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lunedì, Giugno 16, 2025

Ferragina, Giannini e Zwerch per due settimane poliziane

Conoscere i tre artisti della mostra di pittura a palazzo Carletti a Montepulciano

Fino al 30 giugno alla mostra di pittura “Montepulciano in arte“ al Palazzo Carletti saranno esposte le opere di Antonio Ferragina, Marinella Giannini e Katrin Zwerch e per conoscere questi artisti con le forme e tecniche artistiche vediamo le loro biografie.

Antonio Ferragina

Tra le frequenti mostre personali e le altrettanto numerose partecipazioni a collettive, concorsi e altre manifestazioni d’arte, si segnalano eventi come la coppa di rappresentanza nella 55° edizione del Premio Città di Lastra, Lastra a Signa (FI), anno 2023; la Personale “Tra sogno e ragione”, Galleria in via dell’Opio nel Corso n. 27, Montepulciano, settembre 2023; la Collettiva “Call per artisti: Giorgio Vasari genio aretino”, Museo della Fraternita dei Laici, Arezzo, 30/11/2024 – 06/01/2025; la Collettiva “Amare è un’altra cosa”, 5° edizione, Palazzo Bastogi, Firenze, marzo 2025; la Collettiva di arti visive “Omaggio a Gino Severini”, Centro Visitatori Tempio di Roma, Via Settebagni n. 354, Roma, aprile – maggio 2025; il quarto premio ex – aequo alla “XXII Mostra di Pittura Il Cinghiale” di Larciano (Pistoia), anno 2022; il primo premio nella sezione pittura e pubblicazione sull’antologia “Librarsi” nel X Concorso artistico Letterario a cura di MDS editore, Pisa 2022; il primo premio nella sezione pittura della Terza Biennale di Arte Contemporanea di Città di Castello, anno 2023. Così è lui stesso a presentarsi…

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“Ricordo che ero ancora alla scuola primaria quando ho avuto la fortuna di frequentare, per alcuni anni, lo studio d’arte di mio zio Salvatore: un’esperienza particolarmente immersiva nella pratica artistica. Dopo la maturità liceale mi sono trasferito a Firenze, dove mi sono laureato in architettura. In seguito ho conseguito anche l’abilitazione all’insegnamento di disegno tecnico e storia dell’arte. Tali studi e l’esperienza didattica che ne è seguita hanno sicuramente contribuito ad arricchire la mia formazione artistico – culturale. Dal 1993 vivo a Montepulciano, ma è a partire dal 2011 che è cresciuto in me il bisogno di dedicarmi allo studio e all’approfondimento delle tecniche pittoriche conosciute negli esordi giovanili per dedicarmi ad un’esperienza artistica più continuativa e matura. Le mie fonti d’ispirazione sono molteplici e variegate: ma il clima culturale postmodernista che si respirava tra i giovani architetti all’epoca dei miei studi universitari spiega forse il mio interesse verso il ritorno al figurativo e all’antico dei maestri delle avanguardie. Il realismo magico, De Chirico, il surrealismo figurativo di Dalì e Magritte, sono questi alcuni dei miei riferimenti artistico – culturali preferiti. Tra i diversi medium che conosco e uso, oggi prediligo gli acquerelli e, soprattutto, la pittura ad acrilico, con cui ho realizzato le mie opere più impegnative. Di solito, dipingo stendendo il colore in fasi e strati successivi e sovrapposti, così da creare lo stacco e la profondità desiderati dei vari piani del dipinto. È un’azione lenta e meditata, persino in una tecnica rapida come l’acquerello mi piace indugiare sulle velature. Nell’elaborazione delle mie opere cerco sempre di lasciare alla mia mente la libertà di divagare dal tema iniziale permettendogli di navigare in territori onirici. Infatti, anche se le figure e i soggetti che dipingo appaiono realistici, essi appartengono più alla dimensione del sogno che a quella della realtà. Inseguendo il flusso di coscienza, poi, mi capita spesso di introdurre nel dipinto variazioni o particolari di tipo ironico, che è il mio modo di reagire alle inquietudini che provengono dalle profondità del mio inconscio e dagli affanni del quotidiano. Il mio bisogno di dipingere nasce proprio dalla ricerca di un modo per affrontare le ansie esistenziali con uno sguardo un po’ più distaccato, provando, ove possibile, a riallacciare un filo di armonia con la vita e l’universo”.

