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venerdì, Novembre 22, 2024

Mossa e mossiere, ma davvero è piaciuta?

I successivi strascichi e sviluppi dipenderanno molto dalla relazione di Bircolotti al Comune di Siena

Non conosciamo personalmente Bircolotti, ma quando è stato di nuovo ipotizzato il suo nome – per quanto conta la nostra opinione -, non ci piaceva l’idea. I fatti sono noti. Ambrosione proprio sul traguardo del suo ventesimo palio riceveva a caldo giudizi probabilmente immeditati – anche da parte della committenza – a coronamento di una delle sue peggiori prestazioni a Siena. Ne prendeva atto e la conseguenza era che in neanche dieci giorni i capitani dovevano scegliere un sostituto.

E si è finiti di nuovo sul “mossiere-star” del movimento dei paliotti, che poi era quello del luglio 2022 e del Palio corso in sei. Non ci era persona cara perché ogni volta che lo nominavamo ci ricordava quel Palio in cui anche lui ebbe le proprie responsabilità, ma non lo ritenevano adatto perché sfoggia eccessiva dimestichezza con una Festa e con i protagonisti di un evento che apparentemente è simile ad altri che conosce, ma che in realtà sappiamo che è fortemente speciale. Bircolotti era per noi, e per ora lo resta, un ulteriore mediocre appiattimento verso una sorta di pareggiamento della nostra Festa a quelle di Fucecchio o Asti o qualsivoglia.

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Siena, 17 agosto 2024, mossa valida del Palio
Siena, 17 agosto 2024, mossa invalidata del Palio

E se non fosse chiaro quello che vogliamo dire è che quando ci si rivolge a un fantino in Piazza del Campo, per noi in realtà si sta interloquendo con un giubbetto, una comunità, una nazione, una volontà collettiva. Ci vuole tempo per comprendere.

Comunque Bircolotti ce lo terremo per anni forse. E forse magari finirà con il tempo per piacerci. L’amico Alessandro Pagliai per l’emittente RadioSienaTv ha sentito tutte le dirigenze che ieri sera lo hanno promosso. Ha sentito anche il mossiere stesso che ha voluto recuperare quelle alzate di voce gratuite ed entrare in una recuperata comfort-zone con i fantini. Sulla mossa annullata, ha detto che c’era un’evidente forzatura, tant’è che lui ha sparato subito il mortaretto nel momento stesso che andava giù il canape. In fondo non è cosa così importante – poteva anche dirci “stringevo tutto e mi sono sbagliato con la pulsantiera” – quanto grave sarebbe che avesse detto una cosa non vera in una dichiarazione pubblica. La credibilità per un mossiere è requisito importante quanto la prontezza.

-Siena, Italia – August 17, 2024: Photo by Roberto Bassan – RBF

Nella mossa annullata, le contrade sono partite così: Onda, Lupa, Istrice, Chiocciola, Oca, Leocorno, Nicchio (dietro), Selva, Valdimontone e Civetta. In pratica c’era un’inversione fra Istrice e Lupa e il Nicchio sul secondo canape che quindi non contava per l’allineamento.

Era il ventesimo minuto di mossa, da lì le cose si sono incasinate. Negli ulteriori venti minuti, oltre i molti dentro/fuori già iniziati c’è la caduta, per noi miracolosa, di Scompiglio che rovina a terra con la testa. Un angolo di caduta di poco diverso e il suo peso avrebbe gravato sulle vertebre cervicali (e difatti capitan Nerozzi ieri sera non se lo porta nella Lupa, giustificando che sta facendo accertamenti medici). In attesa che gli riportassero il cavallo non sappiamo per certo cosa abbia detto il Bartoletti a Bircolotti in pistoiese; l’impressione è che non sia stato rispettoso e che “dìbbischero” sia stato il meno. Anche se nella circostanza riteniamo che le responsabilità del mossiere nella sua caduta proprio non ci fossero.

Quando si parte, i cavalli hanno già iniziato a calciare. Noi abbiamo visto due barberi che avevano cominciato a farlo o stavano cominciando (Ares Elce e Veranu); il mossiere – dichiarazione a Pagliai – ne vede addirittura quattro. Tuttavia praticamente sembra non vedere niente di quel po’ po’ di confusione che Velluto stava mettendo in atto ai canapi bassi. Che peraltro è parte della mossa che nessun mossiere di statura normale riesce a vedere bene… ma questo non è un alibi, anzi dovrebbe esser motivo di maggior attenzione.

Veniamo comunque alla mossa buona che è la seguente: Istrice, Onda, Oca, Lupa, Leocorno (dietro), Chiocciola, Selva, Valdimontone, Nicchio e Civetta. Cioè, delle prime sei non ce ne era una a posto, anche se il Leocorno sul secondo canape non conta.

Rispetto alla precedente – ma già stava tornando l’aura del ridicolo -, accontentarsi di questa mossa che presenta una rincorsa esterna ed una interna al canape, è fare come con i torsoli e le bucce di pera di Pinocchio. Uuuuh, quanto c’è piaciuta.

-Siena, Italia – August 17, 2024: Photo by Roberto Bassan – RBF

Insistiamo su questo argomento perché sarà uno di quelli più discussi nelle prossime settimane. E molto di controverso verrà detto soprattutto se il Comune di Siena intenderà continuare quella linea dura usata con l’Aquila. Se Bircolotti sarà fedele nella sua relazione alla parola che abbiamo udito dalla fonica della mossa, il giudice paliesco dovrà esprimersi soprattutto su Tamurè (che ha anche il problemino di essersene andato per calmare il cavallo a fare una giratina verso il Casato in totale autonomia) e un pizzichino su Scompiglio. Avvertimenti ci sono stati e almeno un richiamo anche.

E’ vero che sostanzialmente i fantini non hanno cambiato posto, ma vale rileggersi il primo capoverso dell’Art.64 che è un pizzichino più estensivo: “È stretto dovere dei Fantini entrare prontamente tra i canapi nell’ordine di chiamata, prendere il posto che a ciascuno spetta secondo l’ordine stesso e tenersi a giusta distanza l’uno dall’altro, restando loro assolutamente vietato di cambiar posto o di collocare il proprio cavallo in modo da impedire od ostacolare la partenza degli altri Fantini“.

-Siena, Italia – August 17, 2024: Photo by Roberto Bassan – RBF

La presunzione dunque è che la relazione del mossiere sarà piuttosto carente quanto all’insieme di ciò che è successo e, soprattutto i fatti del basso canape, andranno soppesati con quella che sarà la relazione dei deputati della Festa (Paolo Bennati, Andrea Mori Pometti e Fabio Miraldi).

E qui inutile aggiungere altro su un meccanismo che è responsabilità propria del Comune e di cui ci sarà sicuramente tempo di riparlare, quando gli atti ufficiali si saranno sovrapposti alle supposizioni.

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