9.5 C
Siena
mercoledì, Febbraio 26, 2025

Pietro Leopoldo, granduca delle riforme nel ritratto di Eugenio Giani

Sarà presentato a Chianciano Terme mercoledì 5 marzo alle 16,30 al ridotto del teatro Caos nell’ambito di una iniziativa “la Toscana è Donna”

Nel suo ultimo libro, “Pietro Leopoldo. Il Granduca delle riforme”, Eugenio Giani ci guida alla scoperta di una delle figure più illuminate della storia toscana: Pietro Leopoldo d’Asburgo-Lorena, granduca di Toscana dal 1765 al 1790. Edito da Giunti, il volume offre un ritratto approfondito di un sovrano che ha segnato la storia con il suo spirito riformatore e la sua visione progressista.

Giani, storico e presidente della Regione Toscana, tratteggia con dovizia di particolari la figura di Pietro Leopoldo, mettendo in luce il suo impegno per trasformare il Granducato in un modello di modernità e giustizia sociale. Tra le riforme più celebri del suo governo spicca l’abolizione della pena di morte e della tortura nel 1786, un primato mondiale che rese la Toscana un simbolo di civiltà giuridica.

- Advertisement -

Una prima presentazione senese è prevista al ridotto del Teatro Caos a Chianciano Terme mercoledì 5 marzo alle 16:30.

L’autore non si limita a elencare le riforme del granduca, ma le contestualizza nel più ampio quadro dell’Illuminismo europeo, evidenziando il dialogo tra Pietro Leopoldo e i grandi pensatori dell’epoca. Il libro mette in luce anche le sue ambizioni riformatrici nel campo dell’economia, dell’amministrazione pubblica e dell’educazione, mostrando come la sua politica fosse guidata da un pragmatismo visionario.

Lo stile di Giani è chiaro e accessibile, rendendo il libro adatto sia a chi si avvicina per la prima volta alla storia del Granducato, sia a chi desidera approfondire il tema con un punto di vista istituzionale. La narrazione è supportata da un’ampia documentazione storica, che dimostra la solida preparazione dell’autore e il suo interesse per la storia della Toscana.

Non mancano aneddoti e curiosità che rendono la lettura scorrevole e avvincente, facendo emergere anche il lato umano del granduca. Pietro Leopoldo non è solo il sovrano delle riforme, ma un uomo con dubbi, ambizioni e un costante desiderio di innovare, spesso in contrasto con le resistenze del suo tempo.

“Pietro Leopoldo. Il Granduca delle riforme” è un libro che celebra una delle figure più affascinanti della storia toscana, offrendone un ritratto dettagliato e ben documentato. Eugenio Giani riesce nell’intento di restituire a Pietro Leopoldo il ruolo di pioniere del riformismo europeo, rendendo la sua eredità ancora oggi attuale. Un volume consigliato a chi ama la storia, la politica e il coraggio delle idee innovative.

L’autore sembra tracciare un parallelo implicito tra la figura storica del granduca riformatore e la sua visione dell’istituzione regionale odierna. Sebbene non si ponga mai esplicitamente come suo erede, il modo in cui racconta Pietro Leopoldo suggerisce un’ammirazione che va oltre il semplice interesse storico.

Giani enfatizza il ruolo del granduca come innovatore, capace di trasformare il Granducato di Toscana in un laboratorio politico e amministrativo all’avanguardia per l’epoca. Traspare il desiderio dell’autore di sottolineare la continuità storica tra l’azione di governo del passato e il presente della Regione Toscana, intesa non solo come un’istituzione amministrativa, ma come un’entità con una forte identità culturale e politica.

Inoltre, il libro si inserisce in una più ampia operazione culturale portata avanti da Giani, che ha sempre promosso la valorizzazione della storia e delle tradizioni toscane come elemento identitario. Il fatto che abbia scelto di scrivere proprio su Pietro Leopoldo – anziché su altri protagonisti della storia regionale – potrebbe essere indicativo di una particolare sintonia con il suo spirito riformatore e con la sua idea di governo basato su pragmatismo e progresso.

Pur senza forzare il confronto, il lettore potrebbe cogliere tra le righe un accostamento tra l’azione del granduca e la volontà dell’attuale presidente di lasciare un’impronta sulla Toscana contemporanea, sebbene in un contesto completamente diverso.

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

ULTIMI ARTICOLI