L’imminente scadenza del Superbonus preoccupa tutto il settore edile. Quello che era stato un toccasana per la ripartenza dell’economia italiana nel dopo Covid, oggi, se sarà rispettata la data di scadenza del 31 dicembre prossimo, rischia di mettere in ginocchio tante imprese che per il blocco dei crediti e cantieri incompiuti nei centri delle città. Da qui la richiesta di una proroga per poi ragionare su altri incentivi governativi per rendere sicure e energeticamente sostenibili le nostre case. “Possiamo discutere sui vizi della legge – dice Giannetto Marchettini, presidente dell’Ance Siena -, ma è un dato di fatto che grazie a al Superbonus del 110 per cento sono stati fatti interventi antisismici a tante abitazioni costruite prima degli anni Novanta che non rispettavano i criteri di stabilità, così come con i cappotti si è puntato al risparmio energetico. Ha avuto effetti positivi sul Pil e anche sull’occupazione riportando, in provincia di Siena, 800 nuovi lavoratori nel settore edile. Oggi chiediamo che venga data la possibilità di terminare i cantieri avviati andando oltre la scadenza del 31 dicembre prossimo. Il 110 per cento non è pensabile possa continuare, ma si possono trovare altre forme per spingere i proprietari di case a ristrutturazioni che rendano sicuro e green il patrimonio immobiliare italiano”.