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giovedì, Giugno 5, 2025

Frequenze clandestine, la memoria diventa cinema e cittadinanza attiva

La scuola fiorentina racconta la storia di Radio Co.Ra. voce della Resistenza, in un cortometraggio realizzato dagli studenti

Cosa significa oggi parlare di Resistenza, di Liberazione, di radici repubblicane, in una scuola superiore italiana? Cosa vuol dire mettere le mani nella Storia, non solo per studiarla, ma per raccontarla con strumenti narrativi contemporanei, condividendo un percorso creativo, culturale e umano?

Il progetto CO.NA.CO. – Conoscere Radici, Narrare Memorie, Costruire Futuro, nato a Firenze e realizzato grazie a una rete tra scuole, istituzioni storiche e professionisti del cinema, ha risposto a queste domande con un lavoro esemplare.

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Il progetto che ha coinvolto in tre istituti fiorentini – il Liceo Scientifico “Guido Castelnuovo”, l’Istituto Sassetti Peruzzi e l’Istituto Alberghiero Saffi – ed è culminato nella produzione di tre cortometraggi.

Tre scuole, tre percorsi, tre prodotti audiovisivi diversi ma in dialogo tra loro, capaci di restituire un mosaico di voci e di sguardi sulla Resistenza. L’iniziativa è stata sostenuta dall’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea, dalla Fondazione Marchi e dalla casa di produzione Echivisivi, con la regia di Samuele Rossi.

Uno di questi ha documentato le “Frequenze clandestine. La storia di Radio Co.Ra.”, oggi visibile su YouTube. Ed è di questo che parleremo.

Un’intera classe, la 5C del Castelnuovo, ha letteralmente allestito un set cinematografico nei locali della scuola, trasformandosi in troupe: scenografi, costumisti, attori, truccatori, fonici, ciacchisti, montatori. Gli studenti hanno appreso le tecniche di base della pratica cinematografica e della scrittura creativa, ma soprattutto hanno partecipato da protagonisti alla riscoperta di una pagina dimenticata della storia fiorentina: quella della Radio Co.Ra.

Radio Co.Ra. la voce clandestina della Resistenza

Nell’Italia occupata dai nazisti, tra il 1943 e il 1944, Firenze era ancora sotto il tallone del regime fascista. In questo contesto oppressivo, nacque Radio Co.Ra. acronimo di Commissione Radio. Fu una delle più importanti emittenti clandestine antifasciste, creata per inviare comunicazioni verso gli Alleati e le formazioni partigiane. Il gruppo che la gestiva era composto da intellettuali, tecnici e resistenti: figure come Giovanni Battista Giorgini, Italo Piccagli, Elena Mangani, Elena Gatti Caporaso e Franco Mariani, tutti poi arrestati nel giugno 1944 dalla Gestapo.

Radio Co.Ra. Non trasmetteva per informare la popolazione, ma per comunicare con gli alleati attraverso segnali cifrati, coordinando azioni e raccogliendo informazioni sulle attività tedesche e fasciste. L’attività della radio rappresentò un atto di straordinario coraggio e competenza tecnica. La sua scoperta da parte della Gestapo avvenne in seguito a un tradimento, e i suoi membri furono deportati o giustiziati. Tuttavia, la loro azione fu decisiva per la rete antifascista toscana e resta un esempio luminoso della lotta per la libertà.

Una scuola che racconta, costruisce, include

Il progetto CO.NA.CO. della quinta C del liceo Castelnuovo, coordinato con passione dalla professoressa Giulia Bigliazzi con la collaborazione della prof.ssa Sara Bechelli, si è posto come obiettivo quello di far dialogare la memoria storica con il presente degli studenti.

Il percorso si è articolato in tre fasi: formazione cinematografica, scrittura creativa in peer-to-peer, e produzione concreta del cortometraggio. Al centro, sempre, l’attivismo degli studenti. L’evento conclusivo del 15 maggio 2025 al PARC – Performing Arts Research Centre di Firenze ha restituito pubblicamente il senso profondo dell’esperienza: la scuola non solo come luogo di apprendimento, ma come laboratorio di cittadinanza viva e partecipata.

“Frequenze clandestine. La storia di Radio Co.Ra.” non è solo un piccolo film fatto da studenti: è una testimonianza viva di come la scuola possa essere spazio di libertà, laboratorio di memoria e cantiere di futuro. Un esempio da seguire, sostenere, diffondere.

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