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giovedì, Novembre 21, 2024

Il dovere di partecipare

La nostra vita in ogni momento deve essere condotta mettendo sempre in essere sia i nostri diritti ed i nostri doveri per essere ognuno di noi una tessera importante e viva del mosaico della società in tutte le sue manifestazioni.

Nell’articolo 2 della Costituzione sono enucleati i doveri dei cittadini e recita così: ”La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità”. I cittadini sono tenuti a partecipare alla vita economica, politica e sociale ed a questo proposito esercitando il diritto al voto ed anche esercitando il proprio lavoro ed inoltre tutti siamo chiamati ad aiutare i più deboli e coloro che hanno bisogno di assistenza, ad esempio pagando le tasse, con le quali vengono finanziate l’assistenza sociale, la scuola, la sanità, la sicurezza e così via.

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Seguendo la nostra Costituzione vengono garantite tutte le forme di Diritto come il diritto costituzionale, il diritto amministrativo, il diritto finanziario, il diritto tributario, il diritto penale, il diritto processuale, il diritto ecclesiastico, il diritto internazionale pubblico. La nostra società ha bisogno di essere partecipata e ognuno di noi ha sia il diritto che il dovere di partecipare alle situazioni sia politiche che sociali che quotidianamente si propongono sui tavoli politici sia nazionali che internazionali.

In questi ultimi anni sono iniziate due guerre che non hanno alcuna giustificazione per tutta l’umanità che soffre ed ha paura; ci vogliono soluzioni equilibrate ed adeguate alle menti delle parti avverse. Partecipare significa non ignorare e quindi conoscere e saper valutare e comprendere le strategie che vengono adottate e la bella conseguenza di questa situazione è la conoscenza.

Siamo cittadini del mondo e per starci bene è assolutamente necessario esserci non solo fisicamente ma anche mentalmente con le nostre ideologie e tenendo strette le forme legislative che ci tutelano come appunto la nostra Costituzione.

Non possiamo giocare, esserci ora e dopo no facendo finta che tutto vada bene. Non siamo le maschere di un Carnevale dell’Umanità dove si gioca e con quella maschera ci nascondiamo alla verità che spesso non ci piace e ci fa soffrire.


A proposito delle maschere che ci hanno sempre divertito ed alleggerito i nostri pensieri, concludo il mio inno alla Costituzione con una mia poesia sulle maschere.

Le maschere di Meri Lolini

Arlecchino conquista tutti con il suo colorato vestitino
Pulcinella con sua allegoria dice a tutti una bugia
Brighella è il tuttofare del signore potente e lo serve furbescamente
Da Bologna arriva il Dottor Balanzone che mangia in continuazione
e con la sua presunzione da tutti ricerca attenzione.
A Venezia troviamo Colombina con i suoi intrecci amorosi
ed i suoi gesti graziosi attira l’attenzione dei curiosi
Incontriamo il fiorentino Stenterello che tremante
non esita ad appoggiare colui che fatica le sue idee ad affermare
La maschera ha il volto protetto
E nasconde quello che ha detto
Però le parole hanno l’effetto
E’ vigliaccheria oppure ipocrisia
che quel pensiero che rinnegato sia?

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