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giovedì, Novembre 21, 2024

Prato promette: delizia per gli occhi oltre al palato

Terzo a mettersi ai fornelli con le sue valenti massaie, il Quartiere cambia il nome alla festa in Taurus sub Moenibus

Segnare in agenda, prego. Il 31 maggio che è un venerdì, il primo e il due giugno, sabato e domenica, che sono due giorni buoni per assaggiare le leccornie che le massaie del Prato metteranno sulle tavole dei Giardini di via Matteotti di San Quirico d’Orcia.

Quest’anno il quartiere biancoverde, a cui è toccato il terzo dei quattro fine settimana festaioli, sarà il cuore di questi eventi, avviando il mese la cui terza settimana celebrerà l’arrivo del Barbarossa.

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Edizione 2023: il Quartiere Prato sul campo di gara

Nei quattro fine settimana che precedono la terza domenica di giugno, quando si celebra la festa del Barbarossa, i Quartieri hanno la possibilità di fare una festa aperta a tutta la popolazione in cui possono dare il meglio di loro a colpi di cucina e intrattenimento. Ogni Quartiere con gli anni ha dato un nome alla propria festa e quest’anno il Prato ha voluto cambiare quello che per molti anni è stato “Aspettando l’imperatore” con “Taurus Sub Moenibus” che, tradotto dal latino, significa il Toro sotto le mura.

L’emblema del toro si deve al fatto che un tempo davanti ai Giardini c’era il mercato del bestiame

Il consiglio del Quartiere Prato, spinto dal Capitano Giacomo Pistoi – e sostenuto dal gruppo giovani – che già dal 2020 aveva in mente di adattare l’intestazione alle vestigia proprie del quartiere, ha fatto una scelta verso un nome in lingua latina che potesse descrivere il cuore del Quartiere nei Giardini di Giacomo Matteotti. Un viaggio storico tra il Toro, le antiche mura e la Piazza Tonda che ha dovuto lasciare spazio ai Giardini per poter ospitare i sempre più frequenti commensali, ma che rimane nel cuore di tutti i Quartieranti.

Ci saranno altre novità. Anche il “vestito” dei Giardini Matteotti è mutato per renderli “più comodi, confortevoli e favolosamente accoglienti” per tutti coloro che volessero degustare le prelibatezze delle cuoche bianco-verdi, supportate dalle decine di volontarie e volontari che svolgeranno tutte le altre funzioni. Erano belli prima i Giardini?  La risposta che danno è “Venite a vederli, vi delizierete gli occhi oltre al palato”.

Capitan Pistoi stavolta per promuovere la festa avete sfidato i puristi. C’era proprio bisogno di cambiare il nome dell’evento?

“Questo progetto era all’ordine del giorno del Consiglio già da tempo. E rientrava in un’ulteriore valorizzazione dei Giardini che si trovano sotto le mura degli Horti Leonini; accoglienti per propria natura e collocazione, nella nostra visione, potevano esser molto migliorati. Quest’anno il Quartiere ha modernizzato ed integrato nuove attrezzature per la cucina e ha voluto ampliare lo spazio per le persone che ci vengono a trovare per pranzo o cena. Era quindi l’occasione di rendere il nome della nostra Festa più strettamente connesso ai nostri emblemi e la nostra storia”.

Ci dipingi i Giardini – scusa Sovicille prendiamo in prestito il concetto – come un suavis locus ille, ossia un posto dolce”

“Ecco vedi come usando il latino vieni dalla mia parte. Mi arriva voce che le famiglie vengono da noi molto volentieri perché in quest’occasione chiudiamo la strada adiacente ai giardini e quindi anche i cittini hanno tutto il loro spazio per scorrazzare ed arrivare fino ai giardini pubblici dove ci sono i giochi completamente all’ombra. Allo stesso tempo la serata del venerdi sera o giardini cambiano e lasciano spazio a giovanotte e giovanotti, trasformandosi da area adibita al ristoro in discoteca all’aperto molto suggestiva. Il buon cibo e l’intrattenimento della serata fanno il resto nel sabato e la domenica ma volevamo valorizzare ancora di più il nostro allestimento facendo riemergere quei segnali medievaleggianti che non vogliamo né dobbiamo dimenticare. “Taurus sub moenibus” deve esprimere che con orgoglio e con insistenza siamo proprio sotto al “Campo delle Armi” dove verranno svolte le gare… e a ricordare che il toro è il nostro potente emblema. Ci vorrà qualche anno per completare questo progetto che prevede un allestimento al completo molto più importante di quello che potrete vedere nel 2024, ma ci arriveremo, come ci vorrà qualche anno per memorizzare questo nome, ma basta saper aspettare”.

Non dispiace lasciare il vostro “Aspettando l’Imperatore”?

“Aspetteremo l’imperatore come ogni anno e lo accoglieremo con il nostro emblema sotto le nostre mura. Anche lui rimarrà soddisfatto dei nostri cambiamenti, si accorgerà che i nostri Giardini sono un buon posto per una sosta culinaria. E’ vero che questo nome era ormai storico, ma è anche vero che è arrivato il momento di sentire questa festa nostra e sicuramente i Prataioli gradiranno che questo evento porti il nome in latino del nostro emblema. Un quartiere non è un dipinto o una scultura immutevoli, un quartiere pur esprimendo tradizione è fatto di persone che vivono e cambiano. Se il quartiere cambia in funzione della sua gente non ci vedo nulla di male”.

Allora tutti a mangiare al Prato?

“Prenotate per favore. Non voglio rifare le figuracce di altre edizioni dove ho lasciato gruppi di amici in  piedi. Comunque sì, cominciamo con il piede giusto! Tutti ad assaporare le pietanze e le specialità valdorciane a Taurus sub Menibus, la festa ufficiale del Quartiere Prato! Sperando di aver azzeccato la pronuncia… ma tanto tu questo articolo lo scrivi e la gente lo leggerà con la magia che appartiene al mondo Medievale e alla lingua latina. Vi aspettiamo venerdì 31 maggio per la serata giovani con la disco, sabato 1 giugno e domenica 2 giugno 2024 con cibo casareccio e intrattenimento a tema bianco-verde. E mi raccomando… prenotate! Purtroppo, e per fortuna, che le nostre fidanzate, mogli, mamme e nonne abbiano le mani fatate è un segreto che non siamo riusciti a conservare”.

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