Al via il percorso per una mostra monografica di ampio respiro: un omaggio a uno scultore senese del primo Rinascimento
La Giunta Comunale di Piancastagnaio ha ufficialmente avviato il percorso progettuale per una grande mostra monografica su Francesco di Valdambrino, artista senese attivo tra Trecento e Quattrocento, che nel 1426 ricoprì il ruolo di castellano del Cassero di Piancastagnaio  . L’evento rientra in una strategia culturale più ampia che vede il territorio amiatino come teatro di valorizzazione sia delle radici artistiche locali sia dell’innovazione contemporanea .
Una figura artistica tra Siena e Val d’Orcia
Francesco di Valdambrino è stato allievo e amico di Jacopo della Quercia, formatosi nella bottega di Piero d’Angelo a Siena e poi a Lucca, dove sviluppò uno stile ligneo policromo precoce e raffinato . La sua carriera comprende una fase giovanile e una successiva maturità classicheggiante, durante la quale assunse varie cariche pubbliche a Siena, tra cui quella di castellano — incarico ricoperto anche a Piancastagnaio nel 1426.
Un progetto ambizioso: forza scientifica e apertura al pubblico
La mostra, ancora in fase di progettazione, è curata dal Prof. Alessandro Bagnoli, con coordinamento della Dott.ssa Donatella Capresi, e vede già la partecipazione attiva di segreteria organizzativa e istituzioni culturali, ecclesiastiche e accademiche. L’obiettivo è costruire un percorso espositivo rigoroso ma accessibile: accanto alle sculture di Valdambrino, saranno presentate opere di artisti a lui vicini — come Jacopo della Quercia e Domenico di Niccolò — per contestualizzarne le influenze e i rapporti artistici del tempo.
Le opere presenti sul territorio come catalizzatori di memoria
Numerose opere attribuite a Valdambrino sono oggi conservate nel territorio amiatino e nella Val d’Orcia, da Arcidosso a Radicofani, documentando l’intero arco della sua produzione, dagli esordi alle realizzazioni per il Duomo di Siena. Particolarmente significativa la vicenda del celebre San Francesco oggi nella collezione della Banca Monte dei Paschi, soggetto a spostamenti, trasformazioni e perfino contraffazioni nel corso dei secoli.
Un investimento culturale legato al territorio
L’iniziativa si inserisce in un quadro più grande di trasformazione culturale ed economica di Piancastagnaio, che fonde tradizione, innovazione e sostenibilità : dalla valorizzazione delle energie geotermiche al rafforzamento del tessuto industriale locale, con attenzione alle produzioni di qualità e al patrimonio storico-artistico.
Verso il 2028: un grande appuntamento con l’arte
Secondo l’Assessore alla Cultura Pierluigi Piccini, la realizzazione della mostra su Francesco di Valdambrino è prevista intorno al 2028, e rappresenta un’occasione per dare giusto riconoscimento a una figura che connette la storia locale con l’arte nazionale e il primo Rinascimento italiano . Già è aperto un bando di idee per l’uso degli spazi espositivi della Rocca Aldobrandesca tra ottobre 2025 e aprile 2026: uno sguardo lungo verso mostre future, anche su altri archi temporali ed estetici.