19 C
Siena
martedì, Maggio 6, 2025

Siena tra declino demografico e smarrimento identitario

L’analisi di Fulvio Mancuso sul futuro incerto della città, tra dati allarmanti, polemiche sterili e la mancanza di una visione condivisa

Ho letto le parole che Fulvio Mancuso ha consegnato alla rete e che stamani il Corriere di Siena ripropone.

Mancuso – già vicesindaco della Giunta Valentini – propone una riflessione lucida e amara sul declino demografico e sul senso di smarrimento che avvolge oggi Siena. I dati ISTAT fanno da sfondo a un malessere più profondo, che riguarda non solo il calo della popolazione residente – tornata ai livelli del 1951 – ma anche la sensazione che la città abbia perso slancio, attrattività e capacità di innovare.

- Advertisement -

Mancuso parla di un disagio che non è solo politico ma esistenziale, legato a una comunità che sembra essersi chiusa, incapace di costruire una visione di futuro. Il riferimento ai giovani come “specie in via di estinzione” è emblematico. Il rischio più grande, secondo lui, è la rassegnazione, l’autocommiserazione e l’eterna ricerca di colpevoli nel passato.

Interessante anche la critica alle recenti polemiche identitarie (il riferimento alla “cultura dei maranza”) che, secondo Mancuso, distolgono da questioni più urgenti come innovazione, apertura, accoglienza, crescita economica e sociale.

Il messaggio finale è chiaro: non bastano bellezza e storia se mancano coraggio e progettualità.

La mia opinione è che si tratti di un intervento importante, che va preso sul serio. Siena non può permettersi di diventare un museo abitato solo da anziani e governato da nostalgie. Serve un patto generazionale, una strategia condivisa e una rottura con l’autoreferenzialità. Serve anche una classe dirigente che smetta di dividersi in faide e torni a pensare in grande.

Altri, con altre parole, lo hanno detto in queste pagine nei mesi scorsi.

Il punto? È che ognuno dice la sua. Ma tutto si ferma lì! Nessuno ha voglia di contaminarsi, “aggrovigliarsi” per dirla con Stefano Bisi. E il tempo scorre. In attesa…

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

ULTIMI ARTICOLI