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lunedì, Novembre 25, 2024

Sconfitta e multe sono davvero un accanirsi verso Note di Siena?

Siamo al gran finale di stagione: mensanini chiamati a recuperare subito la convinzione e il sangue freddo

Partiamo dalla “notizia”. La Note di Siena Mens Sana Basketball il 24 marzo 2024 ha perso la sua prima partita casalinga della stagione. Se faccia più notizia la sconfitta o il fatto che sia arrivata “solo” dopo sei mesi di campionato lo lasciamo alla libera interpretazione delle persone.

Forse non tutti se la aspettavano, perché San Vincenzo era stata battuta a domicilio nella prima giornata di questa Poule Promozione, e pur avendo dato la sensazione di essere una squadra bella tosta, forse la speranza era quella di passarci sopra anche al ritorno, sfruttando anche quel fattore campo che più volte è stato determinante.

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Ed invece la gara di domenica pomeriggio, davanti ad una cornice di pubblico numerosa (quasi 1000 i presenti), rumorosa – perché i decibel a tratti hanno rasentato altezze degne di altre categorie – ma anche costosa, dato che il giudice sportivo ha inflitto una sommatoria di multe per un totale di circa 900 euro, è stata difficile fin dai primi minuti. San Vincenzo, intensa e spensierata, si è portata subito al comando, mettendo in evidenza un ottimo gioco corale, condito da qualche individualità di spicco e ben nota, come quelle di Camillo Bianchi (ex applaudito al momento della presentazione) e Edoardo Persico, lungo dalle buone mani e che ha messo fin da subito in difficoltà la batteria di lunghi biancoverdi. E il solo fatto che il pivot abbia realizzato più del doppio dei punti fatti all’andata, può esser ragione della sconfitta.

La Note di Siena ha avuto però il merito di non uscire dalla partita e di affidarsi, come spesso accaduto anche in altre occasioni, all’intensità difensiva ed al pressing, che però solo a tratti ha dato i frutti sperati. Il miglior momento per i senesi è stato a cavallo tra secondo e terzo quarto, con un bel parziale (14-0) ed un’inerzia che sembrava poter prendere la via della terraferma, prima invece di volgersi nuovamente verso il mare. Nel finale punto a punto gli episodi hanno pesato molto ed a differenza del recente passato la Mens Sana è stata meno lucida, peccando di nervosismo e commettendo errori che a questo livello si pagano.

Peccato, ma una sconfitta del genere ci può tranquillamente stare, anche se alcune cose accadute in questo doppio confronto devono far riflettere, soprattutto alla luce del fatto che quasi certamente queste due squadre si ritroveranno di fronte anche nella semifinale playoff. Diciamo che resta da capire solo chi si potrà vantare del fattore campo, arrivando secondo, anche se, almeno stando alle prime due gare, non è che il fattore campo abbia inciso granché, anzi, tutt’altro.

Vittorio Tognazzi è certamente il principale terminale offensivo della Note di Siena. Colui che da inizio stagione viaggia vicino ai 20 di media. Nelle due partite contro San Vincenzo ha segnato 22 punti complessivi tirando male, soprattutto nella gara di ritorno, con un 1/10 dal campo non da lui. Niente di grave, però forse potrebbe non essere un caso. Le scelte della difesa di San Vincenzo lo portano spesso a doversi creare tiri forzati contro avversari più alti di lui. Cosa che gli è capitata anche in altre occasioni, ma che in queste due partite gli ha creato qualche difficoltà in più del previsto. Avere il miglior Tognazzi è fondamentale per la Note di Siena, perché il contradaiolo del Drago è colui che a giochi rotti – ricordate per esempio l’ultimo canestro al PalaMacchia con il Don Bosco? – spesso si inventa il canestro, cosa di cui da qui in avanti potrebbe esserci molto bisogno.

