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Siena
domenica, Novembre 24, 2024

Lo stadio, il calcio, i senesi, la città.

Per i tifosi bianconeri di “1904” la discussione e iniziata…

Ieri pomeriggio, in una sala gremita principalmente di tifosi bianconeri, l’associazione Millenovecentoquattro ha dato il primo assaggio di come intende mettere insieme la passione, i problemi del calcio e anche una visione di città.

L’occasione è’ stata il tema dello stadio, il Rastrello ma non solo. L’evento è stato registrato.

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Chi volesse può vederlo e ascoltarlo qui.

https://www.facebook.com/millenovecento4/videos/1520793288855716

Brevi parole di saluto della Presidente dell’Associazione Francesca Guasparri. Rapida introduzione del portavoce Simone Bernini. La serata entra nel vivo con l’amministrazione Comunale. Prima il vicesindaco Capitani e poi l’assessore Lorè.

Il primo affronta le prospettive urbanistiche per l’area del Rastrello: la sua riqualificazione; la necessità di aumentare il parcheggio; l’obiettivo di non spostare il mercato settimanale. Chiara la volontà di ridare stadio Franchi e campo Bertoni alla società di calcio; pronti a valutarne ogni richiesta compreso le attività che dovranno essere concentrate all’acqua calda

Lorè invece si concentra sul percorso che ha riportato Stadio e campo nelle disponibilità. La causa civile in atto con la richiesta di danni al comune per 18 milioni di euro e contro la quale l’Amministrazione si costituirà e chiederà i danni a sua volta. Elenca gli interventi fatti di 50 mila euro per l’ultima partita e quelli di programmati 350 mil euro da realizzare in tempi strettissimi. Affronta il tema della capienza ridotta per adeguamento antisismico. E l’impegno a provvedere per lotti.Conferma l’ apertura totale alla proprietà del Siena.

Dopo un giro di una decina di domande l’iniziativa passa all’architetto Gianni Neri e all’ingegner Andrea Pannini che, con l’ausilio di immagini spiegano la storia del campo di calcio, il contesto urbanistico in cui si colloca il Rastrello, le complesse funzioni che l’intera area assolve; le idee e i progetti che nel tempo sono stati prodotti per la sua riqualificazione. Un’area di grandi dimensioni che potrebbe dare alla città un vero e proprio parco urbano.

La parola passa a Giovanni Mazzini che racconta le suggestioni di un gruppo di lavoro dell’associazione che ha preso in esame gli stadi costruiti in quattro città europee. I contesti urbani in cui sono collocati e anche cenni di storia delle diverse società sportive. Ne esce fuori un’idea di stadio moderna. Di luogo da vivere quotidianamente e non soltanto il giorno fatidico dell’evento.

Insomma, una iniziativa quella di Millenovecentoquattro che va nella direzione di far crescere la sensibilità della città alle tante questioni che spingono i tifosi alla passione del calcio. Un modo per parlare di futuro.

Al termine abbiamo raccolto il commento di Stefano Pagnozzi presidente nazionale di Supporters in Campo presente tra il pubblico all’incontro.

“Gli incontri come questo sono la dimostrazione plastica che i tifosi, quando sono adeguatamente organizzati, possono dare utili suggerimenti a beneficio sia della comunità locale che della società sportiva, che diventano così luoghi consoni per la loro passione disinteressata. Riportare a nuova vita il Rastello è un compito da svolgere con imprescindibile sinergia tra club, amministrazione e comunità. Proprio grazie alle idee e alle proposte della base del tifo, questo non sarà solo il luogo per le partite di calcio della domenica, ma un centro di aggregazione perfettamente integrato nel tessuto sociale di Siena. Millenovecentoquattro ha mostrato non solo un grande impegno sul tema, ma anche altrettanta professionalità nei temi affrontati e nella presentazione, che è stata di assoluto livello: a dimostrazione, come da sempre ribadisce SinC, che i tifosi sono una risorsa preziosa ed è fondamentale coinvolgerli se si vuole costruire un progetto gestionale e sportivo di lungo termine. Auspichiamo che quest’evento sia solo il primo passo verso il ritorno nella casa storica del calcio a Siena”.

Igor Zambesi

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