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giovedì, Novembre 21, 2024

Dalla fase emotiva alla fase razionale

Bene, sembra sia arrivato il momento di passare dalla fase emotiva a quella razionale, che è l‘unica necessaria per capire cosa e come correggere, facendo un elenco, anche impietoso e ridondante di cosa non va, e ripartendo dalle regole fondamentali.

Il Sindaco, dopo le improvvide dichiarazioni del post Palio e la reazione tutt’altro che razionale e misurata che ha fatto da contro altare alla inerzia del 2 luglio, ha riflettuto e avviato una riflessione – (NDR: https://www.sienafree.it/palio-e-contrade/palio/133582-palio-de-mossi-necessaria-una-riflessione-profonda-coinvolgere-tutti-i-soggetti) -. Mi piacerebbe che questa riflessione non fosse condotta all’interno del suo ufficio e che, anziché proporre un percorso come dice, si confrontasse con la città prima di proporre e decidere modifiche che potrebbero essere peggiori del male a cui si vuole rimediare.

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Il tutto potrebbe ripartire da una cosa solo apparentemente semplice e che, a mio avviso, sta all’origine di alcuni dei problemi riscontrati. Gli attori del palio hanno interessi divergenti: Amministrazione Comunale, Contrade, Proprietari dei Cavalli e Fantini, ma uno, quello primario deve prevalere su tutti gli altri ed è quello della Tutela e Difesa della Festa e tutto ciò che contribuisce a minare questo interesse va rimosso, mentre tutte le azioni e anche i sacrifici che tale supremo interesse comporta vanno accettati.

Se qualcuno di tali attori viene meno a questo patto mette a rischio la Festa e quindi anche la sua stessa esistenza. Gli attori fondamentali però sono i primi due e tra questi deve essere chiarito e ricostituito il patto di fiducia che faccia prevalere il bene supremo della Festa e quindi della Città. Quindi occorre un atteggiamento paritetico che metta attorno ad un tavolo Comune e Contrade, per ristabilire i fondamentali senza i quali nessun gioco si può svolgere ed il Palio è il gioco più serio che esista, quello che ha regole scritte e molte non scritte che sono altrettanto importanti.

Esempio: il Protocollo dei Cavalli – per favore cavalli non equidi – esiste sia perché è mutata la sensibilità collettiva nella tutela degli animali sia perché la Tutela della Festa parte dalla tutela della salute dei nostri cavalli, non per altri motivi.

Maurizio Cenni è stato sindaco di Siena dal 14 maggio 2001 al 15 maggio 2011

Il team di esperti che compongono le Commissioni hanno un compito ed una responsabilità enorme e devono conoscere bene, anzi benissimo, i meccanismi della Festa per valutare nelle fasi del percorso di addestramento, pre-visita, prove regolamentate le caratteristiche anche comportamentali dei soggetti da ammettere alla Tratta, prima e non dopo, perché dopo è tardi. Se qualcuno presentasse un certificato medico per pura ipotesi, esiste sempre, a meno che non sia stata recentemente rimossa, la possibilità di una visita a sorpresa nella stalla da parte della Commissione Veterinaria.

A poco tempo dalla Carriera dell’Assunta, accantonerei le letture e forzature politiche e vorrei vedere la città che si mette a ragionare insieme al Comune ai priori e ai Capitani, ci sarà tempo per tutti per trarne le conseguenze politiche ed ognuno farà come ha sempre fatto in passato senza bavagli o cerotti come è sempre stato. E francamente passerei dalla fase della indignazione e dell’auto fustigazione a quella del fare.

Infine sembra che non interessi a molti ma esiste un altro argomento sul quale un altro tipo di patto è stato rotto, generando processi per fatti che rientrano nella normale routine del Palio e anche questo mette a rischio l’essenza della Festa.

Quel patto assegnava al Comune di Siena il compito di gestire l’Ordine Pubblico in Piazza del Campo e gli eventuali provvedimenti in relazione alle violazione dello stesso. Un patto che io ho trovato al mio insediamento e che ho lasciato esistente. Per essere onesti non è a questa Amministrazione che si possono attribuire responsabilità. Ma ciò non toglie che anche questo aspetto, che evidente non interessa perché pare riguardare pochi soggetti, ha bisogno di un ripensamento e di uno scatto in avanti.

Maurizio Cenni

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