A Viareggio in via Garibaldi 55 aprirà giovedì 13 aprile una nuova agenzia di “Banca Progetto”. L’iniziativa è promossa da Aura Intermedia srl (unico agente monomandatario in Toscana) che pur essendo già operativa sul territorio ha deciso di aprire un punto fisico a disposizione delle imprese utilizzando il Brand della Banca.
Salve Gianfranco Antognoli. Come questa inaugurazione può riguardare le aziende della Toscana interna?
“Con l’apertura di questa nostra agenzia a Viareggio tutte le aziende della Toscana hanno un interlocutore in più, un interlocutore sicuramente attento ai loro bisogni finanziari. Banca Progetto, la più importante banca fintech in Italia – ha erogato 2 miliardi e 700 milioni alle imprese, comprese le start Up nel 2022 – può accompagnare progetti di investimento per le aziende toscane. Banca Progetto oggi ancora di più può aiutare le imprese anche con interventi per la liquidità oltre che con i mutui con operazioni di Factoring e di anticipo crediti Iva”.
C’è un nuovo modo di fare banca con sportelli diversi da quelli tradizionali?
“Le banche fintech integrano positivamente la rete delle banche tradizionali alle prese peraltro con problemi di aggregazione e di tagli organizzativi – anche con la chiusura di molti sportelli che non presentano interessanti redditività – perché le filiali per le banche costituiscono di fatto “centri di costo”. Oggi la filiera deliberativa fintech è più corta e quindi più veloce nelle decisioni di erogazione rappresentando per le aziende un’utile alternativa agli sportelli tradizionali delle banche che, fra l’altro, hanno visto diminuire le loro deleghe operative e quindi le loro autonomie decisionali. La banca fintech è più veloce nelle risposte e questo aiuta molto la realizzazione dei progetti imprenditoriali che richiedono finanziamenti in tempi rapidi”.
Cosa vedi nel futuro della Toscana a livello di soggetto bancario che supporti davvero le imprese?
“La Toscana ha risorse importanti per lo sviluppo, i settori trainanti, tranne l’edilizia, godono buona salute ed hanno progetti di investimento per la crescita. Oggi la banca più importante del territorio, MPS, presenta gli stessi problemi propri delle altre grandi banche: deve trovare un equilibrio economico tagliando soprattutto i costi e quindi chiudendo e ridimensionando le filiali. L’offerta complessiva di credito dal punto di vista quantitativo e qualitativo soffre di fronte ad una domanda che cresce”.
“Ecco – continua Antognoli – che le banche fintech – soprattutto Banca Progetto – vedono aumentare i loro interventi a supporto delle imprese e quindi vedono crescere la loro quota di mercato negli impieghi. Concludendo, i soggetti che sono oggi più disponibili rispetto alle filiali tradizionali delle banche, ridotte in numero, autonomie delegate e organici, sono i professionisti, agenti e mediatori, che costituiscono di fatto dipendenti qualificati a costo variabile… Quindi una nuova rete di addetti motivati e preparati si pone al servizio delle aziende che hanno necessità finanziarie per soddisfarle meglio e nel minor tempo possibile il proprio sviluppo. Questa è la novità più importante della quale Aura Intermedia e Banca Progetto fanno parte a buon titolo per la Toscana e non solo…”