Approvata una legge innovativa tra opportunità e interrogativi
La Regione Toscana ha recentemente promulgato la Legge Regionale 9 dicembre 2024, n. 57, intitolata “Disciplina dell’innovazione digitale nel territorio regionale e tutela dei diritti di cittadinanza digitale”. Questa normativa rappresenta un passo significativo verso la digitalizzazione della pubblica amministrazione e l’integrazione di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale, nei servizi pubblici.
Uno degli aspetti più innovativi della legge è la regolamentazione dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale (IA) all’interno della pubblica amministrazione regionale. La Toscana è la prima regione italiana a disciplinare l’IA in contesti strutturati, anche sperimentali, basandosi su principi di etica, sicurezza, trasparenza e protezione dei dati personali. Questo approccio mira a sfruttare le potenzialità dell’IA per migliorare i processi amministrativi, garantendo al contempo la tutela dei diritti dei cittadini.
La legge affronta anche la questione della cybersicurezza, prevedendo l’istituzione del Computer Security Incident Response Team (Csirt) Toscana, in collaborazione con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. Questo team avrà il compito di rispondere prontamente agli incidenti di sicurezza informatica, proteggendo le infrastrutture digitali regionali e i dati dei cittadini.
Un altro punto focale della normativa è il miglioramento della connettività fissa e mobile per la popolazione. La Regione si impegna a potenziare le infrastrutture di rete, garantendo un accesso più equo e diffuso ai servizi digitali, elemento cruciale per colmare il divario digitale e promuovere l’inclusione tecnologica.
La legge prevede inoltre il coordinamento della rete dei Responsabili per la Transizione Digitale (RTD) dei soggetti aderenti alla Rete Telematica Regionale Toscana. Questo coordinamento è volto a facilitare la condivisione di conoscenze e best practice tra enti locali, enti regionali e aziende di pubblici servizi, promuovendo una transizione digitale più armoniosa ed efficace.
Per supportare l’adozione delle tecnologie cloud sulle infrastrutture regionali, è stato costituito il consorzio Metis, in collaborazione con le aziende del sistema sanitario regionale. Metis fungerà da intermediario strutturato tra il territorio e la Regione in ambito digitale, ottimizzando l’adesione degli enti alle infrastrutture digitali regionali e svolgendo un ruolo fondamentale nella cybersicurezza e nella gestione delle infrastrutture tecnologiche.
Un ulteriore obiettivo della legge è l’accrescimento delle competenze digitali dei cittadini. Attraverso la rete dei Punti di Facilitazione Digitale, la Regione intende offrire supporto e formazione per migliorare le abilità digitali della popolazione, favorendo una maggiore partecipazione alla vita digitale e l’accesso ai servizi online.
Il dibattito in Consiglio Regionale ha visto un confronto acceso tra maggioranza e opposizione. I sostenitori della legge hanno evidenziato il carattere pionieristico della normativa, sottolineando come possa rendere la pubblica amministrazione più efficiente e accessibile. Tuttavia, alcune forze politiche hanno sollevato dubbi sulla reale capacità della Regione di gestire una transizione tecnologica così ambiziosa e sulle risorse necessarie per garantirne un’effettiva applicazione.
Un nodo cruciale riguarda il possibile conflitto con la legislazione nazionale. Sebbene al momento non risultino prese di posizione ufficiali da parte del governo su questa specifica norma, recenti impugnative da parte dell’esecutivo contro altre leggi regionali toscane – come il Testo Unico del Turismo e la legge sugli affittacamere – sollevano interrogativi sulla possibilità che anche la Legge 57/2024 possa essere contestata. Il rischio è che alcune disposizioni in materia di IA e infrastrutture digitali possano sovrapporsi alle competenze statali o entrare in contrasto con le normative nazionali ed europee.
Nonostante gli intenti positivi, la legge potrebbe presentare alcune criticità. L’implementazione efficace delle disposizioni richiederà risorse significative, sia in termini finanziari che di competenze. È fondamentale che la Regione assicuri un adeguato stanziamento di fondi e investa nella formazione del personale coinvolto nella transizione digitale.
Inoltre, l’integrazione dell’IA nei processi amministrativi solleva questioni etiche e di privacy. Sebbene la legge sottolinei l’importanza della protezione dei dati personali, sarà essenziale monitorare attentamente l’applicazione pratica di queste tecnologie per prevenire possibili abusi o violazioni della privacy.
In sintesi, la Legge Regionale 57/2024 rappresenta un’iniziativa ambiziosa e innovativa che potrebbe porre la Toscana all’avanguardia nella digitalizzazione della pubblica amministrazione. Tuttavia, il suo successo dipenderà dalla capacità di affrontare le sfide operative e giuridiche, garantendo che l’innovazione tecnologica vada di pari passo con la tutela dei diritti dei cittadini e il rispetto del quadro normativo nazionale.