“Siamo quello che mangiamo” asseriva nell’Ottocento il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach, un concetto ancora attuale, anzi attualissimo che gli esperti di alimentazione hanno rimodulato per una società che, rispetto a due secoli fa, abbonda di cibo. La dieta mediterranea è considerata la migliore per l’abbinamento dei vari nutrienti, ma gli italiani, soprattutto bambini e adolescenti, non la seguono più e aumentano ogni anno i casi di obesità e diabete.
L’argomento è stato affrontato nel talk show “Alimentazione e salute” nell’ambito del Festival della Salute con gli esperti di alimentazione, professor Pierluigi Rossi, specialista e docente dell’Università di Siena, Sara Guidelli, direttrice nazionale Lega Coop agroalimentare e Valeria Severi medico nutrizionista. L’intero dibattito si può rivedere a questo link: https://fb.watch/9gUEKKOO31/
“La più recente ricerca scientifica sta trasformando la scienza dell’alimentazione da cenerentola a principessa della medicina – ha detto Rossi –, si è capito che è importante mettere in relazione l’alimentazione con la salute. Si aprono, quindi, nuovi orizzonti che vanno oltre il conteggio delle calorie considerato, nell’opinione comune, l’unico valore da seguire. Quando ci mettiamo a tavola non siamo da soli, i nostri microbioti iniziano a lavorare e, se mangiamo bene, il risultato sarà positivo, sennò sarà negativo. Inoltre ogni fisico reagisce diversamente al cibo, una porzione di pane ha la stessa composizione ma la reazione in un corpo è diversa da un altro. Ognuno ha il suo Dna e quindi il suo metabolismo, dovremo andare sempre più verso una dieta personalizzata: conosci il tuo corpo poi scegli il tuo cibo”.
Alimentazione corretta e soprattutto sana, ecco che le etichette sono fondamentali per capire cosa stiamo comprando. “L’etichetta deve essere chiara e in grado di far capire al consumatore valori nutrizionali e provenienza del prodotto – ha spiegato Guidelli -. In Italia siamo fortunati perché abbiamo la possibilità di accedere a cibo sano e buono. La nostra scelta deve basarsi sull’aspetto salutistico ma anche sulla bontà e la qualità. Per questo è importante insegnare a leggere le etichette e capire come interpretare i valori: pensiamo all’importanza della dicitura quantità consigliata, per esempio dell’olio d’oliva. Va considerato non solo l’apporto nutrizionale ma anche gli altri aspetti benefici del prodotto”.
Per il benessere del nostro corpo bisogna mangiare sano e con gusto.
“Per stare in forma si parte da una dieta corretta, con un consumo di molti vegetali, poca carne, molto pesce, dolci solo in rare occasioni, no a cibi processati. Questo non vuol dire che dobbiamo abbandonare i sapori: il cibo è convivialità – ha sostenuto Valeria Severi –. E deve essere di qualità e gustoso. Importante poi l’attività fisica che mantiene in salute. La dieta mediterranea è dimostrato essere la migliore, dobbiamo spingere perché si torni a seguirla e per questo bisogna fare educazione nelle scuole; le guide ministeriali lo prevedono. Il bambino nel momento della mensa deve essere educato alla scoperta di nuovi sapori: insieme ai compagni è disposto ad assaggiare pietanze che a casa non vuole mangiare”.