Nel finesettimana 8-9 giugno sono andati al voto, per il rinnovo di sindaco e consiglio comunale, 29 comuni della nostra provincia su 35.
I risultati, favorevoli al vasto arcipelago del centrosinistra – sia stato esso più civico che strettamente partitico – sono comunque meritevoli di una, seppur non esaustiva, analisi guardando anche i risultati delle europee.
Ad Abbadia San Salvatore si sono confrontate ben 4 liste (per 4816 aventi diritto), l’ha spuntata Niccolò Volpini con 1129 voti, candidato dell’omonima lista originata dal Pd (che alle europee ha preso 1094 voti), per 81 voti su Giacomo Bisconti – civico. Poco dietro Silvio Carli (977 voti), ex Pd. Staccato Ivano Bisconti, candidato dalla destra (Fdi+Lega+Fi qui a 1261 voti).
Non sarà facile ricomporre ma già nel 2019 ci fu una situazione analoga, segno di un confronto serrato nel campo della sinistra badenga che non riesce a conciliarsi.
Nessun problema per Fabrizio Nucci ad Asciano, il sindaco uscente ha prevalso sul civico Daniele Parri, di quasi 800 voti (1926 a 1171). La Segretaria del Pd (1133 voti alle europee), Laura Di Banella, ha svolto un lavoro capillare e fruttuoso raccogliendo tantissime preferenze.
Buonconvento avrà Riccardo Conti come sindaco per altri 5 anni. Ha prevalso di quasi 200 voti sullo sfidante, volto storico della destra locale (che ha sommato 637 voti alle europee), Fabio Papini.
A Casole vince il sindaco uscente, Pieragnoli Andrea, sostenuto pure dal Pd locale. Indicato nel 2019 da Piero Pii, che questa volta ha sponsorizzato Alfio Barbagallo, secondo arrivato. Più dietro Federico Verponziani.
Dopo 15 anni di sindacatura Bonechi è giunto il momento di Beppe Stiaccini (Italia viva) che prevale su Stefano Pitigliani di 72 voti (728 a 656). Si attendeva un risultato più ampio.
Tris per Fabrizio Nepi a Castelnuovo Berardenga. Con 2859 voti quadruplica Lorenzo Rosso, fermo a 557. Più staccate le altre liste, una di centro e l’altra di Potere al popolo.
Netta vittoria pure per Luca Rossi a Castiglione d’Orcia su Giuseppe Antipasqua, già candidatosi nel 2019. Ben il 12,65% fra bianche e nulle.
A Cetona Roberto Cottini surclassa l’avversario, Antonello Niccolucci (ricandidatosi anche nel 2019), con un perentorio 85,35% (1148 voti a 197) e guadagna il bis.
“Storica” vittoria a Chianciano per il centrosinistra con Grazia Torelli. Grazie pure alle divisioni della destra che ha presentato due candidati, uno dei quali Andrea Marchetti (sindaco di Chianciano dal 2014).
Sfiora il 90%, su 866 votanti, la oramai storica sindaca di Chiusdino, Luciana Bartaletti, poco poteva Francesco Oporti contro uno dei punti di riferimento della zona.
Si andrà al ballottaggio a Colle di val d’Elsa. Una campagna elettorale estenuante e lunga richiederà il secondo turno per decidere chi fra Piero Pii, già sindaco di Casole e consigliere regionale, e il manager Riccardo Vannetti diverrà primo cittadino della città del cristallo. Con 5026 voti a 4269 è Pii a condurre, dovrà però fare suoi molti dei quasi 2000 voti raccolti dalla candidata delle destre, Angela Bargi, ferma al 16,76%. Una sfida di non poco conto per il Pd locale che da quasi un anno e mezzo sta riempiendo di iniziative l’agenda di Vannetti.
Inizierà il suo quarto mandato – con lo stesso logo del 2009 – a Gaiole in Chianti Michele Pescini. Con 781 voti batte infatti Daniela Del Lungo, ferma a 593. Pure qui il dato della destra alle europee più alto di quello locale.
Era una delle sfide più appassionanti Montepulciano e, dopo primarie complicatissime e per alcuni impensabili, alla fine l’ha spuntata e di molto il sindaco uscente, Michele Angiolini con 3542 voti contro i 1945 del suo avversario principale, Gianfranco Maccarone che, contrariamente ai sentimenti della vigilia, perde addirittura qualcosa rispetto al dato con cui arrivò secondo nel 2019 con la medesima coalizione.
Nessun problema a Monteriggioni per Andrea Frosini e il centrosinistra. Batte per la seconda volta consecutiva la ex sindaca Raffaella Senesi, sostenuta pure dalla destra a questo giro, grazie a 3206 voti su 5161 (67% dell’elettorato). Più distante il candidato della Lega, Moreno Giardini.
