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giovedì, Novembre 21, 2024

Radio mercato accosta alla Mens Sana i nomi di Pucci e Belli

La conferma di coach Paolo Betti accelera il nuovo progetto biancoverde. Cucini e Brambilla verso l’addio

I matrimoni di solito, si fanno in due. Ma in questo caso crediamo di poter dire che i protagonisti dello… sponsale sono stati qualcuno di più. Che dire? Facciamo almeno 2000 persone?

Diciamo questo perché la scontata, quanto attesa, conferma di coach Paolo Betti alla guida della Note di Siena Mens Sana Basketball ha unito davvero tutti in un unico, attesissimo, matrimonio. Acclamato a furor di popolo da una lunga schiera di “testimoni” pronti a firmare per consacrare l’unione tra il coach castellano e il sodalizio di Viale Sclavo.

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Perché in una stagione memorabile, seppur chiusa con “zero tituli” – come direbbe Mourinho -, di sicuro il più acclamato dalla folla è stato proprio il coach. Arrivato in punta di piedi, come si chiede alle persone intelligenti che per la prima volta si affacciano in casa d’altri, ha saputo conquistare tutti con la sua tranquillità, che soltanto raramente sfocia in qualche reprimenda nei confronti dei suoi ragazzi. Che a detta di tutti sarebbero stati pronti a gettarsi nelle fiamme per quanto gli volevano – anzi gli vogliono – bene. Non è dote da poco, farsi voler bene da chi va in campo.

Il coro “Paolo Betti, Paolo Betti, olè olè olè…” ha accompagnato tutti i pre e molti post partita, almeno da metà della prima fase in avanti, da quando infatti la squadra ha cominciato ad inanellare vittorie consecutive e mietere vittime più o meno illustri.
Sarà anche per quella famosa frase “Noi siamo una squadra di serie C… ma abbiamo un pubblico da Serie A” ma di sicuro oggi ai tifosi biancoverdi “toglietegli tutto ma non il loro Paolino…” Che dite? A questo punto citiamo per par condicio Cesare Maldini nella spassosa versione di Teo Tecoli? Paolino, Paolino, sei il nostro cuore.

La stagione che si prospetta all’orizzonte ancora deve definire i propri connotati, perché se è vero che la società si è dichiarata pronta a fare il salto in Serie B2, è altrettanto vero che tale eventuale salto presupporrebbe una ristrutturazione abbastanza importante della squadra e (forse) anche dello staff.

Con profonda gratitudine nei confronti di coloro che sono stati artefici di un quasi miracolo sportivo come quello della scorsa stagione, la sensazione è che qualche saluto in Viale Sclavo sia d’obbligo qualora la Fip dovesse esporre il disco verde per la B Interregionale.

Alla luce di questo, secondo noi paiono scontate le conferme di capitan Pannini, Tognazzi e Marrucci, oltre a quella di Alessio Sabia. In caso di wild card per la categoria superiore anche Prosek potrebbe essere convinto a rimanere all’ombra della Torre del Mangia.

Nessuna speranza di conferma riteniamo che possa esserci per Brambilla. A dire il vero l’unico sotto la sufficienza nella stagione appena terminata, anche se mai dimenticheremo le due bombe infilate a San Vincenzo e l’utile ruolo tattico di ingombro d’area grazie alla sua muscolarità. E lo stesso vale per Cucini, il guerriero, a cui però non si può chiedere più di quello che quest’anno ha dato in serie C. Qualche spiraglio in più potrebbero averlo invece Giorgi, scudiero fedele ed affidabile e mai sopra le righe e Andrea Iozzi, a cui però andrebbe eventualmente riservato più un ruolo da “chioccia” che da “galletto”. Che non siamo certi gli calzi a pennello.

Ma restando ai cinque quasi sicuri della conferma, certo è che questo “quintetto” sarebbe molto sperimentale al “piano di sopra”, perché se è vero che non si nutrono grandi dubbi sulle capacità dei nostri ragazzi, è altrettanto evidente che lo scalino da fare non sarebbe poi così banale. Soprattutto per chi in questa stagione è stato abituato ad un ruolo da assoluto protagonista e che potrebbe trovarsi di fronte alla necessità di sapersi ritagliare un ruolo magari meno da protagonista ma comunque sempre ben presente al centro della scena.

Cosa facile a dirsi, di sicuro meno a farsi. Anche se a volte “è proprio da questi particolari che si giudica un giocatore… Un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia”. Quanto aveva ragione il Maestro De Gregori nella sua Leva Calcistica classe ’68!!! Sempre attuale.

I rumors di radiomercato cominciano a farsi sentire e avvicinano ai mensanini due ragazzi che i colori biancoverdi li hanno già indossati.

Il primo quando ancora la Montepaschi campeggiava sulle maglie bianche e verdi e gli capitava di ritrovarsi a condividere lo spogliatoio con Shaun Stonerook o Ksistof Lavrinovic. Come accaduto ad Alessandro Pucci, classe 1992, giocatore di grande talento oltre che di conclamata esperienza. Ha giocato la B in due momenti diversi, da giovane con la Virtus, ed anche facendo molto bene, e lo scorso anno con Castelfiorentino, dimostrando di poterci stare ancora alla grande. Nelle idee estive dovrebbe ricoprire il ruolo di ala piccola titolare, sapendo che all’occorrenza potrebbe anche spostarsi da ala forte.

Il secondo invece è Andrea Belli, classe 1999. Cinque stagioni nel settore giovanile della Mens Sana, negli anni della A2 per intendersi. Quest’anno ha disputato la sua miglior stagione da senior in serie B2, a casa sua. A Siena sarà diverso, ma conoscendo l’ambiente ed il coach – oltre a Pucci e Pannini con cui ha giocato seppur in momenti diversi – non dovrebbe avere grandi problemi a trovare i giusti riferimenti.

Il sacrificato più “illustre” sull’altare di queste scelte sarebbe invece Alberto Puccioni, la cui stagione 2023/24 la si deve analizzare divisa in “pre infortunio” e “post infortunio”.

Il 21 dicembre scorso infatti, a Livorno, la sua caviglia si distorce in maniera seria. Prima di quel momento Puccioni era stato tra i più prolifici tra gli esterni biancoverdi con le sue triple che spesso sono risultate risolutive. Recupera in circa 40 giorni, ma quando rientra non è lui. Tutto normale. Ci impiega diverse partite per ritrovare ritmo e confidenza, e nella Poule Promozione un contributo positivo riesce a darlo. Iniziano i playoff e Puccioni non riesce ad incidere come lui in primis vorrebbe fare. Capita anche ai migliori e nelle migliori famiglie. Peccato, soprattutto perché Puccio era entrato nel cuore dei tifosi, come dice il coro per lui “Ti Amo Pu… ccioni…

Per il resto? Beh forse ci sarà da attendere un bel po’… circa due settimane in cui il DG Caliani e coach Betti si faranno un’idea di cosa offre il mercato. Ma senza esser certi della categoria è dura agire. Nel frattempo magari si parlerà di come completare lo staff tecnico, con Andrea Innocenti (vice allenatore arrivato proprio insieme a Paolo Betti la scorsa estate) e Filippo Toscano che dovrebbero essere confermati come scudieri del Cavaliere da Castelfiorentino.

Qualche new entry potrebbe esserci, anche per quanto riguarda il settore giovanile. Ma ci sarà tempo e modo di parlarne.

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