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venerdì, Aprile 25, 2025

Siena nel futuro con giovani e cultura

Intervista a Pietro Staderini di Sena Civitas: “una visione innovativa per il rilancio della città”

Sena Civitas ha recentemente lanciato una proposta ambiziosa per il futuro di Siena, focalizzandosi sul ruolo dei giovani e della cultura. Pietro Staderini, figura di spicco dell’associazione, ci illustra i punti chiave di questa visione e le prossime tappe.

Sena Civitas pone con forza l’accento sulla necessità di un nuovo approccio al tema dei giovani a Siena. Qual è, secondo voi, il limite degli approcci attuali e cosa proponete di diverso?

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“I giovani non sono avulsi dal corpo sociale di Siena e insieme a tutti i cittadini, devono essere attori del loro futuro e del futuro di Siena. Spesso, il dibattito sui giovani a Siena rischia di cadere in due trappole: una visione paternalistica che li considera un “problema” da risolvere, e un approccio propagandistico che ne sfrutta l’immagine senza offrire soluzioni concrete. Noi crediamo che sia fondamentale superare queste logiche e riconoscere i giovani come una risorsa vitale per il futuro della città. Proponiamo un cambio di paradigma: ascolto attivo, riconoscimento del loro potenziale e coinvolgimento diretto nella costruzione di una Siena che risponda alle loro esigenze e aspirazioni”.

La vostra proposta centrale è la creazione di un Centro Senese per l’Innovazione Culturale e Sociale. Di cosa si tratterebbe concretamente e quali benefici potrebbe portare alla città e ai giovani?

“Immaginiamo uno spazio fisico e concettuale condiviso, un vero e proprio hub dove competenze diverse possano incontrarsi e collaborare. Il Centro Senese per l’Innovazione Culturale e Sociale non sarebbe un nuovo ente burocratico, ma una piattaforma per mettere in rete risorse, spazi e competenze già esistenti a Siena. Potrebbe ospitare coworking per giovani creativi e professionisti, offrire percorsi di formazione innovativa, supportare la progettazione europea, ospitare laboratori artistici e creativi, fornire sostegno alle nascenti imprese culturali e diventare un vivace centro per eventi e sperimentazioni giovanili. I benefici sarebbero molteplici: stimolare la creatività, favorire la socializzazione e la creazione di reti, attrarre e trattenere talenti, e in definitiva, rendere Siena una città più dinamica e attrattiva per le nuove generazioni”.

Un ruolo chiave in questa visione è attribuito alla Fondazione Monte dei Paschi. Qual è il vostro appello specifico all’istituzione e come immaginate la sua partecipazione a questo progetto?

“La Fondazione Monte dei Paschi ha nel suo DNA e nel suo statuto la missione di promuovere lo sviluppo della comunità senese. Crediamo che questo sia il momento ideale per rilanciare questa vocazione attraverso un percorso nuovo e inclusivo. Il nostro appello è che la Fondazione si sieda al tavolo di co-progettazione che proponiamo, insieme al Comune, all’Università e alle realtà giovanili e culturali del territorio e sia volano di sviluppo di questa proposta. La sua partecipazione potrebbe essere cruciale in termini di visione strategica, di messa a disposizione di risorse e di capacità di fare rete. Immaginiamo un impegno congiunto per dare concretezza a questo Centro, sfruttando sinergie e competenze complementari”.

La vostra proposta si integra con iniziative già in corso, come “Siena Città della Musica”. In che modo vedete il dialogo tra questi progetti e come la musica può contribuire a rivitalizzare l’espressione giovanile a Siena?

“Siena Città della Musica è un esempio concreto di come la cultura, in questo caso la musica, possa diventare un potente motore di aggregazione, creatività e rigenerazione urbana. Il Centro per l’Innovazione Culturale e Sociale potrebbe diventare una naturale evoluzione e un moltiplicatore di iniziative come questa, offrendo spazi e supporto per musicisti, band, scuole di musica e organizzatori di eventi. La musica è un linguaggio universale che parla direttamente ai giovani, creando comunità e offrendo opportunità di espressione uniche. Integrare “Siena Città della Musica” in un contesto più ampio di innovazione culturale e sociale può amplificarne l’impatto positivo sulla città e sui suoi giovani”.

Quali sono, secondo Sena Civitas, i prossimi passi concreti da intraprendere per dare seguito a questa proposta e quali sono le vostre aspettative a breve termine?

“Il prossimo passo fondamentale è l’avvio del tavolo di co-progettazione che abbiamo proposto. Ci aspettiamo una risposta positiva e un impegno concreto da parte del Comune, dell’Università e soprattutto della Fondazione Monte dei Paschi. A breve termine, l’obiettivo è definire insieme le linee guida, gli obiettivi e le risorse necessarie per la creazione del Centro. Crediamo che la volontà di contribuire esista già nella città e che le idee non manchino. Ora è il momento di mettere in moto un metodo di lavoro aperto e concreto, capace di unire le forze e generare un futuro più dinamico e ricco di opportunità per i giovani senesi. Siena ha tutte le carte in regola per scommettere sul proprio futuro, costruendolo insieme alle sue nuove generazioni”.

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