A Monteroni una campagna elettorale senza esclusione di colpi ha comunque anticipato un esito preventivato e cioè un’affermazione netta, al suo terzo mandato, per Gabriele Berni. Con 2558 voti più che raddoppia il dato del suo principale avversario, l’ex primario di reumatologia Mauro Galeazzi sostenuto pure da alcuni dirigenti provinciali del Pd.
A Murlo bis di Davide Ricci che ottiene il 68% dei 1350 votanti lasciando il resto allo sfidante, Fabio Roncarà.
Con 1361 Franco Capocchi diventa sindaco di Piancastagnaio dopo due giunte Vagaggini. Arriva ad 843 lo sfidante Marco Bagno, sostenuto da una lista civica di impronta centrosinistra.
Bis pure per Manolo Garosi a Pienza. Su 1269 votanti guadagna il 59,26 contro il 40,74 dello sfidante, candidato dal Pd, Virno Mangiavacchi.
Per pochi voti l’ex deputata e assessora regionale Susanna Cenni non vince a Poggibonsi ed è costretta al ballottaggio con la candidata di destra Angela Picardi. Traguardo solo allontanato ma segnale di una certa stanchezza dell’elettorato (ha votato il 66% degli aventi diritto e rispetto al 2014 il solo Pd ha perduto quasi la metà dei suffragi) nei confronti di candidati sicuramente autorevoli ma non nuovissimi.
A Radda in Chianti terzo mandato per Pier Paolo Mugnaini che, da candidato unico, doveva portare 400 elettori al voto e ne ha portati 706.
Stesso obiettivo per Francesco Fabbrizzi a Radicofani, al suo terzo mandato, che ha portato ai seggi il 74% delle persone che potevano votare.
Radicondoli, con 719 elettori, ha visto una sfida a quattro. Con sindaco e vicesindaco uscenti a sfidarsi. Ha prevalso il primo, Francesco Guarguaglini, col 53,17%.
Sandro Starnini riconfermato a Rapolano con percentuali bulgare, 2165 voti su 2622 votanti (59,93% dell’elettorato), l’esperto Starnini avrà quindi altri 5 anni per confermare i progetti in cantiere ed essere sempre più punto di riferimento fra Crete e val di Chiana.
Pure per Agnese Carletti l’obiettivo era portare al seggio il 40% dell’elettorato, ha sfiorato quasi il 70% e sarà sindaca di San Casciano fino al 2029.
Stravince Andrea Marrucci a San Gimignano con quasi l’85% dei suffragi. Molto indietro quindi il candidato della destra. Ha partecipato al voto il 66% dell’elettorato (6001 persone).
Nessuna sorpresa a San Quirico, l’assessore uscente Marco Bartoli ha sfiorato il 90% dei voti (932) confrontandosi col candidato del Pci Claudio Cresti, dopo aver recuperato – prima della campagna elettorale – il supporto delle liste civiche presenti nel 2019. 1237 su 2052 i votanti.
Sinalunga conferma il suo sindaco uscente, Edo Zacchei, con 3102 voti. Alle sue spalle il candidato della destra, Mattia Savelli con 2198 voti e Angelina Rappuoli, ferma a 525. Ha votato il 61,66% dei 10007 aventi diritto.
Terzo mandato pure per Giuseppe Gugliotti a Sovicille col suo 52,35%. Alla lista civica di Michela Guerrini, a quella di sinistra di Loretta Valenti e a quelle di destra di Alessandro Pallassini ciò che rimane. Affluenza del 61,52% sui 7807 elettori.
Sindaco al terzo mandato Giacomo Grazi. Dei 3671 votanti di Torrita di Siena ne raccoglie più di 2500 lasciando ben poco alle altre due liste civiche. Si tratta di quello, fra i comuni che dopo l’ultimo decreto legge potevano spendere una terza candidatura, col risultato migliore.
Insomma una tornata elettorale positiva per il Pd (al 36,01% in provincia, con 44495 voti) e per gli amministratori di centrosinistra. Meno per la destra che, sommando Fd’I, Lega e Fi, mette insieme 47167 voti ma non incide sui territori con le stesse percentuali, anzi, in taluni casi soffre oltremodo.
Nardella il più votato (6162 preferenze), seconda Elly Schlein (4334), terza Camilla Laureti (1897). Era in effetti la terzina proposta dal Segretario provinciale del Pd, in realtà veicolata dal Segretario regionale Fossi, ma non in quest’ordine, segno che i sindaci di area riformista hanno voluto dare comunque un segnale.
Significativo pure il dato di AVS, 6,39% a livello provinciale.
Igor Zambesi