Il 2024 ha portato un importante cambiamento per i contribuenti toscani con l’introduzione delle nuove aliquote dell’addizionale regionale IRPEF. Con la Legge Regionale 48/2023, le aliquote sono state riviste in modo significativo, con un aumento che ha colpito principalmente i redditi da 28.000 euro a 50.000 euro.
Per questi, infatti, l’aliquota è passata dall’1,68% al 3,32%, mentre i redditi oltre i 50.000 euro hanno visto un lieve aumento, con un’aliquota del 3,33%. Le nuove addizionali, che saranno trattenute mensilmente in 11 quote da gennaio a novembre 2025, hanno suscitato non poche polemiche e reazioni tra i cittadini e i sindacati.
Le modifiche fiscali sono state adottate dalla Regione Toscana con l’intento di garantire il sostegno al bilancio sanitario regionale, ma hanno sollevato critiche soprattutto per le ripercussioni sui contribuenti con redditi medio-alti. L’aumento dell’aliquota ha infatti comportato un incremento significativo delle imposte per molte famiglie. Ad esempio, un reddito di 35.000 euro comporterà un aumento di circa 116 euro all’anno, mentre per chi dichiara 50.000 euro l’aumento si aggirerà intorno ai 364 euro.
Questa revisione fiscale non ha mancato di suscitare reazioni di protesta, in particolare da parte delle istituzioni locali e dei sindacati. Il Consiglio Comunale di Siena ha recentemente approvato una mozione che chiede alla Regione di rivedere le aliquote, proponendo di ridurre l’aliquota dell’addizionale IRPEF per i redditi tra 28.000 e 50.000 euro all’1,68% e per quelli oltre i 50.000 euro all’1,73%. Inoltre, i sindacati hanno espresso preoccupazioni per l’impatto che questa misura avrà sul potere d’acquisto delle famiglie, sottolineando come il carico fiscale sia stato percepito come eccessivo.
Al momento, però, la Regione Toscana non ha annunciato modifiche imminenti alle aliquote per il 2025, sebbene il dibattito pubblico e le pressioni politiche potrebbero influenzare eventuali decisioni future. In ogni caso, l’aumento dell’addizionale regionale IRPEF rappresenta una svolta fiscale significativa, che ha messo in evidenza le difficoltà di molte famiglie toscane nel fronteggiare l’imposizione fiscale in un momento di incertezze economiche generali.
