Del paziente “zero” di Codogno ormai non parla più nessuno. Lo era, non lo era. Studi europei e italiani tendono a mettere in dubbio la questione. Pazienti oncologici di qualche mese precedenti a quel fatidico febbraio 2020 quando la nostra realtà divenne cinematografica, a ulteriori esami ematologici, hanno ravvisato segni del virus; e anche studi su reflui urbani francesi hanno portato a dati analoghi.
A oltre un anno e mezzo dall’inizio ufficiale della Pandemia i dati che si aggiungono agli altri rimettono in discussione molti elementi dati per certi. La Scienza ormai è chiaro si è espressa nell’emergenza, ha fatto il possibile per dare risposte che servivano perché i Governi gestissero la Pandemia, ma ha operato fuori dai contesti scientifici che richiedono tempi più lunghi.
E certezze non ci sono neanche sull’inizio della Pandemia dove la questione è ormai divenuta tema di geopolitica. L’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha prodotto un primo risultato con l’inchiesta di inizio primavera compiuta a Wuhan e altrove. Gli esiti della medesima hanno escluso la nascita del virus in laboratorio come disse subito il criticatissimo nobel francese per la Medicina Luc Montagnier…
https://www.ilpost.it/2020/04/21/montagnier-coronavirus-hiv/
E per qualche mese i responsabili della mutazione, sono stati i pipistrelli, se non addirittura il mite pangolino, ultimo dei mammiferi folidoti…
https://www.marionegri.it/magazine/coronavirus-origine
L’arrivo di Joe Biden alla Casa Bianca ha però portato a nuovi impulsi della tesi “artificiale”. Compreso che, agli esperti dell’OMS, la Repubblica Popolare Cinese aveva mostrato poco o nulla, il presidente statunitense ha criticato moltissimo, assieme ad altri Paesi (Australia, Canada, Danimarca, Cechia, Estonia, Israele, Lettonia, Lituania, Giappone, Norvegia, Corea del sud, Slovenia e Gran Bretagna), la relazione OMS innescando di fatto la decisione dell’Organizzazione di ripetere le indagini a Wuhan, scatenando le reazioni della Cina – che le cronache sanitarie mettono sul ciglio della quarta ondata – che definisce la scelta un atto di arroganza, contrario alla Scienza e al buon senso.
E comunque il presidente Joe Biden che, per suo ruolo e influenza, non può star certo da parte a guardare i sofismi di diplomatici e scienziati, ha affidato a estate iniziata la questione al “Secret Service”, dando novanta giorni di tempo per rispondere esaurientemente. Questi i fatti, cui aggiungiamo un altro articolo ben scritto e meritevole di lettura…
https://www.internazionale.it/notizie/stephane-foucart/2021/06/10/domande-origine-pandemia
Conclusioni non se ne possono trarre al momento se non che, se complotto c’è stato, forse è stato per nascondere la grave responsabilità di non aver contenuto efficacemente il virus e/o non aver comunicato per tempo il grave pericolo, permettendo l’attuazione di quegli isolamenti che finora hanno rappresentato l’unica risposta efficace.
Tuttavia c’è anche un altro interrogativo che ci angoscia. Provata o non provata che sia, la ricorrenza dell’origine artificiale che si ripresenta e l’autorevolezza delle fonti che insinuano che ci potrebbe essere un problema, deve per forza partire da una considerazione certa che però non è patrimonio collettivo…
Cosa gli scienziati stanno davvero studiando anche in angoli remoti del globo e, come e quanto, una loro disattenzione possa esser capace di provocare effetti devastanti a ogni latitudine e longitudine della Terra?
Se c’è un “meglio” nei risultati della Scienza, per esempio rappresentato dai vaccini realizzati prima di ogni ragionevole speranza che stanno contenendo gli effetti della Pandemia, ci chiediamo se la stessa Scienza abbia da raccontarci anche un “peggio”.
(Nella foto un pangolino – Fb)