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mercoledì, Marzo 12, 2025

Nel vento della memoria – Nuovo Libro

Claudio Caprara e il racconto sentimentale del comunismo italiano

“Fischiava il vento. Una storia sentimentale del comunismo italiano” è il libro scritto da Claudio Caprara e pubblicato da Bompiani nella collana Overlook.

L’uscita è prevista per l’8 aprile 2025. Il libro è attualmente disponibile per la prenotazione su diversi store online, tra cui Mondadori Store, il Libraccio, Amazon.

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In Rete trovo scritto che “Claudio Caprara è un consulente editoriale e autore con una lunga carriera nel giornalismo e nella comunicazione. Ha lavorato come direttore di giornali locali e ha collaborato con diverse testate nazionali. Nel 2023, ha realizzato un podcast intitolato “L’ombelico di un mondo”, prodotto dal Post, in cui racconta storie legate alla città di Imola e alla storia della sinistra italiana”.

Per me Claudio Caprara è prima di tutto un amico. L’ho conosciuto in Emilia Romagna prima e a Roma poi. Quando ancora ci chiamavamo “compagni”. Erano i tempi della Federazione Giovanile Comunista di Pietro Folena.

Claudio Caprara

Con Caprara abbiamo avuto modo di risentirci, rincontrarci nel tempo, di scambiarci idee, impressioni, progetti reciproci. Ad esempio conoscevo da tempo l’uscita di questa sua ultima fatica.

Tempo addietro ci siamo visti proprio perché me ne volle parlare. Mi volle dire del titolo che intendeva dare al libro come richiamo alla celebre canzone partigiana “Fischia il vento”, scritta nel 1943 da Felice Cascione, medico e partigiano ligure. Una canzone divenuta simboli della Resistenza italiana durante la Seconda Guerra Mondiale. Cantata con una melodia ispirata al canto popolare russo “Katyusha”.

Mi aveva raccontato di voler scrivere un viaggio nella storia del Partito Comunista Italiano e dei suoi militanti, raccontandolo con la passione e la profondità che poteva dargli un autore, nato in una sezione del PCI nella “rossa” Imola. Insomma offrire una sua prospettiva di un periodo cruciale della storia italiana.

Intendeva coprire un arco temporale dalle origini del partito, quando socialismo, comunismo e fascismo per un fatale istante si sfiorano, fino alla morte di Enrico Berlinguer nel 1984. Ripercorrendo le storie di figure più e meno note come Antonio Gramsci, Anselmo e Andrea Marabini, Nicola Bombacci e Veraldo Vespignani.

Caprara mi evocava i luoghi, i miti e i riti che hanno reso unica l’esperienza del comunismo italiano. Temi come la scuola delle Frattocchie, le feste dell’Unità, gli amori e i tradimenti, la propaganda e i funerali. Cose che anch’io avevo vissuto, talvolta condivise, in un’epoca irripetibile. Aspetto la lettura per sincerarmene.

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