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lunedì, Maggio 6, 2024

Santa Chiara Lab in soccorso della Polizia

L’intelligenza artificiale per prevenire e sperimentare con la Municipale: “Servono studiosi, se l’AI impara dalla Rete non va bene”

Usare l’Intelligenza artificiale per la prevenzione, per la sperimentazione ed il contrasto dell’incidentalità stradale, per l’alcol e la droga correlata.

Si è parlato di questo progetto, interessante ed ambizioso durante il Festival della Salute di Siena, con il commissario della Polizia Municipale del Comune di Siena Alfredo Zanchi (nella foto copertina) e con la dottoressa Patrizia Marti del Santa Chiara Lab.

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“Siamo partiti dall’idea di un progetto che potesse aiutare i corpi di polizia a ridurre incidentalità stradale grazie all’intelligenza artificiale – esordisce il Commissario Zanchi –; così abbiamo coinvolto il Santa Chiara Lab con l’idea di fare un servizio non sanzionatorio, ma di prevenzione di eventuali problemi di incidentalità stradale, alcol e droga correlati. Noi a Siena siamo messi abbastanza bene rispetto ad altre realtà, ma vogliamo implementare il nostro servizio con l’idea di evitare che succedano gli incidenti e non di andare a colpire chi li ha già fatti”.

Un progetto ambizioso, partito da Siena, ma che se funzionale potrebbe anche essere allargato ad altri ambiti.

“Si parla di intelligenza artificiale da diversi anni, ma la cosa che è cambiata in quest’ultimo periodo è la velocità con cui questa si sta sviluppando – ammette la dottoressa Marti nel dibattito gestito da Fiorino Iantorno (foto sopra) -. Abbiamo a che fare con macchine in grado di apprendere da ciò che noi diciamo loro. Come per l’acquisizione di una lingua straniera. C’è sicuramente bisogno di competenze diverse per poter far sì che queste macchine siano efficaci. Servono persone con formazione umanistica, etica e di privacy. Se le macchine imparano dalla rete possono anche imparare comportamenti sbagliati e pertanto è opportuno conoscere bene l’algoritmo. L’ambizione che abbiamo è sperimentare queste tecnologie ed ampliare la scala di applicabilità facendo diventare Siena il centro di questo nuovo approccio”.

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