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domenica, Novembre 24, 2024

Libro sulla tecnica giusta per dare il massimo

L’ex assessore Paolo Benini è alla quarta opera. Ora saluta il figlio su Luna Rossa e se ne va alle Olimpiadi

In un certo senso possiamo anche testimoniarlo. Paolo Benini, assessore uscente di Siena e a maggio scorso capo della sconfitta Lista De Mossi, si adoperò negli immediati tempi successivi, per responsabilità di funzione, a offrirsi riservatamente per trasmettere quello che sulle carte non c’era.

I nuovi del Palazzo, tuttavia non vollero saperne. Nella loro analisi la distanza presa dall’entourage di De Mossi era motivo di consenso cittadino e quindi vollero star lontano da un proprio predecessore. Anche se tutti confidavano, Benini compreso, più nella Meloni che nella Schlein.

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Per ora l’aver rifiutato questa mano tesa non conduce a una vera e propria responsabilità, però, nuovi interrogativi stanno emergendo…

Come mai la gestione dello spazio ottenuto in superficie del PalaEstra ha costi di gestione insostenibili ed invece, tra le carte del Comune, qualche verbale all’indietro, ci sono progetti di introiti sussidiari da possibili gare di scacchi e altri eventi?

Come mai si è scelta una strada giudiziaria, peraltro iniziata da Benini, contro Montanari e non si è cercato un qualche accordo mentre l’iter giudiziario andava avanti? E quali prospettive risarcitorie residuano?

Come mai nessuno riesce a capire che il project financing dell’Uisp comprende la piscina di Piazza Amendola?

Vabbeh Paolo, il tuo nuovo libro potevi farlo su queste cose. A Siena se ne parla un giorno sì e l’altro pure…

“No, è un discorso chiuso. La mia coscienza è in pace e non amo perdere tempo. Nessuno mi ha contestato il mio passato di amministratore e neanche mi ha chiesto di spiegarlo nei dettagli che erano tanti e orientati allo sviluppo. Invece il mio quarto libro dal 2016 si chiama Oltre ogni vittoria – Sfide sportive, sfide quotidiane. E…”

No aspetta. Rendici un attimo partecipi di un evento mondiale. Dicci dove sei e cosa stai facendo in questo momento?

“A onor del vero il babbo. Sarò presto in Sardegna e do una mano a mio figlio Marco a prepararsi al trasloco dal Golfo degli Angeli a Barcellona. Tutto il gruppo di Luna Rossa sta partendo per la 37sima America’s Cup che inizierà in agosto. Marco è un matematico che lavora alla meccanotronica ed a bordo è responsabile di ciò che è intelligenza artificiale. Per il resto poi ci sono le Olimpiadi a Parigi ed ho numerosissimi atleti che parteciperanno, bisogna avere la testa a posto”.

Toglici una curiosità, ma la copertina del tuo libro. Bella un sacco, precisiamo… So’ tutti cinesi, è fatta con ChatGpt?

“Dai non so’ tutti cinesi. Il cuoco ha chiare origini occidentali ad esempio… E sì, è fatta con l’intelligenza artificiale: Amazon per accettare di porre il libro in vendita – 189 pagine, 19,66 per riceverlo, 8,99 in formato kindle – ha voluto giustamente che lo specificassi”.

Ti proclami un medico psicologo per persone sane. Ma se non hai a che fare con i malati, tu vinci sempre…

“La tua definizione non mi soddisfa: io dico di essere un clinico prestato… definitivamente…allo sport. Ad essere pignoli mi occupo di prestazioni mentali. E’ un mestiere non facile, anzi è decisamente difficile perché in genere devo ottimizzare processi di pensiero in soggetti che praticano ad alto livello una disciplina sportiva. Serve ad esprimere il massimo. A spingersi oltre i propri limiti appunto”.

E te nel libro sostieni che c’è una cosa che si chiama “Izof” che conduce a un “picco prestazionale” che trae origine da una “mindfulness”… Vero?

“Sì, ma io lo dico meglio di te. IZOF significa Individual Zone of Optimal Functioning. In effetti sostengo che lo stato di equilibro fra corpo e mente che introduce a una prestazione di successo, può, a determinate condizioni, essere riconoscibile e ripetuto. Dico inoltre che le basi di una prestazione sportiva sono rilevabili e riportabili anche in funzione di una prestazione professionale o di vita in generale. Del resto quando ancora ero all’Università avevo lanciato in ateneo il servizio Coach for Student, rivolto al supporto agli studenti per lo studio. Vedi la copertina del libro: una nuotatrice e uno chef, oppure lo sforzo su una pedana di atletica leggera o nell’ambito di un gruppo di ricerca medica. Lo stato di equilibrio è il viatico per un successo”.

E in base agli esempi che fai e ai racconti del libro, un lettore/trice potrà imparare a dare il meglio di se stesso/a?

“Ci potrà provare. Ragionevolmente sì. Nella seconda parte si enunciano e si spiegano una serie di tecniche che devono esser quelle che ci devono portare alla massima concentrazione. Garanzie non ne do ma serve sapere per provare. Se non ce la fai instauri un rapporto con uno come me. In modo riduttivo, un “Mentalcoach”, anche se io sono qualcosa in più, direi”.

Ti diverti a scrivere libri?

“Moltissimo ma solo quando sono nel giusto stato d’animo”.

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