Dunque la tregua da pandemia è finita. La Destra estrema agita le piazze contro la illiberalità del Green pass.
Sembra che importino poco le parole, per altri convincenti – dopo il suo discorso le prenotazioni dei vaccini hanno preso rinnovato impulso – del premier Draghi che affermano come l’alternativa sia il lock-down e, come, chi non voglia vaccinarsi, rappresenti un pericolo per la vita propria e quella altrui.
Soprattutto è singolare che si accomuni questo pass con quello che il nazismo adoperò per la identificazione degli ebrei. Quello fu un pass per la morte, questo è per la vita.
Abbiamo già scritto delle nuove paure indotte da un anno e mezzo di privazioni. Ma qui siamo di fronte ad una vera e propria strategia che le mette tutte nel frullatore.
E mira soprattutto a mettere gli uni contro gli altri. A dividere i buoni dai cattivi; ma quali siano gli uni e gli altri non è dato sapere. Pronti comunque all’estremo sacrificio per combattere una forza superiore illegittima e illiberale.
Un ribaltamento assoluto della realtà e della verità. Perché la pandemia esiste e continuerà ad esistere fino a che non sarà debellata in ogni angolo della terra.
Ora che sappiamo anche come è nata e si è sviluppata, negarla non si può. Si può cercare di conviverci accettando delle regole. E si può, viceversa, accettare di non conviverci rifiutando ogni regola.
Ma alla fine tutti ci faremo i conti, ci conviveremo. Come con il traffico. Continuerà ad esserci che si viaggi o si rimanga fermi.
(Nella foto: un cartello dei manifestanti tratto dai Sentinelli di Roma-Fb)