Gianluca Prosek è certamente il secondo principale terminale offensivo della Note di Siena. Segna oltre 15 punti di media in stagione risultando spesso un fattore anche per la sua capacità di creare gioco per i compagni dal post basso e per una presenza “ingombrante” a rimbalzo. Nelle due partite con San Vincenzo ha giocato poco, a causa dei falli, e prodotto 21 punti in due partite. Anche in questo caso niente di male, soprattutto se si considera che nelle ultime tre settimane il ragazzone nativo di Brno ha avuto qualche problema fisico, prima ad un polpaccio e poi un po’ di influenza. Però la sensazione è che il confronto con Persico lo “costringa” spesso agli straordinari anche dal punto di vista difensivo, rischiando di spendere qualche fallo di troppo e quindi con poca possibilità di prendere ritmo in partita. Menomale che sia a San Vincenzo, che nella gara di domenica scorsa, il contributo del “gemello di ruolo” Sabia è stato positivo. Anzi, nell’ultima uscita ci sbilanciamo nel dire che Sabionis è stato il migliore in campo per i senesi.

Marrucci e Puccioni. Sono stati forse i due migliori in campo nella vittoria a San Vincenzo, segnando canestri decisivi e producendo (più che altro Marrucci) una prestazione a 360 gradi fatta di difesa, rimbalzi, coast to coast e tutto il resto. Domenica sera hanno fatto più fatica a trovare ritmo in attacco, soprattutto Puccioni, ben marcato dalla difesa avversaria e spesso costretto a forzature che non hanno dato l’esito sperato. Trovare spazi per Puccio potrebbe essere una delle chiavi decisive nel caso (probabile) di prossimo confronto playoff. Perchè arrivare vicino a canestro non è semplice quando dall’altra parte hai una squadra mediamente più fisica, sia negli esterni che nei lunghi.

Infine chiudiamo con Andrea Iozzi… Mannaggia a lui… Si fa fatica a non mettergli un po’ di croce addosso, non certo per quello che ha fatto finché ha giocato a basket, anche perché per i primi 37 minuti è stato tra i migliori in campo.

Ma magari per quello che ha fatto non giocando a basket. Il fallo antisportivo – che dal campo sembrava dubbio ma rivedendolo ci sta e come – grida ancora vendetta. Per il momento – a 3:01 dalla fine sul 66-68 palla in mano – e per l’inutilità di un gesto che se visto non poteva non essere punito (come poi in realtà è stato). Peggio ancora, per l’economia della partita, è stato però il fallo tecnico per proteste su palla recuperata sul 68-72 a 1:58 dalla sirena, dopo essere stato già graziato qualche secondo prima quando da terra, dopo un contatto con Persico (niente di eclatante), aveva palesemente fatto un gesto poco amichevole all’arbitro.

Lungi da noi fare un processo a Iozzi, che spesso per generosità tende ad andare un po’ oltre. Però questi due episodi sono stati pesanti. Perché in entrambi i casi la Mens Sana avrebbe potuto accorciare ed invece si è trovata a dover subire tiri liberi gratuiti.

In partite del genere queste cose qui si pagano. E sinceramente crediamo che in Viale Sclavo ne avrebbero fatto volentieri tutti a meno, a cominciare da coach Paolo Betti.

Anche ammettendo il fatto che i due arbitri possano aver commesso errori gravi, gestendo male il finale di partita ed in generale dando poca continuità ad un metro a tratti fiscale ed a tratti molto permissivo. Ma di certo non sbagliando la valutazione di questi due episodi, dove c’è poco da recriminare.

Che ci potesse essere in entrambi i casi un fallo prima a favore di Iozzi è possibile. Ma ciò non può giustificare (purtroppo) la reazione. Andrea deve starci attento, perché di situazioni del genere potranno capitare a bizzeffe da qui alla fine e farsi vendetta da solo è proprio l’ultima cosa di cui la Note di Siena ha bisogno. Specialmente dall’uomo più esperto di una comitiva.

Ultimissima Nota (non di Siena)… Il nervosismo non è un alleato. Anzi è un nemico a volte più pericoloso dell’avversario sul campo. I ragazzi e la panchina biancoverde devono starci attenti. Senza farsi trascinare in un vortice dal quale si esce quasi sempre sconfitti. Era accaduto qualche volta anche lo scorso anno.

Quest’anno, complice anche l’andamento delle partite in casa spesso dominate, quasi mai. Ma potrebbe accadere di nuovo di vivere qualche ingiustizia. Serve calma e sangue freddo. Incaz… zarsi non serve a niente.

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