Quindi ad oggi ancora non si capisce bene quanti e quali siano i candidati a sindaco per la città, e nemmeno l’esito delle primarie PD ha posto la parola fine a liste e candidati.
Anna Ferretti vince le primarie con una affluenza che è migliore del trend degli ultimi anni e inizia una campagna elettorale compressa nei tempi, e crediamo punterà molto sul sociale che, oltre ad essere il settore che conosce meglio, sarà un punto cruciale nei prossimi anni, che si annunciano densi di richieste di aiuto per l’aumento delle famiglie in difficoltà.
Manca ancora chiarezza nel Terzo Polo, ove Azione sembra al momento divaricare la posizione da Italia Viva, ma non crediamo che le eventuali candidature potranno spostare gli equilibri, saranno piuttosto merce pregiata al ballottaggio che, con questa dispersione, è ancora più certo.
Intanto i partiti del centro destra abbandonano il sostegno a Montomoli, certi che nessun candidato o loro sostenitore sarà iscritto o lo sarà stato alla massoneria. Scelgono una figura che a me personalmente evoca il ricordo di un avversario educato e corretto.
Tralasciamo considerazioni sulla figuretta dei dirigenti locali e sulla differenza che esiste tra governare e comandare, o il dibattito surreale che alcuni hanno sviluppato sulla massoneria oggi, anno di grazia 2023, che appare alquanto impreciso e anacronistico.
Certo è che la frammentazione della scena politica locale sta assumendo proporzioni sempre più vistose, e se tutte le varie associazioni, partiti, sigle, non trascurando le liste dei candidati Sindaco, saranno in grado di presentarsi, rischiano di assorbire quasi tutto l’elettorato.
Siamo geniali, poco da dire, ci diranno pure che siamo spocchiosi, autoreferenziali e quello che volete, ma noi qui a Siena abbiamo trovato il modo di battere il crescente astensionismo, altro che politologi di chiara fama con analisi socio economiche forbite ed accurate, altro che indagini di livello accademico, e sondaggi, ci voleva poco, la soluzione era proprio a portata di mano e noi l’abbiamo trovata: per battere l’astensionismo basta candidare tutti gli elettori della città che saranno così costretti ad andare alle urne almeno per votarsi.
E i programmi, i progetti, le idee? Poco importa anche se qualcuno scopiazza dalle idee altrui e si dura davvero fatica a distinguere tra alcune proposte – non uso l’aggettivo politiche per amor di patria – o a non capirne addirittura il senso, l’importante è riscoprire il gusto decoubertiano elettivo: l’importante è partecipare, o come i gatti insomma, basta marcare il territorio, e chiedo umilmente scusa ai gatti, anche sotto la sguardo minaccioso di quelli di casa che non se la sentono proprio di essere accomunati a tanta insipienza.
Chi sembra godersela è il candidato Piccini, pardon, Pacciani che osserva la scena e lancia strali e trancia giudizi poco lusinghieri per tutti, ma proprio tutti, contraddicendo le sue caratteristiche di uomo pacato, ragionevole e non divisivo, capace di una campagna di ascolto approfondita in cui ha raccolto consigli e richieste su marciapiedi, buche e taglio del verde, lasciando ad altri il compito di discettare sui temi alti dell’amministrare come quelli urbanistici e del biotecnopolo. Sarà perché si entra nello sprint elettorale, o sarà perché, proprio come quando riscaldi la minestra, riaffiorano antichi sapori?
Maurizio Cenni
(in copertina la trasmissione di RadioSienaTv stasera alle 21)