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venerdì, Settembre 20, 2024

Il Partitone sta per riunire la direzione provinciale

In vista delle elezioni in Provincia, Valenti deve riequilibrare il peso politico in un momento di “improvvisa libertà” dei nuovi sindaci

A detta di alcuni “spifferi” la Direzione provinciale del Pd tornerà a riunirsi a breve.

Il piatto forte dell’ordine del giorno sono le elezioni di secondo grado per l’elezione del Presidente della Provincia. Ne abbiamo già scritto

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Evidentemente il segretario provinciale del Pd, Andrea Valenti (nella foto) – dato da alcuni come dimissionario ma che ora punta ad arrivare a scadenza congressuale naturale -, vorrà provare a gestire l’accordo tra i sindaci direttamente o almeno con ciò che rimane del suo esecutivo.

Anche se in Direzione, Valenti gode di una maggioranza schiacciante, figlia dei risultati dell’ultimo congresso provinciale (tenutosi però una vita fa), dopo più di un anno dall’ultima riunione della Direzione – elemento che ha infastidito non pochi supporter dello stesso Valenti – le geometrie politiche potrebbero essere molto “variabili”. Mancheranno, probabilmente, da queste geometrie due nomi “di peso” – uno addirittura membro dell’attuale Segreteria provinciale – nella storia del “partitone” in provincia di Siena, a seguito dell’intervento dei probiviri su recenti questioni elettorali strettamente monteronesi.

Dalla rielezione di Valenti ci sono stati il congresso nazionale e diversi appuntamenti elettorali con due sole certezze emerse: l’ampliamento della sfera di influenza dei sindaci e la contrazione del ruolo di sintesi dello stesso partito provinciale e, soprattutto, di quello dei 35 Segretari comunali e, a cascata, di quelli di circolo.

Di fatto sono i sindaci che hanno provato a organizzarsi recentemente con cene, telefonate, riunioni improvvisate, gruppi whatsapp. Il “toto nomi” a un certo punto è parso impazzito.

Sul secco dato dei numeri, in estrema sintesi, Valenti nulla rischia ma la strada per un accordo complessivo, capace di tenere unite tutte le varie “sensibilità”, sembra tutta in salita.

Non sono ovviamente, quindi, i numeri in Direzione a preoccupare ma i numeri che usciranno dal voto settembrino (ponderato comune per comune) a cui parteciperanno tutti i sindaci e tutti i consigli comunali.

Se l’accordo non sarà blindato il Pd, e tutta la coalizione che da Roma passando per Firenze si vuol costruire, rischierà davvero.

Chi aiuterà Valenti a trovare un punto di caduta? Il Segretario regionale Fossi? Il Senatore Franceschelli più volte all’onore delle cronache per il suo ruolo di mediatore?

L’impressione diffusa, ad oggi, è che di fatto il via libera, per il candidato Presidente e i candidati in consiglio, arriverà sul filo di lana. E di certo dovrà pure tenere conto di una riflessione col piccolo ma agguerrito gruppo che, dentro e fuori dagli organismi, ha visto negli anni Pippo Lambardi come “portavoce”.

Il tempo scorre inesorabile… e le ferie agostane non aiutano.

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