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martedì, Luglio 22, 2025

Chianciano Terme, i migranti al lavoro per la comunità

Iniziato il progetto di pubblica utilità nell’ambito dell’accoglienza, tra inclusione e confronto politico

A Chianciano Terme ha preso il via il progetto che coinvolge i migranti ospitati nei Centri di Accoglienza Straordinaria in attività socialmente utili.

L’iniziativa nasce da un accordo tra il Comune e la Prefettura di Siena, con l’obiettivo di accompagnare un percorso di integrazione concreto, evitando l’apertura di nuove strutture di accoglienza e favorendo al tempo stesso un’interazione positiva tra i nuovi arrivati e la comunità locale.

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I migranti coinvolti prestano servizio su base volontaria in attività come la manutenzione del verde pubblico, il supporto ad eventi locali e altri piccoli interventi civici.

Non si tratta di un impiego retribuito, ma di un modo per restituire alla comunità ospitante un contributo visibile e costruttivo.

Il progetto, finanziato con fondi statali vincolati e non dal bilancio comunale, prevede anche ore di coordinamento, assicurazioni, rimborsi spese e una gestione amministrativa mirata. Alla base dell’iniziativa c’è la convinzione che l’integrazione passi anche attraverso il coinvolgimento diretto nel tessuto sociale.

A supporto del progetto, come prima azione, è stato istituito un tavolo permanente che mette insieme enti locali, associazioni del terzo settore, istituzioni scolastiche, sindacati e operatori sanitari.

Il compito è quello di accompagnare i migranti non solo nelle attività civiche, ma anche in percorsi di orientamento, formazione linguistica, educazione civica e assistenza legale e sanitaria. Quest’ultima, con scopi pedagogico-culturale, sarà la terza azione che partirà tra poco.

Chiudiamo con le parole della consigliera delegata Clori Bombagli: “Questo progetto, oltre a essere un gesto di solidarietà, è un’opportunità per costruire relazioni autentiche tra chi arriva e chi accoglie. Un incontro tra culture che può diventare occasione di crescita per tutta la comunità. Un piccolo passo verso una vera integrazione”.

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