Marinella Giannini

Lei è una pittrice e smart-photographer di origine senese, la pittura e la fotografia sono da sempre le sue passioni. Da alcuni anni ha organizzato il suo atelier a Terontola. La materia caratterizza fortemente le sue opere che rimandano sia all’espressionismo materico astratto che alla pittura informale. La gestualità compositiva traspare nelle sue opere raccontando viaggi interiori. Le sue opere “abbondano di forme evocative di movimenti e anche di stati d’animo. Il tutto in un ambiente pittorico rarefatto e in un ambiente cromatico onirico. Il paesaggio sembra voler emergere dalle sue creazioni nonostante il chiaro distacco dal linguaggio figurativo dei suoi lavori. Le colline senesi delle sue origini, le nebbie della Val di Chiana viste da Cortona o Montepulciano, i riflessi lacustri del Trasimeno, il mare di Maremma sembrano accompagnarla sempre in ogni sua opera”. Nella fotografia le immagini rimandano agli stessi modelli espressivi, condivide la realtà con la propria realtà emozionale attraverso la rilettura di dettagli catturati con gli smartphone Marinella Giannini aspira a coinvolgervi in un viaggio… un viaggio che, nella memoria o nei sogni, lasci liberi di volare con la propria fantasia e le proprie emozioni. Così è lei stessa a presentarsi…

“Non ho ricordo di me priva di colori o matite: mi hanno accompagnato sempre. Solo pochi anni fa ho trovato il coraggio di mostrare le mie opere: sono i miei sogni, le paure, il dolore, la speranza, la voglia indomita di libertà. Mi hanno sempre rassicurato e dato forza. Se riescono a trasmettere emozioni ad un’altra persona allora sono anche gioia! I materiali che prediligo, sono lo stucco, il gesso, il cemento, le stoffe. (articolare vecchie lenzuola), i filamenti; i supporti sono spesso materiali poveri e/o di recupero come sono spesso di recupero le cornici, alcune antiche altre semplicemente “vecchie”, anche queste fanno parte delle opere e spesso ne rappresentano lo stimolo iniziale. I colori utilizzati spaziano dagli ossidi agli acrilici, agli smalti e alle tempere”. 

Katrin Zwerch

Originariamente architetto, Katrin Zwerch lavora a tempo pieno come artista dal 2005. Ha tenuto mostre personali a Heidelberg, Weinheim e Wiggensbach in Germania, e a Montepulciano. Mostra “Vibrant Light” a San Casciano dei Bagni. Vincitore degli American Art Awards nel 2019 e nel 2024. Crea e insegna a Montepulciano. “Sono da sempre affascinata dalla linea, dal segno deciso che scava in profondità nella carta o che lascia sulla sua superficie l’accenno di una traiettoria, quasi come una stella cadente nel cielo. Ciò che si può creare mediante la combinazione delle linee: l’illusione dei contorni, le curve delle superfici e le rientranze, insieme agli agenti atmosferici e alla tensione palpabile della vita in divenire. L’esitazione di una mano che si comunica attraverso un leggero tremore, oppure l’energia scomposta della rabbia. L’ebbrezza racchiusa in un arco, l’improvvisa realizzazione luminosa in un punto distaccato. La linea ha il potere di organizzare, possiede la capacità di generare armonia e allo stesso tempo può essere l’artefice della sua dissoluzione. Per comprendere appieno un artista, è necessario scrutare i suoi disegni. È in quei disegni che si svelano la sua creazione, i suoi desideri, le lotte affrontate, le frustrazioni superate e spesso anche la sua tecnica superlativa“.

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