Il presidente uscente Gianfranco Antognoli ripercorre le tappe salienti dell’associazione viareggina di sostegno agli studi neurologici e rende omaggio al neurologo scomparso. La nostra intervista.
Dopo 23 anni alla guida di ARNO, hai deciso di rassegnare le dimissioni. Cosa ti ha portata a questa scelta?
“La scomparsa del mio caro amico e collega, il professor Ubaldo Bonuccelli, ha segnato profondamente la mia vita personale e professionale. Dopo la sua perdita, non mi sento più di svolgere il compito di presidente dell’Associazione Ricerca Neurologica Odv (ARNO)”.
Quali sono stati i momenti più significativi della tua presidenza?
“In 23 anni abbiamo realizzato numerose iniziative che hanno lasciato un segno nella memoria collettiva. Ricordo con particolare emozione il premio ATORN (Associazione Toscana Ricerca Neurologica) nell’atrio dell’Ospedale Versilia, dove parteciparono personalità come Andrea Bocelli e Giorgio Panariello, insieme a scienziati di fama mondiale. Eventi come questi hanno contribuito a sensibilizzare il pubblico sull’importanza della ricerca neurologica”.

Qual è stato il ruolo del professor Bonuccelli all’interno dell’associazione?
“Ubaldo è stato il direttore scientifico di ARNO e una figura centrale nella nostra organizzazione. La sua dedizione e competenza hanno elevato il livello delle nostre attività, rendendo l’associazione un punto di riferimento nel campo della neurologia”.
Quali sono le prospettive future per ARNO dopo le tue dimissioni?
“L’associazione continuerà il suo percorso, come desiderato dal professor Bonuccelli, dalla moglie Paola Rocca e dai figli Carlo e Davide. Sono certo che il nuovo presidente e il comitato scientifico sapranno proseguire il lavoro con la stessa passione e dedizione”.
Un messaggio per chi continuerà questa missione?
“Auguro buon lavoro a chi mi succederà e al comitato scientifico, che avrà l’arduo compito di sostituire un luminare come Ubaldo Bonuccelli. La strada tracciata è solida e sono fiducioso che ARNO continuerà a crescere e a contribuire significativamente alla ricerca neurologica”.