Radiografia di una disfatta tra sarcasmo e lucidità. Un tifoso critica con amore
Navigando sul web, ci si può imbattere in cronache sportive capaci di raccontare una sconfitta meglio di mille comunicati ufficiali. È il caso dell’ultimo post pubblicato sul blog wiatutti.blogspot.com, all’interno della rubrica “Il giudizio sindacabile di Davout”, firmato da Al-Mutanabbi e datato 08:52 del giorno dopo la disfatta.
Il titolo è già una dichiarazione d’intenti: “Fezzanese – Siena 4-2. Le mahelle”. Un’espressione che suona come un misto tra sbigottimento e disillusione. E infatti, tra ironia, sarcasmo e una buona dose di franchezza, il pezzo racconta con stile personale la disfatta del Siena sul campo della Fezzanese, che ha chiuso la stagione con una lezione di calcio, cuore e organizzazione.
Non una cronaca classica, non un’analisi tecnica, ma qualcosa di più vivo: una pagella ragionata e umorale, scritta da chi evidentemente soffre per la propria squadra, ma non rinuncia a giudicare con lucidità.
Il Siena appare stanco, impreciso, a tratti quasi rassegnato. L’autore del blog non risparmia critiche, ma le dosa con cura: chi ha colpe viene segnalato con chiarezza, chi invece prova a mantenere la dignità riceve il giusto riconoscimento.
Giusti, ad esempio, prende 6,5: incolpevole sui gol e autore di una parata memorabile. Voria, l’allenatore subentrato, riceve un meritato 8 per essersi “preso questa incombenza” in un momento complicato. In mezzo, tanti voti da 5 o poco più, a raccontare una squadra che ha perso brillantezza e fiducia.
Tra i più bersagliati c’è Morosi (“partita disastrosa”), mentre a Lollo viene riconosciuta la capacità di adattarsi con ordine prima di uscire per infortunio. L’ironia non manca neanche nei giudizi più leggeri, come quello su Semprini, che “scivola fescion” e simula senza riuscire a tirare in porta.
Ma il passaggio più significativo arriva alla fine, quando l’autore mette da parte il sarcasmo per rendere omaggio agli avversari: “Un monte di ragazzetti uno più bravo dell’altro, molto motivati, che ci fanno un culo come un rosone”.
Colorito, sì, ma sincero. La Fezzanese viene elogiata per spirito e organizzazione, e per aver dimostrato che nel calcio contano soprattutto voglia, passione e determinazione.
In tempi di comunicazione omologata e linguaggi spesso artefatti, questo tipo di scrittura offre qualcosa di prezioso: un punto di vista soggettivo ma onesto, capace di raccontare non solo ciò che accade in campo, ma anche ciò che si muove nel cuore dei tifosi. E se il Siena vuole ripartire, forse dovrebbe anche tenere conto di questi segnali esterni: la critica, quando è così ben articolata, è una forma di amore.