Dunque la Francia avrebbe posto fine alla protezione che ha dato per 40 anni a criminali che la giustizia italiana aveva sentenziato come tali poichè si erano macchiati di crimini orrendi.
Vedremo come andrà a finire.
In qualche modo potrebbe prendere avvio un chiarimento: ristabilire la verità su chi erano le vittime e chi i carnefici degli “anni di piombo”. Che i carnefici erano proprio coloro che si ritenevano perseguitati per le loro idee e si presentavano come vittime di una dittatura, come oppositori politici.
Il terrorismo delle Brigate Rosse e affini ha goduto di compiacenze, coperture, giustificazioni intellettuali, prolungate nel tempo. Di più, hanno goduto di porti e latitanze sicure.
Che dire: il cinismo del “né con lo Stato, né con le Br” ha funzionato. Ha assicurato l’impunità a assassini di poliziotti, operai, politici, magistrati, professori, imprenditori.
E alla fine la stessa richiesta di verità e giustizia potrebbe risultare come espressione di rancore e vendetta ormai inutili.
Per questo ci sarà bisogno di ricordare che uccidere per le proprie idee, non dà diritto alla comprensione politica, tantomeno a quella umana.
Dimostrano solo che erano sbagliate, le idee. E tutto ha un prezzo, anche gli errori.