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giovedì, Marzo 28, 2024

Le fake news e l’infodemia al Festival

I media ed il Covid. Un tema delicato, visto quanto attraverso i media si è detto, scritto e comunicato a proposito della pandemia che stiamo vivendo. Argomento che nel corso del Festival della Salute di Siena è stato trattato in un incontro condotto e moderato da Mario Pappagallo, già responsabile Salute del Corriere della Sera alla presenza del professor Luca Revelli, Medico Chirurgo del Policlinico Gemelli, giornalista scientifico e docente all’Università Cattolica e Cristina Belvedere, giornalista del quotidiano La Nazione.

Il primo intervento è stato quello del professor Revelli, che parlando dell’informazione al tempo del covid, ha sottolineato il ruolo molto negativo che hanno avuto le così dette “bufale” o “fake news” nel panorama comunicativo nazionale.

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“E’ successo che su un argomento così importante e sensibile, chiunque si è sentito autorizzato a vestire i panni del medico pur non essendolo – ammette – dando spiegazioni e creando spesso e volentieri una vera e propria disinformazione. Questa cosa ha provocato quella che viene definita “infodemia”, ovvero l’uscita di notizie incontrollabili. Alcune inesatte, altre invece (forse) volutamente false e fatte ad hoc. Questo ha creato una serie di problemi, come quello di far credere che i vaccini a mRNA avessero il potere di modificare il DNA delle persone. Una cosa assolutamente falsa, ma che purtroppo sentiamo ancora dire a coloro che non voglio vaccinarsi”.

“La diffusione di fake news è un problema – ammette Cristina Belvedere – perché ci sono persone che ci credono. Teorie che sembrano da fantascienza ma che vengono prese come delle verità a supporto di tesi fantasiose. A me è capitato in questi mesi di trovarmi in situazioni dove, di fronte a certe teorie, ho trovato difficoltoso anche dare una risposta”.

La chiosa di Mario Pappagallo: “Anche sul Green pass c’è stata una cattiva informazione, perché il nostro Paese su questo aspetto si è mosso per primo, ed oggi anche altri Paesi stanno applicando questo modello. Il problema principale è stato che anche tra persone qualificate come medici e virologi, non tutti hanno detto le stesse cose sugli stessi argomenti. E questo ha creato grandi contraddizioni nell’opinione pubblica. Dobbiamo far tesoro degli errori comunicativi commessi in questa pandemia ed imparare a gestire meglio situazioni del genere che possono ricapitare”.

L’incontro è stato videoregistrato al link: https://fb.watch/9ekG2NPmNv/

(Siena Post ricorda che in parte sugli stessi argomenti due conferenzieri sono stati di recente intervistati: Festival, la scommessa di Siena sta nell’immaginare scenari futuri – SienaPost e Festival, difficile trovare un’altra Siena da raccontare – SienaPost)

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