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venerdì, Novembre 22, 2024

La tavola rotonda “Scienza, ricerca e innovazione per la salute futura. E l’uomo?” apre il Festival della salute 2023

L’Aula Magna Rettorato dell’Università degli Studi di Siena ha ospitato l’evento “Scienza, ricerca e innovazione per la salute futura. E l’uomo?”, tavola rotonda che apre ufficialmente il carnet di eventi dell’edizione 2023 del Festival della salute.

“Più che d’intelligenza abbiamo bisogno di dolcezza e bontà”, celebre frase di Charlie Chaplin, fa da filo conduttore all’evento al fine di riflettere sull’importanza dell’aspetto umano centrale nella cura del paziente aldilà dell’evoluzione della macchina tecnologica.

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Dopo l’introduzione della moderatrice Virginia Masoni, direttore di Canale 3 Toscana, responsabile comunicazione Confindustria Toscana Sud, l’incontro si è aperto con i saluti istituzionali di Nicoletta Fabio, sindaco di Siena, e di Roberto Di Pietra, Magnifico Rettore dell’Università di Siena, padrone di casa di questo evento. Entrambi hanno ribadito l’importanza della salute come bene pubblico che non va sottovalutato, e che va di pari passo alla ricerca ed innovazione fondamentali per garantire la qualità della vita.

Ha fatto seguito il saluto di David Bussagli, presidente della Provincia di Siena, che prende a spunto al frase di Charlie Chaplin, per sottolineare come dolcezza e bontà vadano di pari passo con l’organizzazione e l’innovazione.

Simone Bezzini, assessore al Diritto alla Salute della Regione Toscana, sottolinea l’importanza dell’universalità del diritto alla salute che garantisce a tutti di poter accedere alla sanita pubblica. Aggiunge infine l’importanza dell’attenzione alla ricerca e all’innovazione, ma ribadisce l’importanza della dimensione umana imprescindibile nel sistema sanitario.

Chiude i saluti istituzionali Francesco Torselli, consigliere Regione Toscana, che pone l’attenzione sulla tecnologia che non può essere considerata, se non considerata in mano all’essere umano, auspicando che l’uomo resti al passo dell’evoluzione tecnologica.

Ad aprire la tavola rotonda è stato Antonio Barretta, direttore generale Azienda Ospedaliera Universitaria (AOU) Senese, che ha posto l’attenzione sull’importanza del volontariato del sistema sanitario, risorsa fondamentale per il sistema sanitario pubblico. “L’importanza del rapporto umano tra professionista e paziente è un aspetto fondamentale. Siamo un’azienda che crede molto nell’innovazione tecnologica, ma riteniamo che le relazioni umane contribuiscano in maniera rilevante nella cura del paziente ed a migliorare la qualità del servizio”.

Padre Philip Larrey, docente di intelligenza artificiale al Boston College, in collegamento da remoto, pone l’attenzione sulla voglia di immortalità, facendo esempi su come ricorrendo all’intelligenza artificiale si cerchino espedienti per l’allungamento della vita.

Antonio D’Urso, direttore Generale della Usl Toscana Sud est, parte dal suo ruolo di garantire i beni essenziali ai cittadini partendo da una frase di Ippocrate: Solo “il tocco, il rimedio, la parola” possono davvero guarire. Si sofferma quindi sulla comunicazione con il paziente, un aspetto su cui l’innovazione deve muoversi con cautela. “La comunicazione, intesa a 360 gradi è un aspetto fondamentale e la preparazione nei confronti nelle tecniche di comunicazione è un gap che va colmato. Il paziente ha bisogno del tocco ed è la qualità, più che la quantità della comunicazione a fare la differenza”.

Massimo Massetti, direttore UOC di cardiochirurgia, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli (FPUAG), Roma, presenta in anteprima un’iniziativa che sarà lanciata a gennaio 2024: Dignitas Curae, Manifesto della tutela della salute. Analizza attraverso delle slides i dati del sistema sanitario nazionale paragonato ad altre realtà internazionale, ma ribadisce come l’attenzione alla persona debba tornare ad essere al centro del sistema medico aumentando l’efficacia delle cure. L’organizzazione attuale pone l’attenzione sulla malattia. L’obiettivo è quello di riportare l’attenzione sulla cura del malato e non solo sulla malattia.

Manola Pomi, presidente Ass. Cattolica Operatori Sanitari Siena è intervenuta sull’importanza della relazione con il paziente: “Per umanizzare le cure bisogna ripartire dall’incontro con il volto dell’altro. Dobbiamo ripartire dalla relazione con il paziente guardandolo come persona, solo partendo qui si può pensare all’umanizzazione delle cure”.

Chiude la tavola rotonda Pasquale Morano, Vice Segretario Generale e direttore sociosanitario della Croce Rossa Italiana, il quale sottolinea la forza del volontariato ed il valore aggiunto che questo porta al sistema nazionale: “Il volontariato è un aspetto fondamentale, ma deve rinnovarsi ed essere presente su molti settori aldilà della presenza in ambulanza. Così potrà portare un valore aggiunto sempre maggiore nel sistema sanitario”.

Il saluto finale spetta a Gianmarco Gotti, direttore generale della Asp Città di Siena, che chiude la tavola rotonda sottolineando il ruolo della Asp nella parte finale della vita delle persone e quanto l’aspetto relazionale sia fondamentale, per migliorare la comunicazione tra gli utenti, le loro e gli operatori.

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