Supponevamo che Pierpaolo Fiorenzani qualcosa da dire sull’orgoglio montepaschino ce l’avesse ma, causa malintesi nei collegamenti con le alture di Radicondoli, vi offriamo il suo pensiero con qualche giorno di ritardo.
E certo appare subito che colui che è stato alfiere, spesso nelle Istituzioni, per il popolo montepaschino prima e per i pensionati montepaschini dopo, ha sete di contatto fisico sulle vicende che riguardano la Banca. “E’ l’ora di smettere con le Assemblee degli Azionisti di MPS SpA al chiuso della… cabina telefonica, causa Covid”.
Ma entriamo sul tema affrontato su SienaPost prima da Luca Fiorito – Mi fa paura il silenzio su Mps – SienaPost – e poi da Claudio Marignani – Orgogliosamente montepaschino – SienaPost -, autori di due interventi che hanno rivelato un fronte complesso in materia di Mps, nel momento in cui alcune vicende legali si sono risolte senza affermazioni di responsabilità.
“Quando Luca Fiorito – ci dice Pierpaolo -, mesi orsono, mi ha parlato di una giornata dell’orgoglio montepaschino, ho subito aderito all’idea, purché non si trattasse solo di una rimpatriata nostalgica del bel tempo andato, ma invece di una presa di coscienza della realtà, delle azioni di lotta, e delle speranze per il mantenimento dell’unità aziendale, della sede centrale e Direzione Generale a Siena, ad esempio”.
Qui Fiorenzani fa una pausa e pone domande dal sapore retorico… “Per questi obbiettivi ci possiamo fidare degli Uomini ex Credit, ora vertici del Monte? Enrico Letta e l’architrave governativa PD, hanno pesato molto su Draghi, ma quando Questi tornerà agli ozi di Città della Pieve a quale Santo UE ci dovremmo rivolgere?”
“Dall’atteggiamento del Ministro del Tesoro, anche nelle Commissioni Parlamentari – spiega Pierpaolo -, ho sempre pensato che Mario Draghi, Governatore di Bankit ai tempi della tragica fregatura Antonveneta, ci volesse in qualche modo risarcire…” Ma cosa avverrà ora che l’azione di Governo sta per interrompersi?
Pierpaolo ricorda che, durante gli ultimi scioperi dei Sindacati uniti, nell’autunno scorso, cui aderì in pieno anche a nome dei colleghi Esattoriali MPS, aveva affidato a un pezzo breve, titolato “Non ho più lacrime, la speranza mi è incerta”, le sue riflessioni e paure maggiori.
Inviato tuttavia alle cronache locali, l’articolo non è stato pubblicato. Fiorenzani lo ritiene “il prezzo della sua libertà di parola e di penna”. Così ha pensato bene di includerlo nella seconda edizione di “Dal mio vissuto”, libro editato nell’estate 2019 ed oggi, adeguatamente aggiornato e appena finito di stampare da Betti Editore in attesa di una prossima presentazione pubblica.
E per farci capire “di che panni mi vesto” ce ne ha offerto la pubblicazione in anteprima…
“Al si stampi, la speranza mi è ancora incerta. La mia preoccupata e incerta speranza è che:
- Unicredito non riesca a fagocitare il meglio del Monte dei Paschi, che quindi il Mediocredito Centrale demorda l’appetito sugli sportelli del Sud e che il Parlamento non permetta tutto questo spezzettato arrembaggio;
- che i Partiti ed i loro Gruppi Parlamentari – soprattutto quelli architrave vera del Governo – siano inamovibili e motivati alla salvaguardia dell’occupazione, del marchio e dell’unità aziendale, Direzione Generale a Siena, presenza dello Stato nel confermato ruolo di MPS Banca per l’artigianato, la piccola e media impresa;
- che i Partiti e i Gruppi Parlamentari convincano il Presidente Mario Draghi a non consentire, questa volta, il “grande scempio”, perché sarebbe l’atto finale di una trama da cui finalmente difenderci; che, purtroppo, viene da lontano.
Io “non ho più lacrime”, ma resta in me l’ energia – ora, di fatto, impotente – di ardue battaglie fatte a suo tempo anche nelle assemblee della Banca, sia come piccolo azionista, che da Presidente dei rispettivi Pensionati Esattoriali. Ma non mi rassegno, partecipo e sostengo con tutti i sentimenti i Sindacati uniti, i quali hanno sacrosanto diritto d’interloquire col MEF mentre guidano il basilare deterrente di lotta dei lavoratori in servizio e in quiescenza.
Queste poche righe di solidarietà e di speranza, accompagnano il mio accorato appello ai Concittadini e, in particolare a quanti, nel recente passato, mi hanno onorato di rappresentanza nei Consessi elettivi senesi : fate sentire il peso della vostra voce al fianco di quanti sottoscrivono e lottano per l’estremo bene di Siena”.
Pier Paolo Fiorenzani
Chiaramente molta acqua è passata sotto i ponti da queste frasi scritte il 24 settembre 2021. Unicredito è tramontato, la ricapitalizzazione è in corso così come l’indirizzamento della Banca al retail. Rimangono invece inalterate e vive le testimonianze di solidarietà e speranza, così come le verifiche di corretta attuazione dei Piani dati che comportano che la società cittadina possa fare ancora molto tenendo alta l’attenzione sulla Banca. E intanto il Comune si prepara domani a dibattere la nuova mozione – https://www.facebook.com/184848885311672/posts/1487467401716474/ – presentata dal Circolo Sena Civitas sull’orgoglio montepaschino.