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domenica, Settembre 8, 2024

Vivere nelle città a misura… di turista

Dati dalla Regione, movimenti delle Parti Sociali e l’avvio di una riflessione della lista di maggioranza Sena Civitas

A inizio mese è stato trovato l’accordo sul Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti da aziende del settore Turismo. Una cosa importante, molto: era scaduto nel 2016, poi prorogato fino al 2018 e da allora solo materia di discussione.

Ciò nonostante il turismo continua a far parlare di sé. E non particolarmente bene, o senza ansie. La Cgil toscana segnala che la metà delle vertenze sindacali arrivano dal turismo e in questo mese di luglio ha deciso di sensibilizzare e informare i cittadini grazie a uno spettacolo di piazza “Mettiamo il turismo SottoSopra” (foto) che ha fatto tappa in piazza di Indipendenza a Siena il 12 luglio scorso.

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Confesercenti invece ha deciso di portare l’attenzione sul fenomeno degli affitti brevi, un fenomeno ampiamente pubblicizzato e dibattuto anche di recente in Versilia su iniziativa della locale Camera di Commercio che ha evidenziato come si alimenti soprattutto nelle ansie e nei timori dei proprietari di strutture atte allo scopo.

I dati regionali sono ottimistici… “Il turismo – informa una nota del 15/7 – malgrado la stagnazione del movimento interno (-0,3% nel 2023 rispetto al 2022), ha visto un aumento delle presenze straniere (+17,6%) e dei pernottamenti complessivi (+8,8%), con una crescita dei mercati extra europei e delle strutture extra alberghiere. Le presenze sono tornate ai livelli del 2019, con la componente straniera a far da traino”.

Tuttavia nella stessa nota si parla anche delle famiglie… “Le condizioni di vita percepite dalle famiglie toscane, secondo l’indagine Irpet, sono in miglioramento nel 2023 dato che, rispetto all’anno prima, la percentuale di persone che considerava la propria famiglia povera o molto povera è calata dal 16% all’11%. Scende anche quella di coloro che affermano che la propria famiglia arriva con difficoltà o grande difficoltà a fine mese, dal 60% al 40%. Ed aumenta quella delle famiglie che riescono a gestire con relativa facilità le spese mensili, dal 40 al 44%. Permangono tuttavia elementi di fragilità, di cautela ed incertezza: un toscano su due non è ancora completamente soddisfatto della gestione del proprio bilancio familiare, uno su sei non saprebbe far fronte a una spesa imprevista di 800 euro, prevalgono coloro che prevedono un peggioramento delle prospettive del proprio tenore di vita”.

Sono due aspetti – l’industria del turismo e il benessere delle famiglie – che si possono anche considerare strettamente legati. Di essi parla Claudio Marignani, ex consigliere regionale, oggi icona del Circolo di Sena Civitas, in un suo intervento per la lista di maggioranza cui appartiene, e alla quale oltre il consigliere Chiara Parri possiamo “collegare” anche l’assessore al Turismo di Siena Vanna Giunti.

Oggi che è di nuovo messo in discussione il turismo mordi e fuggi, Marignani allinea comunque i diversi argomenti mixando l’onestà intellettuale che lo contraddistingue con i così detti “assetti di scuderia”…

Claudio Marignani

Siena, città con prezzi elevati

“Certamente i prezzi seguono il binomio di mercato domanda/offerta – inizia la nota di Marignani -. Molti sono i fattori e di natura diversa che differenziano gli aumenti non solo inflattivi. Ma da tempo a Siena si parla di turismo come locomotiva trainante dei rincari. Restando quindi sul tema, un primo dato certo è che il turismo, per una fascia ampia di popolazione, produce ricchezza. Si crea lavoro con l’accoglienza, la ristorazione, le visite ai musei , le guide che accompagnano gite etc. Ne trae vantaggio il commercio. A caduta l’artigianato, il comparto dell’arredamento, tutto il mondo dei trasporti, dell’alimentare e via via allargando, sia pure in misura ridotta, altre categorie. Collegato al turismo solitamente anche in parte il mondo culturale: musicale, teatrale etc, per attività promosse non solo per diletto ma anche per richiamo. Un vortice economico che crea, come detto, lavoro e depositi bancari. Quindi, benvenuto il turismo in senso lato”.

“Se poi scendiamo nei dettagli e scorporiamo – continua l’analisi di Sena Civitas -, ci rendiamo conto che il turismo mordi e fuggi porta in proporzione molti disagi e pochi benefici economici. Ma in una logica di accoglienza, difficile creare setacci a maglie strette. In alcune località, si sta cercando di contenere numeri non sopportabili anche organizzativamente (servizi, nettezza urbana, sicurezza etc) inserendo pagamenti che scoraggino o comunque diano al Comune dei ritorni che possano compensare le spese. Questo a solo titolo di esempio”.

“Fatto questo bel quadro, iniziano però i dolori – inizia la conclusione di Claudio Marignani -. Dolori per chi? Per tutta la restante parte dei cittadini: difficoltà di parcheggio, carissimi tributi locali, prezzi che lievitano in ogni campo, spesso in modo ingiustificato, caos, inquinamento e vivibilità ridotta. Un turismo “subìto”. E questi cittadini non sono pochi. A spanna il 60-70% della popolazione. Ricordo anni fa molte attività usavano trattamenti migliori ai senesi rispetto ai turisti, come indice di attenzione, che creava solidarietà ed equilibrio (per la verità in parte la pratica fortunatamente ancora resiste). Ma oggi molti residenti, stanno necessariamente lasciando le abitudini di comprare a Siena; passeggiare in centro e fermarsi a sedere in Piazza. Generalmente prezzi troppo elevati, derivanti anche da affitti esagerati (valori e affitti degli immobili sarebbero un tema a parte). Ci si sente un po’ come polli da spennare. E allora succederà come a Barcellona con rivolte dei cittadini contro al turismo? Secondo me no. Ma qualcosa dovrà accadere per ristabilire una solidarietà fra quanti vivono e guadagnano legittimamente dal turismo e la popolazione restante. E la ricerca di soluzioni è possibile solo se ogni portatore di interessi è disposto a cedere qualcosa per evitare che Siena divenga sempre più una città museo. Ho dimenticato qualcosa? Si. Le contrade, il mondo del sociale e del volontariato. Li ho lasciati volutamente in fondo perché forse ultimo cemento rimasto per evitare tensioni sociali e divisioni. Tradizioni, comportamenti e un pensiero per tutti. A volte basta poco per ricordarsi che la vita è solo un viaggio e siamo tutti cittadini di Siena”.

Un ragionamento quello di Marignani che potrebbe essere continuato prendendo soprattutto consapevolezza che si tratta di un cocktail di argomenti che rendono la soluzione mai immediata e semplice. Perché in questo luglio di caldo se gli accordi per far andare avanti il turismo vengono trovati, va considerato che al momento essi incidono sulla tolleranza di ciascuno.

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