Scienza, ricerca e innovazione: il ruolo delle imprese. Era questo il tema al centro della tavola rotonda che si è tenuta nel tardo pomeriggio al Teatro dei Rozzi ed alla quale hanno preso parte Anna Prugnola, Responsabile Global Medical di GSK, Emanuele Montomoli, Amministratore Delegato di Vismederi, Massimiliano Boggetti. Presidente nazionale di Confindustria dispositivi medici e Chief Executive Officer di Diesse diagnostica senese, Andrea Paolini, Direttore di Toscana Life Sciences e Vadi Vigni, Direttore commerciale di Galenica Senese.
A far da moderatore il Direttore del Quotidiano La Nazione di Siena Pino di Blasio.
Il tema al centro della discussione è prima di tutto quello delle sinergie tra piccole e grandi aziende. “C’è sempre stata grande collaborazione tra piccole e grandi aziende del nostro settore – afferma Anna Prugnola – ma sicuramente è qualcosa che durante questa pandemia si è rinforzato tanto. Questo è stato fondamentale, perché alla genialità ed alle idee delle piccole imprese si sono sommate le spalle larghe delle grandi strutture, che hanno semplificato e snellito processo altrimenti molto lunghi e complessi.
Una tra queste piccole aziende che si sono messe al servizio dei grandi colossi è sicuramente Vismederi. “Noi lavoriamo quasi esclusivamente con le grandi aziende – ammette l’Ad Emanuele Montomoli – facendo per loro gli studi clinici necessari per l’iter autorizzato dei prodotti. La vita nostra è quella che potremmo definire in termini calcistici una “vita da mediano”, perché magari non segneremo mai il “gol della vittoria finale”, ma il nostro lavoro è fondamentale per chi produce e commercializza i farmaci. Come accaduto ad esempio con il colosso Pfizer, il quale ha stretto una joint venture con Biontech, ma poi ha avuto bisogno di un’azienda come la nostra per emettere report sull’efficacia dei loro vaccini, fondamentale per poter avere l’autorizzazione dalle autorità internazionali”.
Un perfetto lavoro di squadra dunque, al quale ha preso parte anche Galenica Senese. “Il nostro ruolo, estremamente importante, è stato quello di fornire moltissime dosi di soluzione fisiologica per diluire (ad oggi) circa 80 milioni di vaccini Pfizer, circa il 70% del totale – conferma Vadi Vigni, Direttore Commerciale -. Siamo stati interpellati dal signor Arcuri ad inizio dicembre dello scorso anno per consegnare oltre cinque milioni di dosi entro fine anno. La nostra struttura estremamente flessibile ci ha consentito di metterci al lavoro in tempi rapidi. Non siamo riusciti a consegnare tutte le dosi, ma siamo stati in grado di consegnare le prime settecentomila in tempo per cominciare la vaccinazione entro la fine dell’anno. Successivamente abbiamo sviluppato sinergie anche con altre aziende che producono macchinari e questo ci ha semplificato il lavoro per soddisfare le ulteriori richieste del Generale Figliuolo”.
Alimentare queste sinergie è uno dei compiti di TLS, come confermato da Andrea Paolini, Direttore di Toscana Life Sciences. “Noi cerchiamo di essere facilitatori di sistema, per creare partnership tra le imprese locali ma non solo. Il nostro è un settore dove la competitività anche a livello internazionale, è altissima. Dobbiamo sempre alzare l’asticella e proporsi come un’eccellenza. La cosa più importante è farsi trovare pronti e noi lo abbiamo fatto”.
A chiusura della tavola rotonda, parola a Massimiliano Boggetti, nella doppia veste di Chief di Diesse Servizi e Presidente nazionale di Confindustria dispositivi medici. “Il progetto di Diesse Servizi procede in maniera ottimale, stiamo crescendo e diventando un laboratorio tra i più grandi ed importanti d’Europa, con grandi competenze a livello italiano ed internazionale. Ritengo che il territorio senese abbia una grande opportunità, ma deve creare le condizioni affinché grandi imprese ed investitori lo scelgano a discapito di altre zone. Attrarre investitori non è una cosa banale, è fondamentale fare sistema tra aziende specializzate e creare cooperazione. A Siena siamo al Top per quanto riguarda alcuni settori come le biotecnologie, ma su altri aspetti c’è ancora molto da lavorare e sviluppare. Il territorio deve incentivare le imprese a fare un ulteriore salto di qualità”.