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mercoledì, Aprile 2, 2025

Sabrina Diligenti degustatrice di grandi vini grossetani

La delegata Ais ci spiega formazione e funzionamento dell’Associazione italiana Sommelier

Oggi incontriamo Sabrina Diligenti, delegata a Grosseto per A.I.S. (Associazione Italiana Sommelier) e le chiediamo di raccontarci qualcosa sulla presenza nella provincia grossetana di A.I.S. e dove e come è organizzata…

“L’Associazione Italiana sommelier – ci risponde – organizza seminari, corsi, eventi, atti a promuovere la cultura del vino e non solo. In Italia, come in Toscana, ma anche all’estero, ci rivolgiamo ad appassionati che vogliono semplicemente approfondire un interesse. Infatti per chi volesse solo una prima infarinatura ci sono corsi di “avvicinamento al vino” in tre lezioni e naturalmente sono rivolti a coloro che lavorano già nel settore”.

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“Il corso – continua – ha tre livelli con un totale di 45 lezioni e un esame finale. Ogni lezione ha una durata di 2 ore, la prima di teoria, la seconda degustativa. Nel primo livello si impara la degustazione, le mansioni del Sommelier, la viticoltura, l’enologia. Nel secondo livello si parla del vino in Italia e nel mondo. Infine nel terzo livello si parla dell’abbinamento cibo-vino. Abbiamo anche un corso tematico AIS sull’Olio in 12 lezioni per conoscere la tecnica della degustazione e dell’abbinamento col cibo, le tecniche di produzione dell’olivicoltura, le differenze qualitative di oli provenienti da cultivar e zone differenti. Mentre il corso da sommelier AIS della birra è diviso in due livelli. Questo fornisce in 15 lezioni tutti gli strumenti, per apprezzare al meglio la produzione birraria mondiale. Un percorso didattico completo ed appassionante rivolto veramente a tutti quindi, sia agli appassionati futuri clienti di ristoranti, enoteche; sia a chi vuole una prestigiosa qualifica per un approccio più autorevole nel mondo del lavoro”. 

Come avete organizzato il progetto con le scuole e quali sono gli indirizzi scolastici interessati?

“Naturalmente, viste le occasioni professionali in continuo aumento riguardanti ruoli tradizionali, ma anche il mondo della distribuzione, del wine consulting e hospitality per aziende vitivinicole, non potevamo non pensare alla formazione degli studenti delle scuole superiori ad indirizzo alberghiero e agrario toscane. Attraverso un protocollo di intesa con il Ministero della Pubblica Istruzione per l’adozione della didattica AIS gli studenti possono seguire i nostri corsi. E in collaborazione con l’università è stato creato un indirizzo enogastronomico”.

Organizzate le Masterclass con degustazione di vino e questo per immergersi nella cultura enologica a partire dal lavoro del vignaiolo ed all’abilità di vinificazione nella cantina. Dove vengono organizzati questi eventi e con quale cadenza?

“In tutte le delegazioni che sono tredici in Toscana, vengono organizzate degustazioni guidate, seminari a tema, cene, viaggi studio presso aziende vinicole in Italia e nel mondo. Questo è sintomo dell’impegno rispettoso e continuo per promuovere e valorizzare il nostro patrimonio culturale. Parlando di Grosseto, l’ultima in ordine di tempo è stata la Masterclass del Consorzio Tutela Vini Orvieto con la degustazione di otto vini e la lezione magistrale di Gianluca Grimani e Maurizio Dante Filippi. Organizzare questo tipo di degustazioni ci permette di fare un viaggio attraverso i territori e conoscerne tramite i vini la storia, il clima, i produttori. La prossima sarà un seminario sui tannini. Un percorso polisensoriale tattile – gustativo alla scoperta delle durezze del vino e come relatore della serata ci sarà Paolo Tamagnini”. 

A.I.S organizza i corsi anche in lingua inglese. Ci puoi parlare di questa forma e quali argomenti tocca?

“Il nostro è un territorio turistico, non è solo mare e montagna ma anche vino e cibo, così nasce l’idea del corso di inglese promosso da AIS Grosseto in collaborazione con Pianeta Formazione. Venti ore per avere Sommelier che sappiano ospitare clienti stranieri, sappiano parlare di vinificazione e fare la degustazione in lingua”. 

Ora due parole sui vini della Maremma e se ci sono incontri con altre produzioni toscane…

“La Maremma ha quasi diecimila ettari vitati e circa 2500 aziende, 2 le docg. Proprio per questo e perché è impossibile racchiudere in una sola definizione le caratteristiche organolettiche dei vini, che vi si producono organizziamo almeno due visite alle cantine al mese. Così possiamo conoscere oltre i vini anche l’olio, l’anima dei produttori e ciò che li sprona, l’azienda, il terreno, l’esposizione”. 

Ringraziando Sabrina di averci accompagnato in questo percorso ricco di curiosità, ricordiamo che è possibile ricevere informazioni su corsi e iniziative seguendo le pagine social di AIS Toscana o scrivere per mail a ass.toscana@aistoscana.it 

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