremo, “vada come vada” degnamente.
E non vinca il migliore!”

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