Note di Siena vittoriosa 87-78 su blasonati pratesi. Domenica il derby di vertice con il Costone
Note di Siena Mens Sana Basketball Siena – Gruppo Af Sibe Pallacanestro 2000 Prato Dragons 87-78 (9-14, 39-36, 60-61)
MENS SANA: Brambilla, Pannini 9, Iozzi 7, Giorgi n.e., Marrucci 16, Figus n.e., Puccioni 13, Sabia 5, Cucini 2, Perinti n.e., Prosek 21, Tognazzi 14. All.: Betti
PRATO: Sistori 9, Geromin, Artioli 16, Magni 11, Staino 9, Berni 6, Pinelli n.e., Casella 19, Salvadori 3, Forti 5. All.: Pinelli.
Quando Marrucci nel terzo quarto la infila da tre, festeggia come D’Angelo Russel dei Lakers. Dito che indica l’avambraccio: “I’ve got ice in my veins!”. Ho messo il ghiaccio nelle vene. Gli spalti ruggiscono e Figus, tarantolato più degli altri in panchina, ne riperpetua il gesto, gasato come non mai.
Ci chiedevamo alla fine, chiaramente per assurdo… Eravamo ormai all’ingresso della strada del Tiro a segno e sentivamo ancora, da dentro il Palazzo, “la capolista se ne va, se ne va, se ne va”. Ma se le giacchette in grigio avessero chiamato 4-5 degli occupanti della tribuna lato Achille Sclavo a fare… l’antidoping!!! Ma come sarebbe finita? Ieri sera, crediamo che ci fossero 750 persone circa dopo l’intervallo, ma ciascuna di esse sapeva di dover interpretare un ruolo. Scatenati. Ciascuno valeva tre. E non parliamo di quelli del terrazzino.
Siamo a un’ulteriore svolta di questa stagione? L’arrivo di Prato, squadra di trentenni, “professorini” di basket, cui il valore sulla carta è rispecchiato sul campo, ha fatto comprendere al pubblico che era il momento di essere sesto uomo? La riprova, pur se in trasferta, l’avremmo domenica a Monteriggioni.
E veniamo ai meriti dei ragazzi. Che anche stavolta sono tanti. A come ci hanno fatto rimangiare i nostri pur amorosi giudizi. Tognazzi arrivato ai suoi limiti perché, sempre raddoppiato, tira con il 25%? Ecco, guardatelo nel secondo tempo quando tira 3/5 (75% i liberi) e soprattutto difende in trance agonistica totale, tanto che fa due falli in un secondo ed esce definitivamente.
Come lui, altri quattro, Iozzi per primo, seguito dai pratesi Magni, Salvadori e Forti. Gli arbitri erano pignoli ma adeguati, i biancoverdi ne hanno fatti 21, gli ospiti 26. Mani a dosso, di continuo. E dire che sotto le plance, in attacco, la Note di Siena ha rinunciato ad andarci: Prato ieri non aveva nel roster uno piccolo, e quelli più bassi brillavano per larghezza di spalle. Solo un’arma i biancoverdi potevano giocarsi. Non la tecnica, non il fisico, ma l’intensità. Quella, cioè, che ha reso il pubblico più partecipe del solito.
La partita ha uno sviluppo isterico, i quarti dispari agli avversari, quelli pari alla Mens Sana. Quando si conclude il primo, la Pallacanestro Prato sente di avere la gara in mano, che cancellerà nel modo migliore lo scivolone interno con Agliana (che ieri tanta paura ha fatto al Costone, nonostante giocasse senza Rossi). I senesi tirano con il 15%, non penetrano mai, il gap è già 9-14.
L’attacco alla zona nel quarto successivo è diametralmente opposto. La Note di Siena mette dentro trenta punti in dieci minuti tirando 11/18 e chiude in vantaggio il tempo. Poteva andare anche meglio, ma Magni e Casella – fischiato a ripetizione – tengono a galla gli ospiti. Che nel terzo quarto tornano avanti, grazie al 21-25 di parziale: chiaramente devono lottare pallone su pallone in una gara che sanno di non aver più in mano con sicurezza.
A 3’32” dallo scadere, Prato è sempre avanti di 2 (73-75), ma qui i biancoverdi mettono l’acceleratore e chiudono con un 14-3. Salvo dire che le bombe al 75% di capitan Pannini arrivano, SEMPRE quando servono, mi rifiuto con imbarazzo di addentrarmi sui singoli… perché, INSIEME, sono tutti di più, quindi alla fine Lakers, anzi no scusate Mens Sana, batte i Dragons Prato 87-78.
In classifica, Note di Siena Mens Sana e VisMederi Costone si allontanano. Quattordici l’una, dodici l’altra, la terza – San Vincenzo – è a 8, dopo aver sanguinosamente vinto (56-74) a Coverciano, ieri sera, al termine di una gara che i Pino Dragons ricorderanno a lungo. Verrà raggiunta quest’oggi dalla sola Sansepolcro se vince nel campo-pallone della Sancat, ma non è detto.
I quattro punti che secondo i nostri calcoli avrebbero portato la Note di Siena ai play off sono stati conquistati. Ora tuttavia c’è da difendere il piazzamento con cui ci si qualifica tra le quattro. Chiaramente giocare più partite possibili al PalaEstra ha i suoi vantaggi.
A nostro modo di vedere, ieri, Prato, come lo era stata San Vincenzo domenica, ha davvero molti elementi statici – altezza, stazza, militanza – che la fanno preferire alla Mens Sana. I biancoverdi però hanno quel cuore che le altre mostrano di meno. Il fatto che a San Vincenzo e Agliana abbiamo fatto molto meglio del Costone, ora però ci impedisce di restringerci ancora nelle vesti di cenerentola. Coach Tozzi, se non l’ha ancora fatto, deve trascorrere notti insonni fino a domenica per capire come impedire alla Mens Sana di fare la Mens Sana, perché probabilmente, se il Costone fa il Costone, non gli basterà.
Quella sarà la prima partita stagionale di uno scontro che forse sarà ripetuto molte volte. E qui dobbiamo conoscere ancora i mensanini di quest’anno. Si galvanizzeranno o si annoieranno nei sequel?