In attesa della mostra al Mandela Forum di Firenze in autunno
Nel cuore dell’estate toscana, la città di Livorno si prepara a rendere omaggio a una delle voci più significative della politica italiana del Novecento: Enrico Berlinguer. Il prossimo 11 luglio 2025 alle ore 21:30, in Piazza della Repubblica, si terrà l’evento “Parla Enrico Berlinguer”, un’iniziativa che riporta alla memoria collettiva il comizio tenuto proprio a Livorno cinquant’anni fa, nel 1975. Sarà l’occasione per rivedere e riascoltare quel discorso, riproposto attraverso il video originale, in un contesto pubblico e partecipato.
L’iniziativa si configura come un’anteprima della grande mostra nazionale “I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer”, in programma al Mandela Forum di Firenze dal 13 settembre al 5 ottobre 2025, e che promette di restituire un ritratto corale e documentato del segretario del PCI attraverso parole, immagini, testimonianze e contesti. La serata livornese ne costituisce una tappa emotiva e politica, proprio nella città che ha visto nascere il Partito Comunista d’Italia nel 1921.
A presentare l’iniziativa sarà Claudia Pavoletti, mentre interverranno l’onorevole Michele Ventura, presidente del Comitato Toscano per la mostra Berlinguer, e il sindaco di Livorno Luca Salvetti. Non mancherà un momento teatrale affidato alla lettura dell’attore Fabrizio Brandi, che darà voce alle parole del leader comunista con la forza e la suggestione del linguaggio scenico.
L’evento è promosso in collaborazione con Comune di Livorno, Compagnia Portuali Livorno, Uniport Livorno, Cineteatro 4 Mori, e si inserisce all’interno di un percorso di memoria attiva, volto non solo a celebrare una figura storica, ma a rilanciarne l’attualità. Berlinguer, che a Livorno parlò in un momento cruciale per il paese e per il PCI, resta oggi un riferimento morale e politico, capace di parlare a nuove generazioni, dentro e fuori i tradizionali confini della sinistra.
La forza evocativa della foto scelta per la locandina – un Berlinguer assorto, in piedi, con le mani in tasca e lo sguardo rivolto al futuro – ben rappresenta lo spirito di questa iniziativa: non solo ricordo, ma riflessione su ciò che resta e su ciò che può ancora venire. A cinquant’anni da quel comizio, la sua voce torna in piazza. E questa volta – più che mai – parla a tutti noi.
